Giorgia Rossi

Al rosa ho sempre preferito il Rosso. Questione di cognome forse, uno dei più comuni ma ingombranti. Valentino, Vasco ma sopratutto Paolo.

Ormai ho perso il conto di quante volte mi abbiano chiesto se fossi la figlia di Pablito. Forse proprio per questo il calcio era nel mio destino, nonostante non sappia fare nemmeno due palleggi di fila ma, a raccontarlo, mi ci ritrovo. Sin da piccola tra la Barbie e una partita di pallone non ho mai avuto dubbi, scegliendo sempre la seconda. Il primo amore non si scorda mai..

Alla fine questa storia l’ho presa sul serio trasformandola nel mio lavoro.

Una volta dissi che mi sentivo come l’Ibra del giornalismo sportivo perché, come lui, avevo cambiato tante squadre. In realtà qualcuno I’ha interpretata male ma a me poco importa. Sono fatta così, questa è la mia filosofia, non amo giudicare perché non sopporto chi giudica a prescindere. Il fatto è semplice: adoro mettermi alla prova e per me la radio è una bellissima sfida. Ah dimenticavo, non mi piace proprio perdere.

Con Dazn respiro il profumo del campo, qui in radio proverò a trasmettervelo. Porterò anche un po' di leggerezza e tanta voglia di commentare il campionato a suon di quiz, indovinelli e tante sorprese.

Magari finirà che il lunedì sarà clamorosamente il giorno più bello della settimana. Un po’ come per me il rosso che batte il rosa. Contro ogni pronostico.

Al rosa ho sempre preferito il Rosso. Questione di cognome forse, uno dei più comuni ma ingombranti. Valentino, Vasco ma sopratutto Paolo.

Ormai ho perso il conto di quante volte mi abbiano chiesto se fossi la figlia di Pablito. Forse proprio per questo il calcio era nel mio destino, nonostante non sappia fare nemmeno due palleggi di fila ma, a raccontarlo, mi ci ritrovo. Sin da piccola tra la Barbie e una partita di pallone non ho mai avuto dubbi, scegliendo sempre la seconda. Il primo amore non si scorda mai..

Alla fine questa storia l’ho presa sul serio trasformandola nel mio lavoro.

Una volta dissi che mi sentivo come l’Ibra del giornalismo sportivo perché, come lui, avevo cambiato tante squadre. In realtà qualcuno I’ha interpretata male ma a me poco importa. Sono fatta così, questa è la mia filosofia, non amo giudicare perché non sopporto chi giudica a prescindere. Il fatto è semplice: adoro mettermi alla prova e per me la radio è una bellissima sfida. Ah dimenticavo, non mi piace proprio perdere.

Con Dazn respiro il profumo del campo, qui in radio proverò a trasmettervelo. Porterò anche un po' di leggerezza e tanta voglia di commentare il campionato a suon di quiz, indovinelli e tante sorprese.

Magari finirà che il lunedì sarà clamorosamente il giorno più bello della settimana. Un po’ come per me il rosso che batte il rosa. Contro ogni pronostico.