JUVENTUS-MILAN: LA PARTITA DEL CUORE DI ALLEGRI
Serie A Enilive

JUVENTUS-MILAN: LA PARTITA DEL CUORE DI ALLEGRI

Dallo Scudetto con i rossoneri al ciclo leggendario in bianconero: Massimiliano Allegri torna allo Stadium da avversario in una sfida che intreccia emozioni, ricordi e ambizioni da vertice della Serie A Enilive.

Juventus-Milan è il big match della sesta giornata di Serie A Enilive. Allo Stadium, bianconeri e rossoneri si sfidano per la testa della classifica in un incrocio già indicativo per stabilire le gerarchie nella corsa al titolo. In mezzo alla parata dei campioni che sfileranno per entrambe le fazioni, però, i riflettori si concentrano inevitabilmente su Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese, uno degli allenatori più vincenti della storia del nostro campionato, torna nello stadio che per anni è stato la sua casa, a più di un anno dall’ultima volta (25 maggio 2024, vittoria 2-0 sul Monza). Con la Juventus, Allegri ha scritto pagine indimenticabili: 5 Scudetti consecutivi, 191 vittorie in 271 partite - terzo all-time per numero di successi - e una media punti del 70,5%, la più alta nella storia del club. Un rapporto che va oltre i trofei, cementato anche nei momenti difficili del suo secondo ciclo, chiuso con la conquista della Coppa Italia. Dopo quell’addio, Allegri ha scelto di rimettersi in gioco tornando al Milan, la squadra che lo lanciò nell’élite del calcio italiano più di dieci anni fa. E il suo impatto è stato immediato: dopo il successo sul Napoli, i rossoneri sono in testa alla classifica e arrivano allo Stadium con la voglia di confermarsi. Per Max, sarà impossibile non sentire l’emozione: negli ultimi dieci anni il bianconero ha colorato ogni momento della sua carriera.

Allegri contro il Milan

Sono 25 i precedenti da allenatore contro i rossoneri: 14 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte. Proprio contro il Milan, nel 2008/09, Allegri conquista il primo punto della sua carriera in Serie A. Alla guida del Cagliari, reduce da cinque sconfitte di fila, strappa uno 0-0 al Sant’Elia che salva la panchina e convince la dirigenza a puntare ancora su di lui. Nei tre confronti successivi che avvengono durante il biennio sardo, invece, i rossoneri riusciranno sempre a spuntarla di misura. Con il passaggio alla Juventus, Allegri si trasforma in un incubo sportivo per i rossoneri. 13 vittorie in 15 incroci, un dominio quasi totale, interrotto solo da due episodi: l’1-0 a San Siro firmato da un giovanissimo Locatelli nel 2016 e la clamorosa debacle ai tiri di rigore in finale di Supercoppa nello stesso anno. Il resto è profondo bianconero, a partire dal primo successo, in trasferta con il sigillo di Carlitos Tevez, al poker in finale di Coppa Italia fino alla rivincita in Supercoppa.

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La musica cambia completamente ****durante il secondo ciclo juventino. Mentre il Milan vive il suo miglior periodo dell’ultimo decennio, Allegri fatica a restituire una dimensione vincente ai bianconeri. Nei sei confronti con Pioli, Max vince soltanto una volta – ancora con Locatelli protagonista a San Siro con decisiva deviazione di Krunić – contro tre pareggi e due successi targati Diavolo.

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Allegri contro la Juventus

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Il primo incrocio con la Juventus non sorride ad Allegri: con il Cagliari, alla terza giornata, perde 1-0 in casa con rete di Amauri. Ma già al ritorno, i sardi firmano un’impresa storica, espugnando l’Olimpico di Torino per 3-2 con i gol di Jeda, Biondini e Matri. La stagione successiva si ripete lo stesso copione, ma a campi invertiti: successo interno e sconfitta esterna.

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L’approdo al Milan nel 2010 segna l’inizio di un nuovo capitolo. Da allenatore rossonero, la Juventus diventa però un ostacolo durissimo. Dopo la prima sconfitta contro Delneri, il primo squillo arriva nella stagione dello Scudetto del 2011, con una zampata di Rino Gattuso su assist di Ibra. Da quel momento, però, i bianconeri si impongono con costanza negli anni di Conte. Da lì in poi una sola vittoria per Max, sancita da un rigore di Robinho, e diverse delusioni, tra cui l’eliminazione in semifinale di Coppa Italia e il titolo perso dopo aver avuto più di 10 punti di vantaggio sui bianconeri. In totale, Allegri ha collezionato 4 vittorie e 8 sconfitte nei 14 incroci con la Juventus.

La sfida dello Stadium: emozioni e pragmatismo

Allegri torna a Torino con un Milan accorto ed equilibrato, cucito su misura dal suo tocco. Max ha saputo fin qui spremere al massimo il potenziale umano a disposizione, intervenendo con decisione sulla fase difensiva - vero tallone d’Achille delle ultime versioni del Diavolo - per restituire solidità e struttura a un organico già ricco di talento e di soluzioni offensive. In questo avvio di stagione è riemersa tutta la praticità e l’elasticità del tecnico livornese, capace in carriera di passare con naturalezza dall’albero di Natale degli esordi, al 3-5-2 della BBC, fino al 4-4-2 della sua ultima Juventus: sistemi e strategie diverse, sempre modellati sulla squadra e mai viceversa. Lo Stadium lo accoglierà con emozione e inevitabile nostalgia. E chissà se, uscendo dal tunnel, Max non vedrà scorrere davanti agli occhi una carriera che ha intrecciato più di chiunque altro il destino di Juventus e Milan, le due colonne d’Ercole del suo orizzonte calcistico. (Foto Getty Images)