Bonny in rampa di lancio
Serie A Enilive

Bonny in rampa di lancio

I nerazzurri hanno due alternative valide alla ThuLa: Pio Esposito in poco tempo ha conquistato gli interisti, Bonny è stato devastante alla prima da titolare a San Siro, contro la Cremonese.

Ange-Yoan Bonny si è preso il palcoscenico di San Siro, e stiamo parlando della Scala del Calcio, pur in odore di abbattimento futuro, alla prima da titolare con un gol e ben 3 assist, partecipando a tutte e 4 le reti nerazzurre contro i grigiorossi.

E il confronto con i predecessori, Taremi e Arnautovic, sorride con larghissimo anticipo alla nuova coppia interista già dopo una manciata di partite e soprattutto al francese ex Parma. Bonny ha tutto per sfondare e se diventa più prolifico in zona gol, allora è destinato a una carriera gloriosa: fisico, corsa, passo, tecnica e in più gli assist, da sempre in faretra: quando il Parma ha trovato l'ultima promozione in serie A, correva la stagione 2023ù724, Bonny, che è un classe 2003, ha contribuito con 5 gol e, per l'appunto, 6 assist. Nella scorsa stagione è stato un simbolo dei gialloblu capaci di salvarsi con la squadra più giovane del torneo riuscendo a mettere a referto 6 reti in 34 presenze. Prima sotto la guida di Fabio Pecchia, l'allenatore che lo ha lanciato nel grande calcio, e poi grazie ai nuovi insegnamenti di Cristian Chivu che, non a caso, ne ha sponsorizzato l'acquisto da parte dell'Inter, ha potuto crescere facendo un passo alla volta, ma su una base tecnico-atletica già notevole. Arrivato a parametro zero da Châteauroux nel 2021, quando il Parma era appena retrocesso in Serie B, il futuro ventiduenne che compirà gli anni il prossimo 25 ottobre, è cresciuto fino a conquistarsi Inter e Francia Under 21. Bonny è il prototipo dell'attaccante moderno: muscoli e potenza, sì, ma impressiona anche la sua abilità con il pallone tra i piedi: dribbling nello stretto e in campo aperto, tocchi di suola, sia di destro sia di sinistro (anche se il piede preferito è il destro), finte e controfinte, gol anche in tuffo di testa, come con la Cremonese. Lo aiuta anche un baricentro basso e di conseguenza una notevole stabilità, condita da un perfetto equilibrio. Se anche mentalmente riuscirà a reggere l'impatto con una grande piazza, esigente e storicamente vincente, e al momento sembra proprio andare nella direzione giusta, allora i nerazzurri possono ritrovarsi in casa un potenziale fuoriclasse. O forse ce l'hanno già, semplicemente.