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Milan-Napoli di Champions: notte di gala e di tensione

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&lt;p&gt;Non ci sono precedenti. Da una parte c’è chi è più abituato, dall’altra chi si trova ai quarti di Champions League per la prima volta. Milan-Napoli sancisce nuove emozioni, una rielaborazione di una tensione che se in campionato è resa irreversibile da un divario incolmabile, nella massima competizione europea costringe chiunque a rivedere pronostici e favorite. Soprattutto dopo il poker che il Milan ha rifilato al Napoli nell’ultima gara di campionato.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Ai sorteggi qualcuno si è sbilanciato. Poi, la ragione ha dovuto prendere il sopravvento davanti alla rivalsa che la squadra di Pioli ha subito saputo prendersi davanti a chi aveva azzardato qualche certezza di troppo. Oltre agli equilibri imprevedibili di un quarto di Champions, per giunta tra due squadre della stessa nazione, al Napoli si aggiungono le incertezze di formazione dovute al rischio di qualche assenza pesante. Molto pesante.&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;strong&gt;Osimhen &lt;/strong&gt;sarà l’assente di lusso in una partita in cui la sua presenza sarebbe stata indispensabile per un Napoli che dovrà rinunciare anche a Simeone e che ha in Raspadori, anch’egli in condizioni precarie e reduce da un lungo infortunio, l’unica alternativa nella gara, al momento, più importante della stagione. In pochi giorni, complice la sosta, il &lt;strong&gt;Napoli&lt;/strong&gt; ha perduto uno dei suoi elementi fondamentali.&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;In una fase della stagione in cui molte delle squadre impegnate nei quarti di Champions hanno dato qualche segnale di cedimento, la gestione e la piena disponibilità di organico possono essere determinanti. Così come la stessa gestione di ogni appuntamento risponderà inevitabilmente alla necessità di gestire le risorse rispetto ai 180 minuti, suggerendo maggiori prudenze soprattutto nelle gare di andata. Specie per chi le gioca in trasferta.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;strong&gt;Pioli &lt;/strong&gt;si affiderà per il suo 4-2-3-1 a &lt;strong&gt;Hernandez&lt;/strong&gt; sulla sinistra e, molto probabilmente a &lt;strong&gt;Tomori e Thiaw&lt;/strong&gt; centrali, con quest’ultimo candidato a sostituire Kalulu in difesa qualora il centrale difensivo non dovesse farcela. &lt;strong&gt;Tonali &lt;/strong&gt;in regia, &lt;strong&gt;Saelemaekers e Brahim Diaz &lt;/strong&gt;assisteranno &lt;strong&gt;Leao e Giroud&lt;/strong&gt; in attacco.&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;strong&gt;Spalletti&lt;/strong&gt;, alle prese con l&#39;assenza di Osimhen e di Simeone, dovrebbe confermare la solita linea difensiva con &lt;strong&gt;Mario Rui &lt;/strong&gt;favorito su Olivera. In mediana &lt;strong&gt;Zielinski&lt;/strong&gt; tornerà titolare e &lt;strong&gt;Lobotka e Anguissa&lt;/strong&gt; completeranno il centrocampo.&lt;strong&gt; Lozano e Politano&lt;/strong&gt; solito ballottaggio per la linea di trequartisti esterni completata da &lt;strong&gt;Kvara&lt;/strong&gt; a supporto di &lt;strong&gt;Raspadori&lt;/strong&gt;. Non è da escludere la possibilità che Spalletti possa impiegare &lt;strong&gt;Elmas&lt;/strong&gt; per trovare una diversa alternativa tattica.&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Il tipo di gara suggerisce un copione tattico più prudente per il Napoli e, considerando il fatto di giocare in casa, più aggressivo per il Milan. Anche se non è da escludere che soprattutto nella prima parte di gara le squadre decideranno di non scoprirsi, in virtù di un doppio confronto che sarà lungo anche rispetto al recupero in mezzo alle due gare. Il Milan ha già dato prova di saper colpire il Napoli con i suoi uomini più tecnici e rapidi, mentre gli azzurri dovranno cercare di trovare soluzioni alternative così come accaduto nella prima parte di stagione.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Molte le ipotesi intorno a questo appuntamento senza precedenti in Champions League, ma ogni soluzione, ogni possibilità dovranno inevitabilmente passare per la capacità mentale e psicofisica dei calciatori in campo. Soprattutto questo sopra ogni aspetto tecnico.&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&amp;nbsp;&lt;/p&gt;

A Milano va in scena il primo atto del quarto di Champions in cui si sfidano i campioni d’Italia e la prima in classifica

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Sempre primo Arnautovic seguito da Osimhen

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Non ci sono precedenti. Da una parte c’è chi è più abituato, dall’altra chi si trova ai quarti di Champions League per la prima volta. Milan-Napoli sancisce nuove emozioni, una rielaborazione di una tensione che se in campionato è resa irreversibile da un divario incolmabile, nella massima competizione europea costringe chiunque a rivedere pronostici e favorite. Soprattutto dopo il poker che il Milan ha rifilato al Napoli nell’ultima gara di campionato.
 
Ai sorteggi qualcuno si è sbilanciato. Poi, la ragione ha dovuto prendere il sopravvento davanti alla rivalsa che la squadra di Pioli ha subito saputo prendersi davanti a chi aveva azzardato qualche certezza di troppo. Oltre agli equilibri imprevedibili di un quarto di Champions, per giunta tra due squadre della stessa nazione, al Napoli si aggiungono le incertezze di formazione dovute al rischio di qualche assenza pesante. Molto pesante.&nbsp;
 
Osimhen sarà l’assente di lusso in una partita in cui la sua presenza sarebbe stata indispensabile per un Napoli che dovrà rinunciare anche a Simeone e che ha in Raspadori, anch’egli in condizioni precarie e reduce da un lungo infortunio, l’unica alternativa nella gara, al momento, più importante della stagione. In pochi giorni, complice la sosta, il Napoli ha perduto uno dei suoi elementi fondamentali.&nbsp;
 
In una fase della stagione in cui molte delle squadre impegnate nei quarti di Champions hanno dato qualche segnale di cedimento, la gestione e la piena disponibilità di organico possono essere determinanti. Così come la stessa gestione di ogni appuntamento risponderà inevitabilmente alla necessità di gestire le risorse rispetto ai 180 minuti, suggerendo maggiori prudenze soprattutto nelle gare di andata. Specie per chi le gioca in trasferta.
 
Pioli si affiderà per il suo 4-2-3-1 a Hernandez sulla sinistra e, molto probabilmente a Tomori e Thiaw centrali, con quest’ultimo candidato a sostituire Kalulu in difesa qualora il centrale difensivo non dovesse farcela. Tonali in regia, Saelemaekers e Brahim Diaz assisteranno Leao e Giroud in attacco.&nbsp;
 
Spalletti, alle prese con l'assenza di Osimhen e di Simeone, dovrebbe confermare la solita linea difensiva con Mario Rui favorito su Olivera. In mediana Zielinski tornerà titolare e Lobotka e Anguissa completeranno il centrocampo. Lozano e Politano solito ballottaggio per la linea di trequartisti esterni completata da Kvara a supporto di Raspadori. Non è da escludere la possibilità che Spalletti possa impiegare Elmas per trovare una diversa alternativa tattica.&nbsp;
 
Il tipo di gara suggerisce un copione tattico più prudente per il Napoli e, considerando il fatto di giocare in casa, più aggressivo per il Milan. Anche se non è da escludere che soprattutto nella prima parte di gara le squadre decideranno di non scoprirsi, in virtù di un doppio confronto che sarà lungo anche rispetto al recupero in mezzo alle due gare. Il Milan ha già dato prova di saper colpire il Napoli con i suoi uomini più tecnici e rapidi, mentre gli azzurri dovranno cercare di trovare soluzioni alternative così come accaduto nella prima parte di stagione.
 
Molte le ipotesi intorno a questo appuntamento senza precedenti in Champions League, ma ogni soluzione, ogni possibilità dovranno inevitabilmente passare per la capacità mentale e psicofisica dei calciatori in campo. Soprattutto questo sopra ogni aspetto tecnico.&nbsp;
 
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A Milano va in scena il primo atto del quarto di Champions in cui si sfidano i campioni d’Italia e la prima in classifica

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