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&lt;p&gt;Conosciuto anche come Marassi, dal nome del quartiere dove sorge, il Luigi Ferraris è lo stadio più antico d&#39;Italia tra quelli tuttora in uso ed è sede delle partite casalinghe del Genoa (dal 1911) e della Sampdoria (dal 1946).&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Voluto dal presidente del Genoa Edoardo Pasteur, che accetta la proposta di costruzione da parte del marchese (e socio rossoblù) Musso Piantelli, l’impianto viene inaugurato il 22 gennaio 1911, con il nome di “Campo del Genoa di Via del Piano”, in occasione del match tra Genoa e Inter: quel giorno, pur giocando un’ottima partita, i rossoblù perdono 2-1, subendo due reti negli ultimi minuti (l’incontro viene poi annullato e data la vittoria a tavolino al Grifone, a causa dello schieramento da parte dei milanesi di un giocatore non regolarmente tesserato).&lt;/p&gt; &lt;p&gt;La struttura viene notevolmente ampliata tra il 1929 e il 1933, dopo l’acquisto del campo adiacente di proprietà dell’Andrea Doria, con la costruzione di una tribuna nuova e delle gradinate nord e sud.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&amp;nbsp;Il 1° gennaio 1933 viene così inaugurato il nuovo stadio, che per l&#39;occasione è intitolato a Luigi Ferraris, centrocampista e capitano della squadra del Genoa, caduto il 23 agosto 1915 durante la prima guerra mondiale. L’impianto, grazie a questi lavori, diventa uno dei più moderni dell&#39;epoca, con una capienza di circa 30.000 spettatori.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Con i mondiali di calcio di Italia ’90 in arrivo, tra il 1987 e il 1989, lo stadio viene demolito e ricostruito settore dopo settore; stessa sorte anche per il terreno di gioco. Nasce così un vero e proprio “stadio urbano” (fra i primissimi a livello europeo), che conserva della vecchia struttura solo l’architettura esterna della tribuna centrale. Il nuovo Ferraris si presenta di conseguenza come un moderno impianto in pieno stile inglese, con le tribune completamente coperte, gli spalti a ridosso del campo e una capienza di poco più di 40.000 spettatori.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;I successivi lavori di ristrutturazione arrivano per rendere possibile la partecipazione della Sampdoria alla Coppa UEFA del 2005/2006 e alla UEFA Champions League del 2010/2011: per rispettare i parametri UEFA sulla visibilità e la sicurezza, vengono installati infatti nuovi seggiolini e ridotta la capienza totale.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Il Ferraris è ancora oggi uno degli stadi maggiormente suggestivi e adatti al gioco del calcio, con una capienza di 36.598 posti e un terreno di gioco delle dimensioni di 105 × 68 metri in erba mista naturale e sintetica; dotato di attrezzature all&#39;avanguardia, sale stampa, spogliatoi, servizi per il pubblico, sky box, tabelloni luminosi e impianti d&#39;illuminazione artificiale, è oggi in possesso della classificazione internazionale UEFA 3.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Oltre alle partite di Genoa e Sampdoria, il Ferraris ospita nella sua lunga storia anche le finali in gara unica della Coppa Italia 1935-1936, vinta dal Torino sull&#39; Alessandria e della Supercoppa italiana 1991, vinta dalla Sampdoria sulla Roma, due edizioni dei campionati mondiali di calcio disputati in Italia nel 1934 (Spagna-Brasile) e nel 1990 (Costa Rica-Scozia, Svezia-Scozia, Svezia-Costa Rica e Irlanda-Romania), alcune gare della Nazionale italiana di calcio, diversi incontri di rugby e tanti concerti musicali (Lou Reed, Bruce Springsteen, Pino Daniele, Fabrizio De André, etc.).&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Con la retrocessione del Genoa in Serie B, quest’anno sarà solo la Sampdoria a rappresentare la città di Genova in Serie A. La squadra di Marco Giampaolo, dopo il 15° posto della scorsa stagione, punta sicuramente a un miglior piazzamento in classifica. Lo stadio Marassi aprirà ufficialmente le sue porte per l’esordio blucerchiato nella Serie A TIM 2022/2023 il 13 agosto alle 18.30, in occasione della partita contro l’Atalanta di Gasperini. Quagliarella e compagni vorranno sicuramente partire bene di fronte ai proprio tifosi.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;(Foto LaPresse)&amp;nbsp;&lt;/p&gt;

Tutto quello che c’è da sapere sullo stadio di Genova  

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MVP SERIE A 2023/2024 – LAUTARO MARTINEZ BEST OVERALL

THE MVPs OF THE SERIE A MADE IN ITALY 2023/2024

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SIMONE INZAGHI PHILADELPHIA COACH OF THE SEASON OF SERIE A MADE IN ITALY 2023/2024

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RICCARDO CALAFIORI “EA SPORTS FC PLAYER OF THE MONTH” FOR MAY

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GIAN PIERO GASPERINI PHILADELPHIA COACH OF THE MONTH FOR MAY

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Conosciuto anche come Marassi, dal nome del quartiere dove sorge, il Luigi Ferraris è lo stadio più antico d'Italia tra quelli tuttora in uso ed è sede delle partite casalinghe del Genoa (dal 1911) e della Sampdoria (dal 1946).
Voluto dal presidente del Genoa Edoardo Pasteur, che accetta la proposta di costruzione da parte del marchese (e socio rossoblù) Musso Piantelli, l’impianto viene inaugurato il 22 gennaio 1911, con il nome di “Campo del Genoa di Via del Piano”, in occasione del match tra Genoa e Inter: quel giorno, pur giocando un’ottima partita, i rossoblù perdono 2-1, subendo due reti negli ultimi minuti (l’incontro viene poi annullato e data la vittoria a tavolino al Grifone, a causa dello schieramento da parte dei milanesi di un giocatore non regolarmente tesserato).
La struttura viene notevolmente ampliata tra il 1929 e il 1933, dopo l’acquisto del campo adiacente di proprietà dell’Andrea Doria, con la costruzione di una tribuna nuova e delle gradinate nord e sud.
&nbsp;Il 1° gennaio 1933 viene così inaugurato il nuovo stadio, che per l'occasione è intitolato a Luigi Ferraris, centrocampista e capitano della squadra del Genoa, caduto il 23 agosto 1915 durante la prima guerra mondiale. L’impianto, grazie a questi lavori, diventa uno dei più moderni dell'epoca, con una capienza di circa 30.000 spettatori.
Con i mondiali di calcio di Italia ’90 in arrivo, tra il 1987 e il 1989, lo stadio viene demolito e ricostruito settore dopo settore; stessa sorte anche per il terreno di gioco. Nasce così un vero e proprio “stadio urbano” (fra i primissimi a livello europeo), che conserva della vecchia struttura solo l’architettura esterna della tribuna centrale. Il nuovo Ferraris si presenta di conseguenza come un moderno impianto in pieno stile inglese, con le tribune completamente coperte, gli spalti a ridosso del campo e una capienza di poco più di 40.000 spettatori.
I successivi lavori di ristrutturazione arrivano per rendere possibile la partecipazione della Sampdoria alla Coppa UEFA del 2005/2006 e alla UEFA Champions League del 2010/2011: per rispettare i parametri UEFA sulla visibilità e la sicurezza, vengono installati infatti nuovi seggiolini e ridotta la capienza totale.
Il Ferraris è ancora oggi uno degli stadi maggiormente suggestivi e adatti al gioco del calcio, con una capienza di 36.598 posti e un terreno di gioco delle dimensioni di 105 × 68 metri in erba mista naturale e sintetica; dotato di attrezzature all'avanguardia, sale stampa, spogliatoi, servizi per il pubblico, sky box, tabelloni luminosi e impianti d'illuminazione artificiale, è oggi in possesso della classificazione internazionale UEFA 3.
Oltre alle partite di Genoa e Sampdoria, il Ferraris ospita nella sua lunga storia anche le finali in gara unica della Coppa Italia 1935-1936, vinta dal Torino sull' Alessandria e della Supercoppa italiana 1991, vinta dalla Sampdoria sulla Roma, due edizioni dei campionati mondiali di calcio disputati in Italia nel 1934 (Spagna-Brasile) e nel 1990 (Costa Rica-Scozia, Svezia-Scozia, Svezia-Costa Rica e Irlanda-Romania), alcune gare della Nazionale italiana di calcio, diversi incontri di rugby e tanti concerti musicali (Lou Reed, Bruce Springsteen, Pino Daniele, Fabrizio De André, etc.).
Con la retrocessione del Genoa in Serie B, quest’anno sarà solo la Sampdoria a rappresentare la città di Genova in Serie A. La squadra di Marco Giampaolo, dopo il 15° posto della scorsa stagione, punta sicuramente a un miglior piazzamento in classifica. Lo stadio Marassi aprirà ufficialmente le sue porte per l’esordio blucerchiato nella Serie A TIM 2022/2023 il 13 agosto alle 18.30, in occasione della partita contro l’Atalanta di Gasperini. Quagliarella e compagni vorranno sicuramente partire bene di fronte ai proprio tifosi.
(Foto LaPresse)&nbsp;

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