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&lt;p&gt;Fino a questo momento lo stop più significativo al &lt;strong&gt;Napoli&lt;/strong&gt; è stato imposto dalla &lt;strong&gt;Cremonese&lt;/strong&gt;. L’unico che al momento ha significato qualcosa. L’eliminazione dalla Coppa Italia (decisivo l&#39;errore dal dischetto di Lobotka dopo i supplementari), arrivata dopo i &lt;em&gt;penalty&lt;/em&gt; e una partita stregata per il Napoli. La squadra attualmente ultima in classifica ha beffato la capolista escludendola da una competizione.&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Il testacoda di domenica per i partenopei ha già il suo fondo didattico. La pedagogia dell’imprevedibilità ha già sfoggiato i suoi clamori. Al di là delle cabale più suggestive, come quelle che riportano a coincidenze di tanti anni fa, &lt;strong&gt;Spalletti&lt;/strong&gt; sa che i quasi cinquanta punti di differenza in classifica non devono essere interpretati come una garanzia. I primi tempi di Salerno e La Spezia, in cui il Napoli ha dovuto avere molta pazienza prima di avere ragione di avversari molto coperti, insegnano che in certe partite nulla è come sembra.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Del resto pure la partita di andata ha visto i lombardi in grado di mettere in difficoltà il Napoli. 1-1 e prima dell’ingresso di &lt;strong&gt;Simeone&lt;/strong&gt; la resistenza cremonese era durata fino a metà della ripresa. E il copione della gara di Fuorigrotta non dovrebbe essere molto diverso.&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Ballardini dovrà rinunciare a Lochoshvili e Quagliata, mentre &lt;strong&gt;Benassi&lt;/strong&gt; dovrebbe partire dal primo minuto pur avendo svolto un lavoro differenziato. Il solito 3-5-2 vedrà la linea dei centrali costituita da &lt;strong&gt;Ferrari, Chiriches e Vasquez&lt;/strong&gt;, con &lt;strong&gt;Sernicola e Valeri &lt;/strong&gt;sulle corsie esterne, quasi certamente ad abbassarsi per garantire ulteriore copertura. In attacco &lt;strong&gt;Ciofani&lt;/strong&gt; attende la scelta del compagno di reparto visti i dubbi su più giocatori.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Spalletti dovrebbe mandare in campo la stessa formazione che ha battuto lo Spezia, con &lt;strong&gt;Mario Rui&lt;/strong&gt; favorito su Olivera e la solita mediana (ipotizzabile anche un ballottaggio &lt;strong&gt;Zielinski Elmas&lt;/strong&gt;) a supportare &lt;strong&gt;Lozano&lt;/strong&gt;, probabilmente preferito a Politano, &lt;strong&gt;Kvara e Osimhen&lt;/strong&gt;. Ovviamente coi cinque cambi l’allenatore del Napoli può impostare diverse potenziali varianti da attivare a gara in corso.&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;La Cremonese attualmente è il penultimo attacco e la penultima difesa del campionato. Molto fa presagire a un tema tattico abbastanza prevedibile. Gli ospiti dovrebbero schierarsi con un assetto molto difensivo, coi centrocampisti ad abbassarsi in un pressing preventivo e con marcature molto strette sugli esterni e sulla punta. Molto probabilmente l’undici di Ballardini si abbasserà dietro la linea della palla per cercare di agire in contropiede e di chiudere la manovra di un Napoli costretto, di fatto, a fare la partita.&amp;nbsp;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Al di là dei favori del pronostico, il Napoli sa di dover affrontare un avversario che ha meno “doveri” di risultato in una gara come questa. Agli azzurri, ancora una volta, spetterà di avere molta pazienza. Virtù numero uno di chi deve difendere e consolidare un primato.&amp;nbsp;&lt;/p&gt;

La ventiduesima di campionato mette l’ultima in classifica contro la prima, ma in Coppa Italia si è già verificato lo sgambetto

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Fino a questo momento lo stop più significativo al Napoli è stato imposto dalla Cremonese. L’unico che al momento ha significato qualcosa. L’eliminazione dalla Coppa Italia (decisivo l'errore dal dischetto di Lobotka dopo i supplementari), arrivata dopo i penalty e una partita stregata per il Napoli. La squadra attualmente ultima in classifica ha beffato la capolista escludendola da una competizione.&nbsp;
 
Il testacoda di domenica per i partenopei ha già il suo fondo didattico. La pedagogia dell’imprevedibilità ha già sfoggiato i suoi clamori. Al di là delle cabale più suggestive, come quelle che riportano a coincidenze di tanti anni fa, Spalletti sa che i quasi cinquanta punti di differenza in classifica non devono essere interpretati come una garanzia. I primi tempi di Salerno e La Spezia, in cui il Napoli ha dovuto avere molta pazienza prima di avere ragione di avversari molto coperti, insegnano che in certe partite nulla è come sembra.
 
Del resto pure la partita di andata ha visto i lombardi in grado di mettere in difficoltà il Napoli. 1-1 e prima dell’ingresso di Simeone la resistenza cremonese era durata fino a metà della ripresa. E il copione della gara di Fuorigrotta non dovrebbe essere molto diverso.&nbsp;
 
Ballardini dovrà rinunciare a Lochoshvili e Quagliata, mentre Benassi dovrebbe partire dal primo minuto pur avendo svolto un lavoro differenziato. Il solito 3-5-2 vedrà la linea dei centrali costituita da Ferrari, Chiriches e Vasquez, con Sernicola e Valeri sulle corsie esterne, quasi certamente ad abbassarsi per garantire ulteriore copertura. In attacco Ciofani attende la scelta del compagno di reparto visti i dubbi su più giocatori.
 
Spalletti dovrebbe mandare in campo la stessa formazione che ha battuto lo Spezia, con Mario Rui favorito su Olivera e la solita mediana (ipotizzabile anche un ballottaggio Zielinski Elmas) a supportare Lozano, probabilmente preferito a Politano, Kvara e Osimhen. Ovviamente coi cinque cambi l’allenatore del Napoli può impostare diverse potenziali varianti da attivare a gara in corso.&nbsp;
 
La Cremonese attualmente è il penultimo attacco e la penultima difesa del campionato. Molto fa presagire a un tema tattico abbastanza prevedibile. Gli ospiti dovrebbero schierarsi con un assetto molto difensivo, coi centrocampisti ad abbassarsi in un pressing preventivo e con marcature molto strette sugli esterni e sulla punta. Molto probabilmente l’undici di Ballardini si abbasserà dietro la linea della palla per cercare di agire in contropiede e di chiudere la manovra di un Napoli costretto, di fatto, a fare la partita.&nbsp;
 
Al di là dei favori del pronostico, il Napoli sa di dover affrontare un avversario che ha meno “doveri” di risultato in una gara come questa. Agli azzurri, ancora una volta, spetterà di avere molta pazienza. Virtù numero uno di chi deve difendere e consolidare un primato.&nbsp;

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