IL CHOLITO VESTE GRANATA
Serie A Enilive

IL CHOLITO VESTE GRANATA

Giovanni Simeone lascia Napoli per una nuova avventura da protagonista in Serie A Enilive: l’argentino porta leadership e fame di gol al servizio del Torino di Baroni.

Il Cholito saluta Napoli: nuova sfida in granata

Uno dei volti simbolo del recente ciclo vincente del Napoli cambia casacca. Giovanni Simeone, due volte campione d’Italia con gli azzurri, lascia la città partenopea dopo tre stagioni e abbraccia una nuova avventura nella massima serie. La sua destinazione è Torino, dove il tecnico Marco Baroni potrà contare su un attaccante d’esperienza, affamato di riscatto e pronto a ritagliarsi un ruolo da protagonista. Il trasferimento del Cholito si inserisce nel quadro di un rinnovamento offensivo in casa Napoli, ma rappresenta anche un colpo di spessore per i granata, che aggiungono alla propria rosa un centravanti di comprovata efficacia. Simeone si unisce ai nuovi arrivi Zakaria Aboukhlal e Cyril Ngonge, per un attacco che promette più profondità e soluzioni.

Da Buenos Aires alla Serie A con la rete nel mirino

Primogenito di Diego Simeone, icona del calcio argentino e già allora allenatore dell’Atlético Madrid, Giovanni nasce a Buenos Aires e cresce calcisticamente nel River Plate. Con i Millonarios debutta da professionista, vincendo un campionato e una Copa Sudamericana, prima di mettersi in luce con la maglia del Banfield: 12 gol in 36 presenze che gli valgono l’attenzione dei club europei.

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È il Genoa, nell’estate del 2016, a fare lo scatto decisivo e a portarlo in Italia. L’adattamento con Marassi è immediato: 12 reti in campionato e la sensazione di un attaccante già pronto per palcoscenici più importanti. La stagione successiva approda alla Fiorentina, dove incrementa il proprio bottino (14 gol in 38 partite). Il secondo anno in viola è meno prolifico (8 marcature tra campionato e coppa), così Simeone decide d’imbarcarsi per la Sardegna: a Cagliari forma una coppia d’attacco esplosiva con Joao Pedro e ritrova la vena realizzativa con 12 gol al debutto, prima di una flessione nel secondo anno (6) che lo porta a decollare un’altra volta, questa volta direzione Verona. Il vero exploit arriva proprio all’Hellas: nella stagione 2021/22, sotto la guida di Igor Tudor, firma 17 gol, tra cui spiccano una storica quaterna alla Lazio e una tripletta al Venezia. È il suo picco personale in Serie A, che gli vale la chiamata del Napoli.

A Napoli tra sogni, scudetti e panchina

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Simeone si unisce agli azzurri di Spalletti per realizzare un sogno: giocare e segnare in Champions League, desiderio che porta tatuato sul braccio. La stagione 2022/23 si rivela memorabile. Il Napoli conquista uno storico Scudetto e il Cholito dà il suo contributo con 4 reti in campionato, tra cui quelle decisive contro Milan e Roma. In Europa va ancora meglio: 4 gol in 7 presenze, a coronamento di un sogno che lo animava fin da ragazzo. Le successive annate, però, lo vedono relegato al ruolo di riserva di lusso, prima alle spalle di Osimhen, poi dietro a Romelu Lukaku. I numeri parlano chiaro: appena 5 reti complessive tra tutte le competizioni nelle ultime due stagioni. Da qui la decisione di voltare pagina e rimettersi in gioco in una piazza che possa garantirgli maggiore centralità.

Cosa può portare Simeone al Torino: istinto del gol e spirito di sacrificio

Classe 1995, Giovanni Simeone vanta 73 reti e oltre 20 assist in Serie A Enilive, torneo che conosce alla perfezione dopo aver indossato cinque maglie diverse e aver lottato dalla zona salvezza al vertice. Con lui, il Torino accoglie un attaccante maturo, capace di muoversi tra diversi registri offensivi e dotato di un innato istinto del gol. L’identikit tecnico parla di un centravanti d’area, ma anche di un giocatore generoso, mobile e prezioso nella costruzione. La sua garra e la dedizione al lavoro lo rendono un esempio per lo spogliatoio. Tempismo ed elevazione sono tra le sue doti migliori, che ne esaltano la capacità di colpire di testa: ben 27 reti realizzate con questo fondamentale, 20 delle quali in Serie A, nonostante un’altezza contenuta (180 cm). L’opportunismo sottoporta si coniuga con doti umane apprezzatissime dagli allenatori: Simeone è un uomo squadra, solare, sempre disponibile, come ha dimostrato entrando spesso dalla panchina al Napoli con spirito battagliero.

Il nuovo attacco granata: Simeone nel cuore del progetto Baroni

Il Torino arriva da stagioni solide ma poco prolifiche dal punto di vista realizzativo, chiudendo tra i peggiori attacchi della Serie A sia sotto Jurić sia con Vanoli. L’inserimento del Cholito rappresenta un potenziale punto di svolta per la manovra offensiva di Baroni. Simeone può agire in combinazione con un attaccante di peso come Duván Zapata, atteso al rientro dopo una lunga assenza, rappresentando un’opzione complementare o alternativa a Ché Adams, capocannoniere granata nella scorsa stagione. La speranza del club è che, con fiducia e continuità, Simeone possa tornare ai livelli realizzativi delle sue migliori annate in Italia. Le motivazioni non mancano: il Torino cerca un goleador, e il Cholito vuole tornare ad esserlo. (Foto Torino FC + Getty Images)