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La Juventus e la lezione mai imparata

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&lt;p&gt;Nella mitologia antica Europa era la figlia di Agenore e Telefassa, rapita da Zeus sotto forma di toro bianco e dopo aver consumato la propria unione con il padre di tutti gli Dei la giovane diede alla luce il futuro re di Creta Radamanto e, soprattutto, il ben più noto Minosse. Quello però che la mitologia greca si è dimenticata di narrare è la maledizione che la giovane principessa di Tiro lanciò nei confronti della Juventus. Negli ultimi anni, sebbene la Dea Fortuna sembri voler sorridere al destino della squadra piemontese con sorteggi, sulla carta, piuttosto benevoli, arriva puntualmente qualche situazione per cui &lt;strong&gt;il passaggio dei bianconeri al turno successivo assume i contorni dell&#39;impresa epica&lt;/strong&gt;, dove l&#39;eroe si trova sempre a dover fare i conti con qualche circostanza avversa.&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Forte di una buona prestazione interna contro la Fiorentina, la Juventus si è presentata all&#39;impegno europeo contro il decisamente meno quotato Nantes con buoni propositi, nella speranza di mettere le basi per una qualificazione piuttosto semplice agli ottavi di Europa League. &lt;strong&gt;Gli uomini di Allegri hanno approcciato bene alla partita, riuscendo a sbloccare il punteggio già al tredicesimo minuto&lt;/strong&gt; grazie ad una bella combinazione dei tre attaccanti: lancio di Di Maria, Chiesa aggiusta la sfera di testa per Vlahovic ed al serbo non resta che appoggiare in fondo alla rete. Alla mezz&#39;ora di gioco i padroni di casa sfiorano il raddoppio con l&#39;ex Fiorentina Lafont che è bravo ad evitare l&#39;autorete su uno sciagurato intervento di un compagno di squadra.&lt;strong&gt; Trenta minuti più tardi, al sessantesimo, il Nantes trova il pareggio alla sua prima conclusione nello specchio della porta difesa da Szczesny&lt;/strong&gt;, dopo un appoggio un po&#39; troppo leggero di Fagioli nei pressi dell&#39;area di rigore avversaria, i gialloverdi si scatenano in contropiede con Mohamed che trova in Blas l&#39;uomo giusto per concluderlo. Anche in questo caso il misto di leggerezza e sfortuna è sublimato dal mancato intervento di Bremer per via di uno scivolone in terra al momento di andare a chiudere sul numero 10 della squadra ospite. Due minuti più tardi ecco arrivare l&#39;episodio più sfortunato della serata bianconera: dopo un&#39;azione ben organizzata la sfera arriva tra i piedi di Federico Chiesa che da posizione leggermente defilata lascia partire una conclusione secca che supera sì Lafont, ma poi va a sbattere sulla traversa, balza sulla linea di porta senza varcarla tutta, ed infine va a sbattere sul palo prima di terminare la propria corsa tra le braccia dello stesso portiere francese. Cinque minuti più tardi è Di Maria a provarci direttamente da calcio d&#39;angolo, ma anche questa volta la traiettoria è leggermente troppo alta e la sfera va di nuovo ad infrangere la sua corsa sulla traversa. Mentre nei minuti di recupero è Danilo a provarci con una conclusione acrobatica che però vola alta, mentre all&#39;ultimo respiro arriva una chiamata del VAR per un presunto fallo di mano di un difensore francese, ma l&#39;arbitro chiude la contesa comminando un fallo in attacco che premia la difesa degli ospiti.&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;strong&gt;Dall&#39;impegno di giovedì ne è uscita una Juventus arrabbiata&lt;/strong&gt;, come ha dimostrato il post-partita di Allegri, eufemisticamente sopra le righe. &lt;strong&gt;I bianconeri sono dunque chiamati oggi a riversare questa rabbia agonistica al &#34;Picco&#34; di La Spezia&lt;/strong&gt;, dove troveranno un&#39;altra formazione che non sta vivendo un periodo particolarmente felice, visto il recentissimo esonero del tecnico Luca Gotti con la panchina affidata temporaneamente a Lorieri in attesa di formalizzare, domani, l&#39;ingaggio dell&#39;ex tecnico della SPAL Leonardo Semplici. Nella conferenza stampa della vigilia Allegri ha annunciato che giocheranno Perin tra i pali, Rugani in difesa e Kean in attacco, mentre sarà sicuramente out Federico Chiesa e con molte probabilità verrà risparmiato anche Angel Di Maria in vista della partita di ritorno contro il Nantes. Probabile dunque lo schieramento di una formazione piuttosto fluida capace di passare dal 3-5-2 al 4-3-3 senza cambiare gli interpreti in campo. Davanti a Perin dovrebbero infatti esserci Danilo, Rugani e Alex Sandro, con De Sciglio e Kostic a presidiare le corsie esterne mentre in mezzo ci sarebbe la conferma di Paredes come regista con Rabiot e Locatelli ai suoi lati, in attacco spazio alla coppia &#34;pesante&#34; Vlahovic-Kean.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Ma più della formazione che scenderà in campo dal primo minuto sarà importante per la squadra di Allegri importante dimostrare di aver capito, ancora una volta, la lezione: &lt;strong&gt;quando si passa in vantaggio le partite bisogna chiuderle cercando la seconda rete&lt;/strong&gt;, non cullarsi sugli allori sperando che non arrivi mai l&#39;episodio sfortunato che possa riportare il punteggio in equilibrio. Negli ultimi anni la squadra bianconera è incappata fin troppo spesso in questo atteggiamento, venendo quasi puntualmente beffata negli ultimi minuti di gioco ed ora vista la situazione di classifica non è più possibile che questo accada ancora, sia questo pomeriggio sia nella sfida di ritorno contro il Nantes che andrà in scena giovedì 23 alle ore 18:45.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Per spezzare la maledizione di Europa la Juventus dovrà dunque dimostrare di essere cresciuta sotto questo aspetto, sui palcoscenici continentali più che su quelli italiani accontentarsi di una rete può sempre essere fatale.&lt;/p&gt;

Anche contro il Nantes la Juventus si è fermata dopo essere andata in vantaggio

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Nella mitologia antica Europa era la figlia di Agenore e Telefassa, rapita da Zeus sotto forma di toro bianco e dopo aver consumato la propria unione con il padre di tutti gli Dei la giovane diede alla luce il futuro re di Creta Radamanto e, soprattutto, il ben più noto Minosse. Quello però che la mitologia greca si è dimenticata di narrare è la maledizione che la giovane principessa di Tiro lanciò nei confronti della Juventus. Negli ultimi anni, sebbene la Dea Fortuna sembri voler sorridere al destino della squadra piemontese con sorteggi, sulla carta, piuttosto benevoli, arriva puntualmente qualche situazione per cui il passaggio dei bianconeri al turno successivo assume i contorni dell'impresa epica, dove l'eroe si trova sempre a dover fare i conti con qualche circostanza avversa.&nbsp;
 
Forte di una buona prestazione interna contro la Fiorentina, la Juventus si è presentata all'impegno europeo contro il decisamente meno quotato Nantes con buoni propositi, nella speranza di mettere le basi per una qualificazione piuttosto semplice agli ottavi di Europa League. Gli uomini di Allegri hanno approcciato bene alla partita, riuscendo a sbloccare il punteggio già al tredicesimo minuto grazie ad una bella combinazione dei tre attaccanti: lancio di Di Maria, Chiesa aggiusta la sfera di testa per Vlahovic ed al serbo non resta che appoggiare in fondo alla rete. Alla mezz'ora di gioco i padroni di casa sfiorano il raddoppio con l'ex Fiorentina Lafont che è bravo ad evitare l'autorete su uno sciagurato intervento di un compagno di squadra. Trenta minuti più tardi, al sessantesimo, il Nantes trova il pareggio alla sua prima conclusione nello specchio della porta difesa da Szczesny, dopo un appoggio un po' troppo leggero di Fagioli nei pressi dell'area di rigore avversaria, i gialloverdi si scatenano in contropiede con Mohamed che trova in Blas l'uomo giusto per concluderlo. Anche in questo caso il misto di leggerezza e sfortuna è sublimato dal mancato intervento di Bremer per via di uno scivolone in terra al momento di andare a chiudere sul numero 10 della squadra ospite. Due minuti più tardi ecco arrivare l'episodio più sfortunato della serata bianconera: dopo un'azione ben organizzata la sfera arriva tra i piedi di Federico Chiesa che da posizione leggermente defilata lascia partire una conclusione secca che supera sì Lafont, ma poi va a sbattere sulla traversa, balza sulla linea di porta senza varcarla tutta, ed infine va a sbattere sul palo prima di terminare la propria corsa tra le braccia dello stesso portiere francese. Cinque minuti più tardi è Di Maria a provarci direttamente da calcio d'angolo, ma anche questa volta la traiettoria è leggermente troppo alta e la sfera va di nuovo ad infrangere la sua corsa sulla traversa. Mentre nei minuti di recupero è Danilo a provarci con una conclusione acrobatica che però vola alta, mentre all'ultimo respiro arriva una chiamata del VAR per un presunto fallo di mano di un difensore francese, ma l'arbitro chiude la contesa comminando un fallo in attacco che premia la difesa degli ospiti.&nbsp;
 
Dall'impegno di giovedì ne è uscita una Juventus arrabbiata, come ha dimostrato il post-partita di Allegri, eufemisticamente sopra le righe. I bianconeri sono dunque chiamati oggi a riversare questa rabbia agonistica al "Picco" di La Spezia, dove troveranno un'altra formazione che non sta vivendo un periodo particolarmente felice, visto il recentissimo esonero del tecnico Luca Gotti con la panchina affidata temporaneamente a Lorieri in attesa di formalizzare, domani, l'ingaggio dell'ex tecnico della SPAL Leonardo Semplici. Nella conferenza stampa della vigilia Allegri ha annunciato che giocheranno Perin tra i pali, Rugani in difesa e Kean in attacco, mentre sarà sicuramente out Federico Chiesa e con molte probabilità verrà risparmiato anche Angel Di Maria in vista della partita di ritorno contro il Nantes. Probabile dunque lo schieramento di una formazione piuttosto fluida capace di passare dal 3-5-2 al 4-3-3 senza cambiare gli interpreti in campo. Davanti a Perin dovrebbero infatti esserci Danilo, Rugani e Alex Sandro, con De Sciglio e Kostic a presidiare le corsie esterne mentre in mezzo ci sarebbe la conferma di Paredes come regista con Rabiot e Locatelli ai suoi lati, in attacco spazio alla coppia "pesante" Vlahovic-Kean.
 
Ma più della formazione che scenderà in campo dal primo minuto sarà importante per la squadra di Allegri importante dimostrare di aver capito, ancora una volta, la lezione: quando si passa in vantaggio le partite bisogna chiuderle cercando la seconda rete, non cullarsi sugli allori sperando che non arrivi mai l'episodio sfortunato che possa riportare il punteggio in equilibrio. Negli ultimi anni la squadra bianconera è incappata fin troppo spesso in questo atteggiamento, venendo quasi puntualmente beffata negli ultimi minuti di gioco ed ora vista la situazione di classifica non è più possibile che questo accada ancora, sia questo pomeriggio sia nella sfida di ritorno contro il Nantes che andrà in scena giovedì 23 alle ore 18:45.
 
Per spezzare la maledizione di Europa la Juventus dovrà dunque dimostrare di essere cresciuta sotto questo aspetto, sui palcoscenici continentali più che su quelli italiani accontentarsi di una rete può sempre essere fatale.

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