Pisa, vittoria nel segno di Tourè
Serie A Enilive

Pisa, vittoria nel segno di Tourè

Prima vittoria, primo gol segnato davanti ai propri tifosi in campionato e primo gol personale in Serie A Enilive: Idrissa Tourè si è preso il Jackpot

Se la città di Pisa ha nella Torre il suo segno di riconoscimento più iconico, nel Pisa Sporting Club uno dei giocatori simbolo è sicuramente Tourè. Ok, il calembour è da brividi, ma il parallelismo ci sta, perché Idrissa Tourè è ormai alla quinta stagione con la maglia nerazzurra, arrivato nel 2020 dalla Juve Next Gen dopo un’ esperienza con il Vitesse in Eredivisie, simbolo di una squadra che funziona: il centrocampista di Berlino classe 1998 già c'era nel 2022, quando il Pisa perse la finale dei play off di B contro il Monza, poi l'anno scorso è stato uno dei protagonisti della promozione, segnando ben 6 gol. E adesso, da debuttante in serie A, è già un titolare inamovibile per Alberto Gilardino, ma soprattutto ha trovato il modo per rendere storico il primo timbro nella massima categoria: grazie al suo splendido colpo di testa al minuto 75 del match contro a Cremonese, il Pisa è tornato a vincere in Serie A 34 anni dopo l'ultima volta.

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Una liberazione per il club ma anche per lo stesso Tourè, che già ci era andato vicino in diverse occasioni, in particolare contro la Lazio, sempre di testa e sempre su un cross dalla sinistra, in quel caso di Angori. Contro la Cremonese, sulla palla recuperata a centrocampo da Tramoni, Tourè è stato bravo a staccarsi subito dalla marcatura sulla fascia destra, poi ha seguito l'azione, in posizione defilata, e quando Tramoni, dopo un rimpallo fortunato, ha trovato lo spazio per crossare, si è inserito con tempismo perfetto, saltando in testa a Fayè, che se lo era perso, e facendo esplodere la Cetilar Arena. Un pallone colpito a quasi 2 metri e mezzo di altezza, sinonimo di leggerezza e atletismo. Perché Tourè, al di là del gol, è stato il giocatore che ha corso di più, dando equilibrio e sostanza in entrambe le fasi di gioco e lottando come un veterano della categoria. Insomma, ha dimostrato perché Gilardino non può fare a meno di lui, una presenza silenziosa che svetta sulla squadra. Proprio come la Tourè di Pisa. (Foto LaPresse)