FIORENTINA E JUVENTUS AL DOPPIO BIVIO
Serie A Enilive

FIORENTINA E JUVENTUS AL DOPPIO BIVIO

Viola e bianconeri alla ricerca di identità: Spalletti torna al Franchi, Vanoli cerca il primo successo. Numeri, precedenti e uomini chiave di una sfida ad alta tensione.

Cinquantacinque anni fa un ragazzino di Certaldo muoveva i primi passi nelle giovanili della Fiorentina; oggi quel ragazzo, diventato Luciano Spalletti, torna al Franchi con la maglia della Juventus nel momento più delicato per entrambe le squadre. Fiorentina e Juventus arrivano a questo appuntamento dopo un pareggio interlocutorio e con la necessità urgente di ritrovare identità e certezze in vista del rush di dicembre. Una sfida che da sempre ha un sapore particolare per le due tifoserie, ma che oggi assume la forma di un doppio bivio: ripartire oppure aggravare ulteriormente un avvio di stagione complesso.

Il primo spartiacque della gestione Vanoli

L’ultimo precedente al Franchi ha lasciato un ricordo indelebile: l’apoteosi viola che costò la panchina a Thiago Motta, con il tris firmato da Gosens, Mandragora e Gudmundsson e due assist decisivi di Fagioli. Da allora, lungo l’Arno, sembra passata un’era. La gestione Pioli si è chiusa con la Fiorentina sprofondata nel punto più critico della sua storia recente: 10 gare senza vittorie, triste record che ha portato all’intervento della società. In panchina è arrivato Paolo Vanoli, amatissimo dai tifosi per il gol che regalò la Coppa Italia 2001, ultimo trofeo in bacheca del club. All’esordio, il pareggio di Genova ha lasciato invariata una classifica che continua a preoccupare: la Fiorentina è fanalino di coda, con la peggior difesa del campionato (18 gol subiti) e numeri che raccontano fragilità precise.

Sette reti incassate da palla inattiva — record negativo — e 11 punti persi da situazione di vantaggio: nessuno ha fatto peggio. Eppure l’impianto tecnico rimane quello di una squadra di medio-alta classifica, come dimostrano il 49% di possesso palla (9ª in Serie A) ma anche la difficoltà a rendere pericoloso quel volume di gioco: solo 31 tiri nello specchio, penultima del torneo.

La partita con la Juventus vale doppio. La Fiorentina ha il peggior rendimento interno della Serie A, con quattro sconfitte su cinque, e ha bisogno di ricostruire il legame con il proprio pubblico. Vanoli, che non ha mai battuto la Juve né da giocatore né da allenatore del Torino, cerca la sua prima grande notte di gloria con la Vecchia Signora.

La Juventus di Spalletti tra identità da ritrovare e attacco da rilanciare

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Dall’altra parte della barricata c’è una Juventus ancora in costruzione. Le prime due uscite di Spalletti in Serie A Enilive hanno portato 4 punti, ma dopo quasi un mese di lavoro alla Continassa il tecnico toscano si aspetta una svolta. La Juventus deve crescere in tutti i reparti: ha mantenuto la porta inviolata solo due volte nelle ultime 13 partite ufficiali, mentre sul fronte offensivo i numeri sono ancora più allarmanti. I bianconeri non hanno segnato in quattro delle ultime sei partite di campionato, con una media di 0.8 gol a gara nel periodo. Un dato che rischia di pesare proprio in un match storicamente caldo come quello del Franchi, dove la Juventus ha vinto più di ogni altra squadra in Serie A contro i viola.

Gli ex e i protagonisti attesi

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In casa viola i riflettori sono puntati su Moise Kean, grande ex della sfida, chiamato a guidare l’attacco in un periodo in cui molte prime punte del campionato faticano. Kean ha segnato 2 gol in 11 turni, dato ben distante dai 5 realizzati alla stessa giornata lo scorso anno, nonostante una partita in meno disputata. Per la Fiorentina, a caccia di una scintilla offensiva, il suo risveglio potrebbe essere decisivo proprio contro la squadra che lo ha lanciato. A centrocampo altri tre ex bianconeri alimentano il fascino del confronto: Mandragora, Fagioli e Nicolussi Caviglia, tutti desiderosi di lasciare un segno contro la loro vecchia squadra. Sul fronte opposto, l’attacco è il grande punto interrogativo: Vlahovic, acciaccato dopo la sosta nazionali, potrebbe lasciare spazio a uno tra Openda e David. Entrambi i nuovi acquisti non hanno ancora inciso come previsto e Spalletti spera che questa sia la partita della svolta. La Juventus dovrà quindi trovare nuove soluzioni per ridare fluidità e pericolosità alla manovra, puntando ad esaltare il più possibile le qualità del proprio numero 10 Kenan Yildiz. Per i viola può essere la notte della rinascita; per i bianconeri il passo necessario per ritrovare continuità. Un doppio bivio, una sola direzione possibile: ripartire. (Foto Getty Images + LaPresse)