LA PRIMA DANZA DI CONTE E SPALLETTI
Serie A Enilive

LA PRIMA DANZA DI CONTE E SPALLETTI

Al Maradona va in scena una sfida inedita tra due maestri del calcio italiano: carriere parallele, incroci mancati e un appuntamento che profuma di storia.

Una prima assoluta che profuma di epica

Il big match del Maradona regala al calcio italiano un evento mai visto: Antonio Conte e Luciano Spalletti, due dei più influenti tecnici nostrani degli ultimi vent'anni, si affrontano per la prima volta. Un evento contro intuitivo, quasi paradossale, se si pensa al peso specifico che i due hanno avuto nell’evoluzione del calcio italiano ed europeo degli ultimi vent’anni.
Le loro carriere, ricchissime di incroci indiretti, hanno viaggiato su binari paralleli, quasi sincronizzati, senza però convergere mai nel rettangolo di gioco: stesse epoche, stessi palcoscenici, ma corridoi opposti. Spalletti ha collezionato 559 panchine in Serie A, Conte 250, ma le loro sfide restano un’assenza inspiegabile nell’almanacco della storia del nostro campionato.

Due carriere che si inseguono senza toccarsi

Il loro primo contatto avviene solo a distanza: Roma-Siena del 2005, Spalletti in panchina da tecnico giallorosso, Conte vice di De Canio. Un incontro di sguardi, non di lavagne tattiche.
Quando Conte debutta come primo allenatore, all’Atalanta, Spalletti ha già lasciato la Roma alla seconda giornata: un altro sfiorarsi senza toccarsi.
Poi due traiettorie divergenti ma complementari. Spalletti apre il suo ciclo russo allo Zenit, imponendosi nel campionato russo, mentre Conte riscrive la storia della Juventus con lo Scudetto dei 102 punti. Al rientro del tecnico toscano in Italia, nella sua seconda era romanista, Conte vola al Chelsea.

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Spalletti passa all’Inter e, nell’estate del 2017, i due si ritrovano sullo stesso campo per la prima e unica volta in un amichevole internazionale tra nerazzurri e Blues.
Luciano riporta l’Inter stabilmente in Champions, poi passa la torcia a Conte, che su quella base costruisce lo Scudetto del 2021.
Un’altra curva del destino li divide ancora: Spalletti torna in Italia per fare la storia con il suo Napoli campione 2023, mentre Conte riparte dalla Premier, al Tottenham. E quando Luciano diventa CT dell’Italia, Conte riprende un percorso che lo riporterà nuovamente in Serie A Enilive, proprio a Castel Volturno.

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Doppi ritorni, stessi luoghi del cuore

Destini paralleli anche nei colori: Nazionale, Inter, Napoli e ora Juventus. Spalletti arriva alla Continassa, sbarcando in una casa che per Conte è stata una seconda pelle, da capitano prima e da condottiero poi nella rinascita bianconera post-retrocessione.
A Napoli, invece, Spalletti è diventato eroe popolare con l’impresa del 2023, un legame tatuato sul proprio braccio e scolpito nel cuore dei tifosi. E il suo bilancio da avversario contro gli azzurri dice 6 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte in 15 incontri complessivi, con l’ultimo duello nel 2018/19: 1–0 all’andata e 1–4 al ritorno alla guida dell’Inter.
Conte, invece, ha incrociato otto volte il suo passato bianconero (2 vittorie, 1 pari, 5 sconfitte); col Napoli, lo scorso anno, ha conquistato uno 0–0 a Torino e un prezioso 2–1 al Maradona.

Yildiz vs Neres: pericoli pubblici a confronto

Protagonisti attesi della serata sono gli uomini del momento per i due club rivali, Kenan Yildiz e David Neres. Il 10 bianconero e il 7 azzurro promettono infatti di accendere la sfida con le loro abilità offensive e la loro capacità di spaccare i match.

Yildiz, classe 2005, è già nella ristretta élite dei giocatori più giovani con almeno 20 partecipazioni al gol nel 2025 (13 reti e 8 assist). Nei cinque maggiori campionati europei, solo Lamine Yamal e Désiré Doué sono più precoci. In Serie A Enilive nessuno ha inciso più di lui in casa - sette contributi diretti, quattro gol e tre assist - ma lontano dallo Stadium la sua stella non si è mai accesa. Spalletti lo ha posto al centro del progetto tecnico, e la seconda doppietta in campionato al Cagliari - dopo quella all’Inter nella passata stagione - ha confermato il suo status in divenire di trascinatore.

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Sul fronte opposto, Neres ha ritrovato brillantezza e continuità: in gol in due partite consecutive (Atalanta e Roma) per la prima volta dal febbraio 2024, è stato protagonista di 3 gol e 2 assist nelle ultime sei uscite dei partenopei. Il nuovo sistema di gioco disegnato da Conte, con il tridente, esalta la sua velocità e la capacità di rompere gli equilibri: negli scontri diretti con Inter, Atalanta e Roma è stato uno dei giocatori più incisivi degli azzurri, simbolo di un Napoli più rapido e verticale. (Foto LaPresse + Getty Images)