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INTERVISTA RADIOFONICA AL PRESIDENTE SIMONELLI

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Opta Facts - Insights Giornata 35

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&lt;p&gt;Il Presidente di Lega Serie A, &lt;strong&gt;Ezio Simonelli&lt;/strong&gt;, ha rilasciato oggi un`intervista alla trasmissione radiofonica &#34;&lt;em&gt;Radio Anch`io Sport&lt;/em&gt;&#34; su Rai Radio 1.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Questi i principali temi trattati dal Presidente &lt;strong&gt;Simonelli &lt;/strong&gt;nel corso della trasmissione radiofonica, condotta da Filippo Corsini con la partecipazione di Alberto Cerruti, Paolo Casarin e Guido Ardone:&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;SITUAZIONE STADI&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&#34;&lt;em&gt;In questo momento il problema principale da risolvere sono gli stadi, sono felice che il ministro Abodi la pensi come me, cioè che ci sia la necessita di un Commissario unico. Mi auguro entro febbraio di avere finalmente un Commissario per gli stadi che sarebbe molto utile per svecchiare il panorama. Abbiamo degli stadi che hanno un`anzianità media di 66 anni. E 66 anni fa il calcio era molto diverso rispetto a oggi, gli spettatori hanno altre esigenze. Dobbiamo dare ai nostri tifosi un ambiente confortevole dove assistere alla partita. Juve-Inter è stato uno spettacolo molto bello, sia per il match avvincente sia per l`atmosfera allo Stadium. È un po` un benchmark su cui tutta la Serie A si dovrebbe avvicinare per l`impostazione dello stadio. Anche Lazio-Napoli è stata una partita di alto livello, a conferma che il nostro è un bel campionato, molto combattuto, con tre squadre che si giocano lo scudetto. Abbiamo medie di spettatori elevate, da record negli ultimi anni, nonostante non abbiamo esattamente gli stadi più adeguati, non sono tutti Juventus Stadium purtroppo&lt;/em&gt;&#34;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;VAR&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&#34;&lt;em&gt;Un giudizio sul Var non può che essere positivo, anche se ci stiamo accorgendo che su qualcosa non va bene. Questo però non dipende da noi ma dall`Ifab: mi auguro che, come ogni anno, esperienza ed errori siano prodromici a migliorare le cose. Ma la tecnologia aiuta molto. Il Var a chiamata? Da appassionato di tennis sono favorevole, penso che la pensino come me tanti presidenti e allenatori&lt;/em&gt;&#34;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;CALENDARIO E FORMAT SERIE A&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&#34;&lt;em&gt;L`intasamento del calendario è il vero problema del calcio ma è una cosa che non dipende dalla Lega Serie A. Non possiamo fare niente per ridurre il numero delle partite quando queste sono organizzate da altri organizzatori come Uefa e Fifa. Non è nei nostri poteri intervenire sul calendario internazionale. Prospettiva di una A a 18 squadre? E` un argomento di ampio respiro che non si può trattare in una trasmissione, riguarda il futuro di tante squadre. Su questo lascio sempre la sovranità all`Assemblea. Un campionato a 18 squadre vorrebbe dire quattro giornate in meno, ma anche un campionato meno avvincente e meno rappresentativo di tutta Italia. Se si dovesse ridurre il numero di squadre, cosa che al momento non mi sembra una cosa realizzabile a breve, perderemmo un po` di questa diffusione sul territorio. Due campionati importanti come la Premier League in Inghilterra e la Liga in Spagna sono a 20 squadre. Con questo formato riusciamo a rappresentare tutta l`Italia: andiamo da Lecce a Como fino a Venezia. Per quanto riguarda la prossima stagione non abbiamo fissato la data ufficialmente, ma possiamo anticipare che al 99% l`inizio sarà nel weekend del 23-24 agosto&lt;/em&gt;&#34;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;SITUAZIONE CALCIO ITALIANO E CONFRONTO CON CAMPIONATI ESTERI&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&#34;&lt;em&gt;Posso dire che la conflittualità è stata ampiamente superata. Abbiamo trovato un`unità che da tempo non c`era in Lega, sto trovando un ambiente molto positivo. Spero che sia prodromico a un periodo di serenità per il calcio italiano. Chiaro che la Premier League è diventata irraggiungibile. Loro fatturano solo da diritti tv esteri oltre 4 miliardi, mentre noi siamo in totale a 1,2 miliardi, siamo stati aiutati dai decreti governativi come il decreto Crescita che ha permesso di attrarre grandi campioni. Siamo stati al secondo posto del ranking Uefa nella scorsa stagione, ora siamo terzi e speriamo di tornare secondi. Senza i benefici fiscali stiamo perdendo competitività: se il calcio perde competitività, la perde tutto lo sport italiano perché il 10% degli introiti del calcio viene destinato agli altri. Mi auguro che il governo prenda consapevolezza di questo e trovi dei meccanismi che ci permettano di attrarre i campioni&lt;/em&gt;&#34;&lt;/p&gt;

Il Presidente di Lega Serie A ha rilasciato oggi un`intervista alla trasmissione radiofonica &#34;Radio Anch`io Sport&#34; su Rai Radio 1

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Il Presidente di Lega Serie A, Ezio Simonelli, ha rilasciato oggi un`intervista alla trasmissione radiofonica "Radio Anch`io Sport" su Rai Radio 1.Questi i principali temi trattati dal Presidente Simonelli nel corso della trasmissione radiofonica, condotta da Filippo Corsini con la partecipazione di Alberto Cerruti, Paolo Casarin e Guido Ardone:SITUAZIONE STADI"In questo momento il problema principale da risolvere sono gli stadi, sono felice che il ministro Abodi la pensi come me, cioè che ci sia la necessita di un Commissario unico. Mi auguro entro febbraio di avere finalmente un Commissario per gli stadi che sarebbe molto utile per svecchiare il panorama. Abbiamo degli stadi che hanno un`anzianità media di 66 anni. E 66 anni fa il calcio era molto diverso rispetto a oggi, gli spettatori hanno altre esigenze. Dobbiamo dare ai nostri tifosi un ambiente confortevole dove assistere alla partita. Juve-Inter è stato uno spettacolo molto bello, sia per il match avvincente sia per l`atmosfera allo Stadium. È un po` un benchmark su cui tutta la Serie A si dovrebbe avvicinare per l`impostazione dello stadio. Anche Lazio-Napoli è stata una partita di alto livello, a conferma che il nostro è un bel campionato, molto combattuto, con tre squadre che si giocano lo scudetto. Abbiamo medie di spettatori elevate, da record negli ultimi anni, nonostante non abbiamo esattamente gli stadi più adeguati, non sono tutti Juventus Stadium purtroppo"VAR"Un giudizio sul Var non può che essere positivo, anche se ci stiamo accorgendo che su qualcosa non va bene. Questo però non dipende da noi ma dall`Ifab: mi auguro che, come ogni anno, esperienza ed errori siano prodromici a migliorare le cose. Ma la tecnologia aiuta molto. Il Var a chiamata? Da appassionato di tennis sono favorevole, penso che la pensino come me tanti presidenti e allenatori"CALENDARIO E FORMAT SERIE A"L`intasamento del calendario è il vero problema del calcio ma è una cosa che non dipende dalla Lega Serie A. Non possiamo fare niente per ridurre il numero delle partite quando queste sono organizzate da altri organizzatori come Uefa e Fifa. Non è nei nostri poteri intervenire sul calendario internazionale. Prospettiva di una A a 18 squadre? E` un argomento di ampio respiro che non si può trattare in una trasmissione, riguarda il futuro di tante squadre. Su questo lascio sempre la sovranità all`Assemblea. Un campionato a 18 squadre vorrebbe dire quattro giornate in meno, ma anche un campionato meno avvincente e meno rappresentativo di tutta Italia. Se si dovesse ridurre il numero di squadre, cosa che al momento non mi sembra una cosa realizzabile a breve, perderemmo un po` di questa diffusione sul territorio. Due campionati importanti come la Premier League in Inghilterra e la Liga in Spagna sono a 20 squadre. Con questo formato riusciamo a rappresentare tutta l`Italia: andiamo da Lecce a Como fino a Venezia. Per quanto riguarda la prossima stagione non abbiamo fissato la data ufficialmente, ma possiamo anticipare che al 99% l`inizio sarà nel weekend del 23-24 agosto"SITUAZIONE CALCIO ITALIANO E CONFRONTO CON CAMPIONATI ESTERI"Posso dire che la conflittualità è stata ampiamente superata. Abbiamo trovato un`unità che da tempo non c`era in Lega, sto trovando un ambiente molto positivo. Spero che sia prodromico a un periodo di serenità per il calcio italiano. Chiaro che la Premier League è diventata irraggiungibile. Loro fatturano solo da diritti tv esteri oltre 4 miliardi, mentre noi siamo in totale a 1,2 miliardi, siamo stati aiutati dai decreti governativi come il decreto Crescita che ha permesso di attrarre grandi campioni. Siamo stati al secondo posto del ranking Uefa nella scorsa stagione, ora siamo terzi e speriamo di tornare secondi. Senza i benefici fiscali stiamo perdendo competitività: se il calcio perde competitività, la perde tutto lo sport italiano perché il 10% degli introiti del calcio viene destinato agli altri. Mi auguro che il governo prenda consapevolezza di questo e trovi dei meccanismi che ci permettano di attrarre i campioni"

Il Presidente di Lega Serie A ha rilasciato oggi un`intervista alla trasmissione radiofonica "Radio Anch`io Sport" su Rai Radio 1

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