Verona, bicchiere mezzo pieno
Serie A Enilive

Verona, bicchiere mezzo pieno

Nonostante i due punti conquistati nelle prime tre partite i veneti stanno convincendo addetti ai lavori e tifosi, e sabato arriva la Juve

Due punti nelle prime tre partite, ovviamente ancora nessuna vittoria, 1 gol fatto, 5 subiti: visto così, sembrerebbe un inizio di campionato piuttosto negativo per l’Hellas Verona, che lo scorso anno aveva cominciato con un fragoroso 3-0 contro il Napoli, poi Campione a fine stagione. Le ultime salvezze degli scaligeri, però, sono state costruite pezzetto dopo pezzetto carburando spesso cammin facendo e l’incredibile 0-0 con la Cremonese (sono state create svariate occasioni da gol, da una parte e dall’altra, più sicuramente dal Verona) porta con sé molte note positive in casa gialloblu. Ritmo, linee verticali, triangolazioni, pressing alto, a tratti anche asfissiante, palle gol a grappoli. Per chi segue gli scaligeri quotidianamente, contro i grigiorossi si è probabilmente visto il miglior Verona degli ultimi tre anni. È mancato solo il gol per portare a casa una vittoria che sarebbe stata meritata, senza nulla togliere agli uomini di Davide Nicola e soprattutto ad Audero, vero protagonista del match con i suoi interventi decisivi. La partita del Bengodi è un match che dà fiducia. Ancora una volta il direttore sportivo Sean Sogliano ha visto giusto, portando nella città di Romeo & Giulietta tanti giocatori dai piedi buoni, per un mix intrigante condito dalle buone idee di Paolo Zanetti. Se la squadra riuscirà a mantenere sempre concentrazione e carica agonistica viste contro la Cremonese, l’Hellas manterrà intatte le chance di salvezza e potrà anche far divertire i tifosi. Nonostante tegole non da poco dall'infermeria, leggi l’infortunio grave subìto da Suslov, che rivedremo in campo solo nel 2026, e l’ultimo, purtroppo fresco, occorso a Roberto Gagliardini, lussazione alla spalla destra con stop annesso di almeno un mese. Allarme rientrato invece per Martin Frese. L’uomo sulla bocca di tutti è, infine, Giovane Santana do Nascimento, brasiliano, colpo decisamente “made in Sogliano”, che l’aveva cercato già nell’estate del 2024, quando in passato si erano mosse per lui anche Fiorentina e Parma. Giovane ha classe, velocità, movimenti corretti; gli manca solo il gol in campionato, ma siamo solo all'inizio dell’avventura italiana. Ai tempi del Bragantino, raccontano le ultime cronache, era stato vicino anche a ritirarsi per motivi personali. Ora potrebbe diventare invece nuovo idolo di una tifoseria che sa tributare amore infinito ai suoi eroi, da quelli dello Scudetto ’85 fino agli ultimi arrivati. Sognando un altro miracolo chiamato salvezza. (Foto Getty Images)