EMPOLI QUARTA SEMIFINALISTA
Coppa Italia Frecciarossa

EMPOLI QUARTA SEMIFINALISTA

I toscani scrivono la storia sbarcando per la prima volta in Semifinale eliminando la Juventus

Prima storica semifinale di Coppa Italia Frecciarossa per l'Empoli, che raggiunge il Bologna nel lato sinistro del tabellone (dall'altra parte il derby di Milano). Motta parte con Vlahovic e Kolo Muani insieme nell'undici titolare, D'Aversa si affida alla vitalità dei suoi giovani, con il tandem composto da Colombo e Konate. I bianconeri partono bene e vanno vicini al vantaggio dopo pochi secondi dal via con Nico Gonzalez liberato davanti a Vasquez, ma l'attaccante alza sulla traversa sprecando una buona palla gol. I padroni di casa premono nei primi venti minuti, ma anche Vlahovic non è preciso nella girata di testa su angolo di Koopmeiners. Al 24' doccia fredda per i tifosi della Juventus: Maleh arriva al limite dell'area e lascia partire un destro imprendibile per il portiere avversario. La Juventus sbanda e poco prima del riposo, su assist direttamente dal portiere, Konate arriva a tu per tu con Perin e colpisce il palo interno con un diagonale sinistro.

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Si riparte con gli stessi undici per la squadra di Motta, mentre D'Aversa sostituisce Ismajli con Goglichidze. La Juventus si lancia all'attacco e sfiora il pari con un'azione di Vlahovic, poi arrivano i primi cambi, con Locatelli e Yildiz che prendono il posto di Kelly e Koopmeiners, ma è ancora l'Empoli ad avvicinarsi alla rete quando Cambiaso favorisce un tiro di Sambia. Al 66' pareggio di Thuram, che sulla fascia sinistra si inventa un numero di magia per eludere Henderson prima di depositare il pallone tra palo e Vasquez. Nei restanti minuti le due formazioni provano a superarsi, ma nessuna riesce a realizzare il gol per evitare i calci di rigore. Alla lotteria dei rigori la Juventus parte male con l'errore di Vlahovic che alza sulla traversa, seguito poi dallo sbaglio di Yildiz che si fa neutralizzare il tiro, mentre Marianucci, trasformando il suo, manda i toscani in paradiso. (Foto LaPresse)