LAZIO-ROMA: È SUBITO DERBY
Nel tortuoso cammino di una stagione intera ci sono partite diverse dalle altre, momenti che possono far scattare l’interruttore e cambiare il corso degli eventi. Se poi si pensa al derby della Capitale, quel match acquisisce un significato ancor più unico, quasi sacro. La stracittadina si vive tra le vie strette, appoggiati al bancone di un bar, nel cuore pulsante dei quartieri che la popolano. Una settimana eterna, l’accompagnamento lento e perfetto per arrivare ai 90 minuti più elettrizzanti. La quotidianità si ferma, lo stadio Olimpico si popola e le chiacchiere vengono polverizzate. Domenica alle ore 12.30 sarà di nuovo così: il ritorno di Sarri sulla panchina della Lazio, ****la prima volta del Gasp al timone dei giallorossi, la voglia di riscatto, lo scossone per prendersi lo scettro. Lazio-Roma sono tante cose racchiuse in un lungo e inesorabile momento.
Come ci arrivano le due squadre
Da una parte c’è la Lazio di Maurizio Sarri, uscita sconfitta per 1-0 dal Mapei Stadium contro il Sassuolo e ora intenzionata a svoltare il proprio destino proprio nella partita più significativa della stagione. Nelle prime tre giornate di campionato i biancocelesti hanno raccolto 3 punti: 1 vittoria e 2 sconfitte. L’aspetto più positivo è stato sicuramente il successo 4-0 ai danni dell’Hellas Verona, serata nella quale la formazione laziale aveva messo in mostra la miglior versione di sé, con un calcio arioso e verticale che sembrava poter essere il vero primo passo per dimenticare l’esordio negativo in casa del Como alla prima stagionale. Con il derby alle porte, i tifosi biancocelesti si augurano di poter sfruttare il banco di prova per tornare a ridosso delle posizioni di vertice. La Lazio, nella passata stagione, ha mancato l’appuntamento con la vittoria nelle sfide contro la Roma e, in concomitanza con il ritorno in panchina di Sarri, spera di interrompere il digiuno anche grazie all’infinita esperienza dell’allenatore toscano. È presto per tracciare un bilancio di questa prima parte di stagione, ma, tra i giocatori più forma, quello a farsi notare maggiormente è stato senza dubbio Valentín Castellanos: l’argentino contro il Verona ha segnato un gol e messo a referto due assist (il secondo in rabona), vedremo se il Taty sarà in grado di segnare il primo gol in carriera nei derby della Capitale. La forza della squadra potrebbe poi arrivare dai cosiddetti senatori: dal capitano Zaccagni al guerriero Guendouzi, passando per la guida in difesa di Romagnoli. Giocatori con grandi battaglie alle spalle, capaci anche di guidare i compagni nei momenti più delicati del match.
La Roma di Gasperini, con 6 punti in classifica, è incappata nella prima sconfitta stagionale nell’ultima in casa. A spuntarla è stato il Torino con un gran gol di Simeone, e adesso per i giallorossi è già prova di maturità quella che si staglia all’orizzonte. Il derby ha una storia tutta sua, ma lo sguardo ai possibili sviluppi della classifica mettono in guardia entrambe le formazioni. La posta in gioco è già consistente, il Gasp è a caccia di conferme e per centrarle si affida all’energia sprigionata nelle vittorie ottenute su Bologna e Pisa. I colpi dei singoli possono dare una mano: ci sarà, salvo sorprese, Matias Soulé, già in gol contro il Pisa e ora pronto a prendersi le chiavi della capitale. La partita potrebbe essere caratterizzata dai duelli sulla mediana: la Roma ha muscoli e senso tattico, con Koné e Cristante che, se schierati insieme a centrocampo, proveranno ad aprire le maglie biancocelesti nelle transizioni veloci, come avvenuto nelle prime apparizioni in campionato.
Il precedente alla 4ª di campionato
Subito derby, come lo era stato nel campionato 2013/14. Era il 22 settembre e, davanti ai 45mila dello stadio Olimpico, fu incrocio capitolino tra la Roma di Rudi Garcia e la Lazio di Vladimir Petković alla 4ª giornata di Serie A. Da un lato il 4-1-4-1 dell’allenatore francese, con Totti falso nueve e la velocità di Gervinho a spaccare le difese, dall’altro la classe di Klose e i motori laterali Lulić-Candreva per innescare l’intramontabile vena offensiva del corazziere tedesco. Come da tradizione, la gara fu molto tesa, con 7 cartellini gialli estratti dall’arbitro Gianluca Rocchi e un rosso arrivato verso fine derby per André Dias. Si decise tutto nella ripresa: verso l’ora di gioco a sbloccarla fu Balzaretti su assist di Totti e per chiudere la questione servì la firma di Adem Ljajić dalla panchina. La Roma vinse 2-0 e vendicò in parte la sconfitta della finale di Coppa Italia 2013, dove i biancocelesti alzarono il trofeo grazie al gol di Lulić.
Derby all’ora di pranzo
L’introduzione del lunch time match per il campionato italiano arrivò nella stagione 2010/11 e, quella in scena in questo weekend, sarà solamente la seconda volta alle 12.30 per il derby del Colosseo. Per trovare un precedente all’ora di pranzo bisogna tornare al 30 aprile 2017. Il campionato, in quelle settimane, entrava in una fase cruciale del proprio svolgimento. In testa alla classifica c’era la Juventus di Max Allegri, ma la Roma sognava di potersela giocare fino all’ultima giornata. Ambizioni tricolore che sfumarono per mano della Lazio di Simone Inzaghi, capace di fermare i ragazzi di Luciano Spalletti alla 34ª. Con la doppietta di Keita Baldé e il gol di Basta, i biancocelesti portarono a casa il derby per 3-1 (rete giallorossa firmata da De Rossi), spegnendo così la rincorsa giallorossa dietro ai bianconeri. Passato, presente e momenti chiave di uno scontro eterno, come la città di Roma. Senza appelli, per la gloria, domenica è tempo di derby. Fateci divertire! (Foto Getty Images)
