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Juventus: ripresa offensiva, coma difensivo

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&lt;p&gt;Il periodo negativo della Juventus sembra non voler terminare e la corsa alla qualificazione Champions League si fa sempre più intricata giornata dopo giornata. Nelle ultime sette giornate i bianconeri hanno portato a casa solamente sei punti frutti dei pareggi con Empoli, Verona ed Atalanta che si vanno a sommare ai tre punti conquistati, a fatica, contro il Frosinone.&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;A catalizzare maggiormente l&#39;attenzione sono i numeri relativi alle reti, sia segnate che subite, soprattutto delle ultime quattro uscite. &lt;strong&gt;Contro Verona, Frosinone, Napoli ed Atalanta i bianconeri sono stati in grado di realizzare sette reti&lt;/strong&gt;, mancando il secondo gol solamente nella serata del Maradona, &lt;strong&gt;mentre la difesa è stata bucata per ben otto volte&lt;/strong&gt;, ovvero due volte in ogni partita. Dati decisamente contrastanti tra di loro, come se la squadra di Allegri fosse spezzata a metà: &lt;strong&gt;da una parte centrocampo ed attacco che sembrano produrre un bottino importante &lt;/strong&gt;e costante nel corso del tempo, &lt;strong&gt;dall&#39;altra una difesa che soffre terribilmente di amnesie temporanee &lt;/strong&gt;che portano a reti decisamente evitabili come quella del momentaneo vantaggio atalantino nell&#39;ultima giornata con Koopmeiners completamente dimenticato e libero di calciare a rete dall&#39;interno dell&#39;area di rigore.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Sembra non essere dunque un caso il fatto che nella conferenza stampa della vigilia Allegri abbia parlato della necessità della squadra di ritrovare compattezza. Nella prima parte della stagione la formazione bianconera si era contraddistinta proprio per la voglia di lottare tutti insieme, raggiungendo risultati importanti ed issandosi fino al secondo posto in classifica anche senza brillare dal punto di vista del gioco. &lt;strong&gt;Dopo il pareggio interno con l&#39;Empoli questa solidità è venuta meno &lt;/strong&gt;e Danilo e compagni sono entrati in una spirale negativa che li ha visti allontanarsi repentinamente dall&#39;Inter capolista fino a farsi superare dal Mlian e risucchiare vertiginosamente nella lotta per la Champions League, &lt;strong&gt;gettando alle ortiche il vantaggio accumulato fino a quel momento&lt;/strong&gt;.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;La sfida che andrà in scena tra poco più di un&#39;ora sarà dunque ancora una volta cruciale per i bianconeri. Alle loro spalle il Bologna non vuole smettere di crederci e nell&#39;anticipo è riuscito a portare a casa i tre punti con una vittoria all&#39;ultimo respiro sull&#39;Empoli. Ora il distacco tra la Juventus ed i rossoblu è di soli quattro punti, rimandarli a sette vorrebbe dire tornare ad avere più di due partite di distanza di vantaggio e con così pochi turni alla fine del campionato sarebbe un ottimo segnale, soprattutto considerando la serie di scontri diretti che i bianconeri avranno nelle ultime giornate.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Per la partita contro il Grifone Allegri recupera un altro pezzo da novanta come Adrien Rabiot, il francese dovrebbe andare ad occupare nuovamente la casella di mezz&#39;ala sinistra dopo il problema al piede che lo ha tenuto ai box nell&#39;ultimo periodo. Il tecnico livornese potrà dunque contare sulla formazione titolare al completo, avendo addirittura libertà di scelta sia in difesa che a centrocampo, un po&#39; più corto è invece l&#39;attacco per via dell&#39;assenza di Milik. Davanti a Szczesny ci sarà dunque il terzetto composto da Gatti, Bremer e Danilo, le fasce dovrebbero essere presidiate da Cambiaso e Iling, con l&#39;inglese che sembra aver sopravanzato Kostic nelle gerarchie di Allegri, Locatelli in cabina di regia, Rabiot sul centro sinistra e McKennie sul centro destra, in attacco torna Vlahovic dopo aver scontato la squalifica con Chiesa al suo fianco.&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Due parole in particolare le merita l&#39;americano McKennie: al momento del suo ritorno dal prestito al Leeds nessuno avrebbe puntato sulla sua permanenza in bianconero. Tuttavia l&#39;ex Schalke ha deciso di giocarsi le sue carte restando all&#39;ombra della Mole e convincendo Allegri a dargli un ruolo di primaria importanza nella sua formazione titolare, prima come esterno a centrocampo e poi riportato nella sua posizione &#34;natia&#34; di mezz&#39;ala destra. Il rendimento di McKennie è finora elevatissimo sia in termini di quantità, ma anche e soprattutto per la qualità: l&#39;americano in questo momento è il secondo assistman del campionato alla pari di Candreva, ad un solo &#34;+1&#34; di distanza dal milanista Giroud.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Tornando alla sfida contro il Genoa la Juventus dovrà rispondere alla vittoria del Bologna e per farlo dovrà mantenere la buona produzione offensiva delle ultime giornate, ma soprattutto risvegliare dal coma una difesa che sta dormendo da tanto, troppo tempo.&lt;/p&gt;

L&#39;attacco bianconero sta riprendendo a funzionare, mentre la difesa continua a balbettare

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Il periodo negativo della Juventus sembra non voler terminare e la corsa alla qualificazione Champions League si fa sempre più intricata giornata dopo giornata. Nelle ultime sette giornate i bianconeri hanno portato a casa solamente sei punti frutti dei pareggi con Empoli, Verona ed Atalanta che si vanno a sommare ai tre punti conquistati, a fatica, contro il Frosinone.&nbsp;
 
A catalizzare maggiormente l'attenzione sono i numeri relativi alle reti, sia segnate che subite, soprattutto delle ultime quattro uscite. Contro Verona, Frosinone, Napoli ed Atalanta i bianconeri sono stati in grado di realizzare sette reti, mancando il secondo gol solamente nella serata del Maradona, mentre la difesa è stata bucata per ben otto volte, ovvero due volte in ogni partita. Dati decisamente contrastanti tra di loro, come se la squadra di Allegri fosse spezzata a metà: da una parte centrocampo ed attacco che sembrano produrre un bottino importante e costante nel corso del tempo, dall'altra una difesa che soffre terribilmente di amnesie temporanee che portano a reti decisamente evitabili come quella del momentaneo vantaggio atalantino nell'ultima giornata con Koopmeiners completamente dimenticato e libero di calciare a rete dall'interno dell'area di rigore.
 
Sembra non essere dunque un caso il fatto che nella conferenza stampa della vigilia Allegri abbia parlato della necessità della squadra di ritrovare compattezza. Nella prima parte della stagione la formazione bianconera si era contraddistinta proprio per la voglia di lottare tutti insieme, raggiungendo risultati importanti ed issandosi fino al secondo posto in classifica anche senza brillare dal punto di vista del gioco. Dopo il pareggio interno con l'Empoli questa solidità è venuta meno e Danilo e compagni sono entrati in una spirale negativa che li ha visti allontanarsi repentinamente dall'Inter capolista fino a farsi superare dal Mlian e risucchiare vertiginosamente nella lotta per la Champions League, gettando alle ortiche il vantaggio accumulato fino a quel momento.
 
La sfida che andrà in scena tra poco più di un'ora sarà dunque ancora una volta cruciale per i bianconeri. Alle loro spalle il Bologna non vuole smettere di crederci e nell'anticipo è riuscito a portare a casa i tre punti con una vittoria all'ultimo respiro sull'Empoli. Ora il distacco tra la Juventus ed i rossoblu è di soli quattro punti, rimandarli a sette vorrebbe dire tornare ad avere più di due partite di distanza di vantaggio e con così pochi turni alla fine del campionato sarebbe un ottimo segnale, soprattutto considerando la serie di scontri diretti che i bianconeri avranno nelle ultime giornate.
 
Per la partita contro il Grifone Allegri recupera un altro pezzo da novanta come Adrien Rabiot, il francese dovrebbe andare ad occupare nuovamente la casella di mezz'ala sinistra dopo il problema al piede che lo ha tenuto ai box nell'ultimo periodo. Il tecnico livornese potrà dunque contare sulla formazione titolare al completo, avendo addirittura libertà di scelta sia in difesa che a centrocampo, un po' più corto è invece l'attacco per via dell'assenza di Milik. Davanti a Szczesny ci sarà dunque il terzetto composto da Gatti, Bremer e Danilo, le fasce dovrebbero essere presidiate da Cambiaso e Iling, con l'inglese che sembra aver sopravanzato Kostic nelle gerarchie di Allegri, Locatelli in cabina di regia, Rabiot sul centro sinistra e McKennie sul centro destra, in attacco torna Vlahovic dopo aver scontato la squalifica con Chiesa al suo fianco.&nbsp;
 
Due parole in particolare le merita l'americano McKennie: al momento del suo ritorno dal prestito al Leeds nessuno avrebbe puntato sulla sua permanenza in bianconero. Tuttavia l'ex Schalke ha deciso di giocarsi le sue carte restando all'ombra della Mole e convincendo Allegri a dargli un ruolo di primaria importanza nella sua formazione titolare, prima come esterno a centrocampo e poi riportato nella sua posizione "natia" di mezz'ala destra. Il rendimento di McKennie è finora elevatissimo sia in termini di quantità, ma anche e soprattutto per la qualità: l'americano in questo momento è il secondo assistman del campionato alla pari di Candreva, ad un solo "+1" di distanza dal milanista Giroud.
 
Tornando alla sfida contro il Genoa la Juventus dovrà rispondere alla vittoria del Bologna e per farlo dovrà mantenere la buona produzione offensiva delle ultime giornate, ma soprattutto risvegliare dal coma una difesa che sta dormendo da tanto, troppo tempo.

L'attacco bianconero sta riprendendo a funzionare, mentre la difesa continua a balbettare

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