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Dessers: «Lotteremo fino alla fine»

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&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Cyriel dopo i primi otto mesi di Serie A TIM che idea ti sei fatto del nostro campionato?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Per me La Serie A TIM è uno dei campionati più importanti d’Europa e del mondo. E quindi giocare qui è un sogno, l`ho sempre desiderato. Il calcio da voi è importantissimo, quasi una religione, si vive e si respira calcio in Italia. Ho girato un po’, sono stato a Venezia o a Firenze e mi hanno riconosciuto ovunque. In Belgio o Olanda i tifosi mi conoscevano da qualche anno, ma &amp;nbsp;qui praticamente non mi conosceva nessuno e invece in poco tempo le cose sono cambiate. La cosa bella è che più che chiedere una foto, i tifosi vogliono parlare con me di calcio. Sono veramente felice della mia scelta!&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;E con i tifosi di cosa parli?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Partite, gol, momenti e… Fantacalcio: da poco ho chiacchierato con dei ragazzi che mi avevano lasciato in panchina contro il Sassuolo quando ho segnato una doppietta… Gli ho spiegato che devono avere più fiducia in me (ride)!&amp;nbsp;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Ci racconti il momento più bello di questi otto mesi?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Difficile dire un momento in particolare, quando segno è sempre fantastico, ma se devo sceglierne uno in particolare, ti dico il gol decisivo nei quarti di finale di Coppa Italia Frecciarossa con l’Olimpico pieno. Questi sono i momenti per cui ho scelto di venire a giocare in Italia.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Momento che ha ripagato i primi mesi un po’ complicati…&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Sono venuto qui per aiutare la Cremonese, volevo una nuova cultura, un nuovo campionato, giocare contro i difensori migliori del mondo, in grandi stadi contro grandi squadre. Volevo misurarmi con tutto questo e dimostrare di esserne all`altezza. È difficile quando arrivi in un ambiente e in un calcio nuovo. Ho conosciuto un modo diverso di lavorare e c’è voluto un po’ di tempo per adattarmi. Ma comunque anche se non ero al top è stato bellissimo giocare subito ad altissimi livelli. Ci sono state un po` di difficoltà, ma soprattutto nelle difficoltà uno può imparare e migliorare ogni giorno.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Con 11 partite da giocare e 33 punti a disposizione la salvezza è ancora possibile?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Noi dobbiamo guardare avanti con speranza anche se le cose non vanno bene. Vogliamo sempre continuare a lottare fino all’ultimo e dare tutto. E` il carattere della squadra. Non abbiamo fatto così male, a inizio stagione soprattutto abbiamo giocato partite molto buone ma siamo stati molto sfortunati. Se qualche risultato fosse andato diversamente ora staremmo parlando di una stagione differente, ma fino a che avremo speranza, continueremo a lottare.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;D’altronde la voglia di lottare non ti è mai mancata…&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Quando avevo 14 anni giocavo in Belgio in Serie D, una categoria non molto alta, studiavo e vivevo con i miei. Fare il calciatore era un sogno, ma assolutamente non realistico. A 16 anni ho avuto la possibilità di entrare nel settore giovanile del Leuven, più in alto, ma il calcio era ancora il piano B, lo studio il piano A ed è stato così fino a che a 19 anni non sono diventato un calciatore professionista.&amp;nbsp;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Poi cosa è successo?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;La mia carriera ha sempre avuto alti e bassi. ma ho continuato a lottare: un allenatore non mi faceva giocare, altri stravedevano per me. Questa è una parte importante di me, il mio carattere, la mia determinazione mi hanno permesso di realizzare molti dei miei sogni: ho giocato in una finale europea, sono stato capocannoniere della Conference League, ho giocato e segnato per la mia Nazionale. Ma ancora non mi basta! Per qualcuno può essere normale giocare in Serie A TIM, in Europa, in Nazionale, ma per me no! Ora Ho ancora tanti sogni da realizzare ma ci vorrà molto lavoro duro per farlo. Mi godo tutto quello che arriva perché so di averlo guadagnato con sudore e sacrifici!&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;È molto diverso lottare per il titolo e lottare per non retrocedere?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;È sicuramente un’ esperienza diversa rispetto a quando ero a Genk o al Feyenoord. Ma il mio atteggiamento non cambia, voglio sempre vincere. Poi è chiaro che magari hai meno occasioni per segnare ma io provo sempre a fare del mio meglio sia nei momenti difficili che in quelli felici.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;A proposito di momenti felici… avete giusto una semifinale di Coppa Italia Frecciarossa da giocarvi…&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Questa è la magia della Coppa Italia Frecciarossa e spero che la magia possa continuare: dopo partite difficili e tirate con Ternana e Modena ci sono toccate due sfide incredibili contro Napoli e Roma nel loro stadio e in entrambe i casi siamo riusciti a vincere: è stato incredibile! Ora ci aspetta la Fiorentina un’ottima squadra, ma ce la giocheremo.&amp;nbsp;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Li avete già affrontati in campionato, che partite sono state?&amp;nbsp;&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;La gara di andata a Firenze è stata una partita esemplificativa della nostra stagione: abbiamo giocato un grande match ma poi abbiamo perso alla fine. Con la Juve uguale, A Roma in campionato ho preso la traversa e poi abbiamo perso, ma non vogliamo nasconderci. Avremmo potuto fare meglio in campionato e proveremo a dare tutto per andare in finale: sarebbe una ricompensa per la città e per i tifosi dopo una stagione piena di delusioni, nonostante tutto loro ci sono stati sempre vicini.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Che rapporto hai con i tifosi?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Lo scorso anno in casa col Feyenoord c’erano sempre 50 mila persone, ed era fantastico, ma allo Zini c`è un`atmosfera incredibile! Dalla prima partita i tifosi hanno dimostrato entusiasmo, calore, supporto. Sempre. E poi sono vicinissimi al terreno di gioco e cantano dall’inizio alla fine. E questa cosa la senti sul campo, respiri l’energia: anche la mia famiglia e i miei amici lo hanno notato e sono rimasti sorpresi. In città sto benissimo, la gente è appassionata ma anche molto educata e rispettosa. Spero di segnare tanti gol per restituire loro almeno un po` di quello che mi stanno dando.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Prima della gara con la Fiorentina ospiterete l’Atalanta. È vero che Demiral è il difensore che ti ha fatto più penare?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Demiral è stato uno dei difensori più difficili da superare. Questo per due motivi, il primo è che lui è veloce, intelligente e bravo con la palla, il secondo è che l`Atalanta gioca a uomo e quindi Demiral mi ha seguito per tutta la partita, vicinissimo, ci mancava che mi seguisse anche negli spogliatoi all’intervallo! (Ride). Ci sono altri difensori fortissimi, penso a Smalling o Bastoni per esempio, ma loro ti lasciano un po` più di spazio. Però mi piacciono queste cose, è una sfida giocare contro questo tipo di difensori. Ti porta a migliorarti.&amp;nbsp;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;E l’Atalanta?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Con l’Atalanta non sarà facile ma noi siamo pronti e proveremo a giocare una grande partita. Dovremo cercare fi fare qualcosa a livello tattico per metterli in difficoltà. Gasperini è un grande allenatore e lo ha dimostrato anche in Europa, ma noi sappiamo cosa fare.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;(Foto LaPresse)&lt;/p&gt;

Dare tutto per rimanere in Serie A TIM e regalare ai tifosi della Cremonese la prima finale di Coppa Italia Frecciarossa della storia: per l’attaccante belga si preannuncia un finale di stagione impegnativo

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Sono veramente felice della mia scelta!E con i tifosi di cosa parli?Partite, gol, momenti e… Fantacalcio: da poco ho chiacchierato con dei ragazzi che mi avevano lasciato in panchina contro il Sassuolo quando ho segnato una doppietta… Gli ho spiegato che devono avere più fiducia in me (ride)!&nbsp;Ci racconti il momento più bello di questi otto mesi?Difficile dire un momento in particolare, quando segno è sempre fantastico, ma se devo sceglierne uno in particolare, ti dico il gol decisivo nei quarti di finale di Coppa Italia Frecciarossa con l’Olimpico pieno. Questi sono i momenti per cui ho scelto di venire a giocare in Italia.Momento che ha ripagato i primi mesi un po’ complicati…Sono venuto qui per aiutare la Cremonese, volevo una nuova cultura, un nuovo campionato, giocare contro i difensori migliori del mondo, in grandi stadi contro grandi squadre. Volevo misurarmi con tutto questo e dimostrare di esserne all`altezza. È difficile quando arrivi in un ambiente e in un calcio nuovo. Ho conosciuto un modo diverso di lavorare e c’è voluto un po’ di tempo per adattarmi. Ma comunque anche se non ero al top è stato bellissimo giocare subito ad altissimi livelli. Ci sono state un po` di difficoltà, ma soprattutto nelle difficoltà uno può imparare e migliorare ogni giorno.Con 11 partite da giocare e 33 punti a disposizione la salvezza è ancora possibile?Noi dobbiamo guardare avanti con speranza anche se le cose non vanno bene. Vogliamo sempre continuare a lottare fino all’ultimo e dare tutto. E` il carattere della squadra. Non abbiamo fatto così male, a inizio stagione soprattutto abbiamo giocato partite molto buone ma siamo stati molto sfortunati. Se qualche risultato fosse andato diversamente ora staremmo parlando di una stagione differente, ma fino a che avremo speranza, continueremo a lottare.D’altronde la voglia di lottare non ti è mai mancata…Quando avevo 14 anni giocavo in Belgio in Serie D, una categoria non molto alta, studiavo e vivevo con i miei. Fare il calciatore era un sogno, ma assolutamente non realistico. A 16 anni ho avuto la possibilità di entrare nel settore giovanile del Leuven, più in alto, ma il calcio era ancora il piano B, lo studio il piano A ed è stato così fino a che a 19 anni non sono diventato un calciatore professionista.&nbsp;Poi cosa è successo?La mia carriera ha sempre avuto alti e bassi. ma ho continuato a lottare: un allenatore non mi faceva giocare, altri stravedevano per me. Questa è una parte importante di me, il mio carattere, la mia determinazione mi hanno permesso di realizzare molti dei miei sogni: ho giocato in una finale europea, sono stato capocannoniere della Conference League, ho giocato e segnato per la mia Nazionale. Ma ancora non mi basta! Per qualcuno può essere normale giocare in Serie A TIM, in Europa, in Nazionale, ma per me no! Ora Ho ancora tanti sogni da realizzare ma ci vorrà molto lavoro duro per farlo. 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E questa cosa la senti sul campo, respiri l’energia: anche la mia famiglia e i miei amici lo hanno notato e sono rimasti sorpresi. In città sto benissimo, la gente è appassionata ma anche molto educata e rispettosa. Spero di segnare tanti gol per restituire loro almeno un po` di quello che mi stanno dando.Prima della gara con la Fiorentina ospiterete l’Atalanta. È vero che Demiral è il difensore che ti ha fatto più penare?Demiral è stato uno dei difensori più difficili da superare. Questo per due motivi, il primo è che lui è veloce, intelligente e bravo con la palla, il secondo è che l`Atalanta gioca a uomo e quindi Demiral mi ha seguito per tutta la partita, vicinissimo, ci mancava che mi seguisse anche negli spogliatoi all’intervallo! (Ride). Ci sono altri difensori fortissimi, penso a Smalling o Bastoni per esempio, ma loro ti lasciano un po` più di spazio. Però mi piacciono queste cose, è una sfida giocare contro questo tipo di difensori. 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