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&lt;p&gt;Dopo la sconfitta contro il Napoli lo ha ammesso anche Stefano Pioli: arrivati a metà settembre si attendeva di avere qualche punto in più in classifica, qualcosa non sta funzionando, ma niente panico.&amp;nbsp;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;La Fiorentina ha rinnovato il proprio roster, ripartendo da alcuni punti fermi: quelle dei vari Kean, Fagioli, Gosens, De Gea e Dodò sono conferme pesanti. Intorno a loro Pioli vuole costruire una nuova Fiorentina, nuova non solo nei giocatori ma anche nell’identità.&amp;nbsp;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;I tempi di adattamento, però, si stanno allungando, allo stesso modo il tempo a disposizione per cambiare marcia diminuisce.&amp;nbsp;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Qualcosa di buono, a sprazzi, si è visto. Gli ultimi dieci minuti contro il Napoli, aperti dal gol di &lt;strong&gt;Ranieri&lt;/strong&gt;, hanno dato fiducia, oltre ad aver dimostrato che, nelle giuste condizioni, il patrimonio tecnico viola è di ottima qualità.&amp;nbsp;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Piccoli, Kean e Dzeko devono ancora trovare le connessioni giuste, ma il potenziale offensivo è tra i più promettenti del campionato, specialmente se dovesse accendersi la rifinitura di &lt;strong&gt;Gudmundsson&lt;/strong&gt;, con Fazzini che scalpita per ritagliarsi il suo spazio.&amp;nbsp;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Sugli esterni &lt;strong&gt;Gosens &lt;/strong&gt;e &lt;strong&gt;Dodò &lt;/strong&gt;sono due frecce da sfruttare, l’ex atalantino è cresciuto alla scuola di Gasperini e i gol da quinto a quinto sono il suo marchio di fabbrica, un’altra opzione da cavalcare per Pioli.&amp;nbsp;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Dietro ancora qualcosa non sta funzionando, &lt;strong&gt;De Gea&lt;/strong&gt; continua a parare praticamente tutto, ma ad oggi qualche distrazione di troppo è costata cara alla Fiorentina, che deve al più presto ritrovare la miglior versione di &lt;strong&gt;Comuzzo&lt;/strong&gt;.&amp;nbsp;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;In estate la società ha resistito ad offerte importanti, adesso il classe 2005 è chiamato a dimostrare sul campo un valore evidente, dalla testa fino al fisico.&amp;nbsp;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Infine, la Conference: mai come quest’anno la Fiorentina è chiamata ad arrivare in fondo, la voglia di alzare un trofeo è stata giustamente sottolineata e provarci è più che mai un obbligo.&amp;nbsp;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Cartello lavori in corso, la Fiorentina vuole cominciare a correre, Pioli ha fretta.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;(Foto Getty Images)&lt;/p&gt;

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Dopo la sconfitta contro il Napoli lo ha ammesso anche Stefano Pioli: arrivati a metà settembre si attendeva di avere qualche punto in più in classifica, qualcosa non sta funzionando, ma niente panico.&nbsp;La Fiorentina ha rinnovato il proprio roster, ripartendo da alcuni punti fermi: quelle dei vari Kean, Fagioli, Gosens, De Gea e Dodò sono conferme pesanti. Intorno a loro Pioli vuole costruire una nuova Fiorentina, nuova non solo nei giocatori ma anche nell’identità.&nbsp;I tempi di adattamento, però, si stanno allungando, allo stesso modo il tempo a disposizione per cambiare marcia diminuisce.&nbsp;Qualcosa di buono, a sprazzi, si è visto. Gli ultimi dieci minuti contro il Napoli, aperti dal gol di Ranieri, hanno dato fiducia, oltre ad aver dimostrato che, nelle giuste condizioni, il patrimonio tecnico viola è di ottima qualità.&nbsp;Piccoli, Kean e Dzeko devono ancora trovare le connessioni giuste, ma il potenziale offensivo è tra i più promettenti del campionato, specialmente se dovesse accendersi la rifinitura di Gudmundsson, con Fazzini che scalpita per ritagliarsi il suo spazio.&nbsp;Sugli esterni Gosens e Dodò sono due frecce da sfruttare, l’ex atalantino è cresciuto alla scuola di Gasperini e i gol da quinto a quinto sono il suo marchio di fabbrica, un’altra opzione da cavalcare per Pioli.&nbsp;Dietro ancora qualcosa non sta funzionando, De Gea continua a parare praticamente tutto, ma ad oggi qualche distrazione di troppo è costata cara alla Fiorentina, che deve al più presto ritrovare la miglior versione di Comuzzo.&nbsp;In estate la società ha resistito ad offerte importanti, adesso il classe 2005 è chiamato a dimostrare sul campo un valore evidente, dalla testa fino al fisico.&nbsp;Infine, la Conference: mai come quest’anno la Fiorentina è chiamata ad arrivare in fondo, la voglia di alzare un trofeo è stata giustamente sottolineata e provarci è più che mai un obbligo.&nbsp;Cartello lavori in corso, la Fiorentina vuole cominciare a correre, Pioli ha fretta.(Foto Getty Images)

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