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DE SIERVO: &#34;STADI DA RIAPRIRE GRADUALMENTE&#34;

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&lt;p&gt;L&amp;#39;Amministratore Delegato della Lega Serie A &lt;strong&gt;Luigi De Siervo&lt;/strong&gt; è intervenuto questa mattina su Rai Radio 1, alla trasmissione &#34;Radio anch&amp;#39;io Sport&#34; condotta da Filippo Corsini, toccando diversi temi di attualità:&lt;/p&gt;    &lt;p&gt;&lt;strong&gt;Riapertura Stadi&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &#34;Siamo tutti allineati su una ripresa attenta all&amp;#39;andamento dell&amp;#39;epidemia, ma l&amp;#39;obiettivo resta quello di riportare, con gradualità, i tifosi nei nostri stadi. Il calcio non vuole un trattamento privilegiato rispetto ad altri settori, ma non possiamo neanche essere svantaggiati. Con buon senso, senza forzare i tempi, possiamo riaprire in modo graduale, il 25% non è un dogma, ci si può arrivare con step intermedi. Giovedì scorso mi sono recato a Budapest per vedere di persona la gestione dei flussi di tifosi, c&amp;#39;era un protocollo meno severo del nostro per cui sono convinto che si può fare, sempre con la massima attenzione per le regole&#34;.&lt;/p&gt;    &lt;p&gt;&lt;strong&gt;Nuovi Stadi&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &#34;Senza gli stadi non esistono i ricavi e non e&amp;#39; possibile riportare al vertice il nostro calcio. La nostra speranza e&amp;#39; che si possa investire non solo sui calciatori, ma anche sugli stadi. Il nostro Parlamento ha fatto di recente un piccolo passo avanti, bisogna sottolinearlo: la costruzione di nuovi stadi e la ristrutturazione degli impianti esistenti e&amp;#39; fondamentale. Non possiamo bloccare tutto per questioni di principio: penso per esempio al presidente Commisso che sta facendo una battaglia affinche&amp;#39; non venga fermata la sacrosanta ristrutturazione del Franchi. Sullo stesso piano abbiamo altre Società, penso all&amp;#39;Inter, al Milan, alla Roma e ad altre, abbiamo bisogno di grandi impianti&#34;.&lt;/p&gt;    &lt;p&gt;&lt;strong&gt;Perdite del sistema per il covid-19&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &#34;Il danno stimato finora è superiore ai 500 milioni di euro, una cifra monstre non solo per il nostro campionato, ma per tutto il calcio italiano perchè siamo il motore di un&amp;#39;industria che dà lavoro a migliaia di persone e le perdite si riversano fino al calcio di base. Il calcio va protetto, perchè il sistema è prossimo al collasso&lt;/p&gt;    &lt;p&gt;&lt;strong&gt;Operazione Fondi Private Equity e Diritti Tv&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;  &#34;Sappiamo dove eravamo 10-15 anni fa, al vertice del calcio europeo e mondiale. E&amp;#39; un&amp;#39;era ormai passata e per tornare a brillare abbiamo bisogno di misure innovative. Se riuscissimo a introdurre capitali privati che possano aiutarci, con minimi garantiti, a sviluppare il brand, potremmo trovarci alla fine di questa crisi molto più vicini alla Premier League. La decisione se affrontare i prossimi anni con un partner privato o continuare come hanno fatto finora spetta ai venti Club. Per quanto riguarda la vendita dei diritti tv la situazione è complessa, abbiamo un interlocutore forte come Sky e poi Dazn che ha fatto un investimento importante, credo che avremo delle sorprese positive nonostante oggi non esista una concorrenza forte come ai tempi di Mediaset Premium, però c&amp;#39;è interesse da parte di nuovi operatori come Amazon e Netflix. Vogliamo che il calcio possa essere l&amp;#39;elemento attrattivo, il prodotto con cui le aziende cercando di portare nelle nostre case la proposta di contenuto più ricca&#34;.&lt;/p&gt;    &lt;p&gt; &lt;/p&gt;

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L&#39;Amministratore Delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo è intervenuto questa mattina su Rai Radio 1, alla trasmissione "Radio anch&#39;io Sport" condotta da Filippo Corsini, toccando diversi temi di attualità:

Riapertura Stadi 
"Siamo tutti allineati su una ripresa attenta all&#39;andamento dell&#39;epidemia, ma l&#39;obiettivo resta quello di riportare, con gradualità, i tifosi nei nostri stadi. Il calcio non vuole un trattamento privilegiato rispetto ad altri settori, ma non possiamo neanche essere svantaggiati. Con buon senso, senza forzare i tempi, possiamo riaprire in modo graduale, il 25% non è un dogma, ci si può arrivare con step intermedi. Giovedì scorso mi sono recato a Budapest per vedere di persona la gestione dei flussi di tifosi, c&#39;era un protocollo meno severo del nostro per cui sono convinto che si può fare, sempre con la massima attenzione per le regole".

Nuovi Stadi 
"Senza gli stadi non esistono i ricavi e non e&#39; possibile riportare al vertice il nostro calcio. La nostra speranza e&#39; che si possa investire non solo sui calciatori, ma anche sugli stadi. Il nostro Parlamento ha fatto di recente un piccolo passo avanti, bisogna sottolinearlo: la costruzione di nuovi stadi e la ristrutturazione degli impianti esistenti e&#39; fondamentale. Non possiamo bloccare tutto per questioni di principio: penso per esempio al presidente Commisso che sta facendo una battaglia affinche&#39; non venga fermata la sacrosanta ristrutturazione del Franchi. Sullo stesso piano abbiamo altre Società, penso all&#39;Inter, al Milan, alla Roma e ad altre, abbiamo bisogno di grandi impianti".

Perdite del sistema per il covid-19 
"Il danno stimato finora è superiore ai 500 milioni di euro, una cifra monstre non solo per il nostro campionato, ma per tutto il calcio italiano perchè siamo il motore di un&#39;industria che dà lavoro a migliaia di persone e le perdite si riversano fino al calcio di base. Il calcio va protetto, perchè il sistema è prossimo al collasso

Operazione Fondi Private Equity e Diritti Tv 
"Sappiamo dove eravamo 10-15 anni fa, al vertice del calcio europeo e mondiale. E&#39; un&#39;era ormai passata e per tornare a brillare abbiamo bisogno di misure innovative. Se riuscissimo a introdurre capitali privati che possano aiutarci, con minimi garantiti, a sviluppare il brand, potremmo trovarci alla fine di questa crisi molto più vicini alla Premier League. La decisione se affrontare i prossimi anni con un partner privato o continuare come hanno fatto finora spetta ai venti Club. Per quanto riguarda la vendita dei diritti tv la situazione è complessa, abbiamo un interlocutore forte come Sky e poi Dazn che ha fatto un investimento importante, credo che avremo delle sorprese positive nonostante oggi non esista una concorrenza forte come ai tempi di Mediaset Premium, però c&#39;è interesse da parte di nuovi operatori come Amazon e Netflix. Vogliamo che il calcio possa essere l&#39;elemento attrattivo, il prodotto con cui le aziende cercando di portare nelle nostre case la proposta di contenuto più ricca".

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