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Deulofeu: il leader dell`Udinese

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&lt;p&gt;Gerard Deulofeu è diventato grande. Lo spagnolo ventottenne a Udine ha trovato maturità e consapevolezza nei propri mezzi e anche grazie a lui i bianconeri sono partiti a razzo sorprendendo i tifosi della Serie A TIM. E il meglio deve ancora venire tra il Friuli e la Spagna passando per Leo Messi, Ronaldinho e Samarzdic...&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Gerard, prima di tutto come stai? Pronto a rientrare?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;La Serie A TIM sta tornando e abbiamo tanta voglia di ricominciare, quelli che sono rimasti qui come me, che non hanno giocato i Mondiali, non vedono l`ora di scendere in campo!&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;A fine anno di solito si fanno bilanci… Come è andato il tuo 2022?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Per me è stato incredibile. Credo sia stato l`anno migliore della mia carriera. Ho raggiunto tanti obiettivi, le mie statistiche sono state molto positive. La cosa importante è che so esattamente perchè sta succedendo, stanno arrivando gli anni più importanti per me.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Come hai trascorso la sosta tra vacanze e allenamenti?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Io mi sono fatto male contro il Napoli nell`ultima partita, quindi è stata un po` dura, ma fortunatamente menisco e crociato erano a posto. Ho usato la pausa per recupereare dalla distorsione e sto continuando a lavorare per non perdere nemmeno una partita.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Gli anni dei mondiali sono sempre pieni di sorprese e questa volta col campionato interrotto a metà proprio dalla Coppa del Mondo nessuno sa quali saranno le conseguenze alla ripresa. Vi candidate a essere voi una delle sorprese di questa Serie A TIM?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Diciamo di si, ma dipende da noi, sappiamo cosa abbiamo fatto nelle prime giornate e cosa possiamo dare in campo. L`ultimo periodo non è andato bene come all`inizio, ma abbiamo grande fiducia, siamo una squadra forte tosta e di qualità.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;L’Argentina è campione del Mondo, ha vinto Messi. Avete condiviso lo spogliatoio a Barcellona… tifavi per lui dopo l’uscita della Spagna?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Si mi ha fatto molto piacere perchè quando ero a Barcellona mi è stato vicino, abbiamo avuto un bellissimo rapporto. Di Leo non posso che parlare bene e mi fa piacere vederlo esultare con la Coppa, gli mancava praticamente solo questo e credo che sia stato un bene anche per il calcio.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;A proposito di Spagna… conosci De la Fuente? Ti piacerebbe tornare in nazionale?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Ho capito che non ci si può aspettare niente da nessuno, io ero pronto per rispondere alla convocazione per i Mondiali, al netto dell`infortunio, e sono pronto anche adesso, ma capisco e accetto il fatto che l`allenatore abbia fatto le sue scelte, con il suo gruppo e i suoi giocatori. Il messaggio che vorrei mandare ora è che sono pronto e a completa disposizione!&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Chi era il tuo idolo? A chi ti ispiravi da bambino?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Da piccolo stravedevo per Ronaldinho. Io ero nella Cantera del Barcellona e lo vedevo fare cose incredibili, in campo e fuori. Lui era di un altro livello, sempre sorridente, disponibile e poi un vero fenomeno.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;A inizio stagione avevi colto dei segnali che ti avevano fatto pensare che questa Udinese avrebbe fatto un campionato di alta classifica?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Non mi aspettavo una partenza simile e sono felice di dirlo, non bisogna mai aspettarsi nulla, bisogna giocare e vincere! Tutti conosciamo la società e come funziona: siamo una squadra umile, ogni anno arrivano tanti giocatori e quelli più esperti, come me, devono dare ai nuovi una mentalità giusta. Ci stiamo riuscendo e vogliamo portare l`Udinese più in alto possibile.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Quindi qual è il vostro segreto?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Già quando è arrivato Cioffi, lo scorso anno, abbiamo cambiato mentalità, abbiamo cominciato a fare una corsa in più per aiutare il compagno: credo sia questo. Il calcio di oggi è molto fisico e ci sono squadre con tanta qualità e con possibilità economiche maggiori delle nostre, quindi noi dobbiamo correre di più per arrivare prima di loro. Nel 2022 lo abbiamo fatto e abbiamo fatto soffrire parecchio i nostri avversari.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Raccontaci come Mister Sottil è entrato nelle vostre teste col suo approccio aggressivo e motivazionale. Come ha fatto a darvi un’intensità e una fluidità di gioco così importanti?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;E` un leone. Basta vederlo durante le partite. Vive la competizione con tanta grinta. Quando è arrivato è stato molto intelligente perchè non ha rivoluzionato la squadra e lo spogliatoio. Ha sfruttato le cose che già andavano bene e ha aggiunto tante cose buone che ci hanno permesso di esprimerci al massimo.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Anche i tifosi stanno vivendo un’annata speciale, lo stadio dell’Udinese è sempre pieno e caldissimo. Spiegaci che clima si respira attorno a voi.&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Il rapporto con i tifosi è fantastico, ci sono sempre molto vicini, ti fanno stare bene. E poi anche la società ci fa sentire calore e affetto. Credo sia una caratteristica particolare dei friulani, quella di farti sentire a casa. Abbiamo creato tanta gioia e tante aspettative in questa prima parte di stagione, lo stadio è praticamente sempre pieno. Stiamo facendo bene, soprattutto per i tifosi, e siamo felici.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Le tue statistihe personali dicono che segni meno della scorsa stagione ma sei il secondo miglior assist-man del campionato e di gran lunga il re dei passaggi chiave in Serie A, ben 47. Cosa significano questi numeri, che sei l’architetto della squadra?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Per me è molto importante essere il giocatore che crea calcio, che vuole la palla e che gioca in verticale. Giochiamo un po` diversamente rispetto all`anno scorso, quindi sono più lontano dalla porta, segno meno ma questo modo di giocare ci permette di creare più occasioni, quindi sono contento. Un leader deve fare vincere la squadra, non fare gol per te stesso. Anche in questo sono cresciuto molto, e poi ho trovato continuità e regolarità nelle prestazioni, prima ero troppo discontinuo.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;E` questo è il momento più bello della tua carriera?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Credo di si, sono più consapevole, organizzato e sto lavorando benissimo. E poi ricordo con affetto anche il periodo al Milan per come giocavamo, per i compagni. Anche a Milano sono stato molto bene.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Sulla trequarti vicino a te sta cominciando a brillare pienamente il talento di Lazar Samarzdic. Raccontaci cosa vedi nell’evoluzione di questo ragazzo tedesco che sta diventando sempre più importante per l’Udinese.&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Abbiamo un bel rapporto, lui è un ragazzo speciale ha un sinistro fuori categoria. E` molto giovane e ha bisogno di migliorare tanto, glielo stiamo facendo capire, ma contemporaneamente gli stiamo già dando tantissima fiducia perche lui è molto importante per questa squadra.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Alla ripresa vi aspetta l’Empoli, quanta voglia avete di vincere?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Dovremo cominciare con la giusta mentalità. Sappiamo cosa abbiamo già fatto e starà a noi mantenerlo e migliorarci. Dovremo attaccare, creare calcio per provare a vincere&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Tre punti tutti insieme mancano dal 3 ottobre, che cosa è successo secondo te? Calo fisiologico?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Si abbiamo affrontato squadre che stanno davanti a noi come Lazio Atalanta e Napoli, e anche che stanno più in basso come Cremonese, Lecce e Spezia. Tutto in cinque settimane, giocando senza due giocatori importanti come Beto e Udogie. La Serie A TIM è difficilissima, ci sono periodi nel calcio in cui si deve soffrire, ci è servito anche questo. Ora siamo pronti, abbiamo l`energia giusta per tornare a fare bene!&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Avevamo cominciato con il tuo bilancio per il 2022, quali sono invece buoni propositi, sogni e speranze per il 2023?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Non so, non voglio pensare troppo al futuro. Penso solo al presente e sto lottando per rientrare il 4 gennaio contro l`Empoli. Posso determinare il presente e preparare il miglior futuro possibile, ma ora sono concentrato solo su quello che succede oggi!&lt;/p&gt;&lt;p&gt;(Foto LaPresse)&amp;nbsp;&lt;/p&gt;

Il trequartista spagnolo sta vivendo un periodo di grazia, lo dicono i numeri e le statistiche ma soprattutto la continuità e la consapevolezza che forse era mancata negli anni precedenti

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Gerard Deulofeu è diventato grande. Lo spagnolo ventottenne a Udine ha trovato maturità e consapevolezza nei propri mezzi e anche grazie a lui i bianconeri sono partiti a razzo sorprendendo i tifosi della Serie A TIM. E il meglio deve ancora venire tra il Friuli e la Spagna passando per Leo Messi, Ronaldinho e Samarzdic...Gerard, prima di tutto come stai? Pronto a rientrare?La Serie A TIM sta tornando e abbiamo tanta voglia di ricominciare, quelli che sono rimasti qui come me, che non hanno giocato i Mondiali, non vedono l`ora di scendere in campo!A fine anno di solito si fanno bilanci… Come è andato il tuo 2022?Per me è stato incredibile. Credo sia stato l`anno migliore della mia carriera. Ho raggiunto tanti obiettivi, le mie statistiche sono state molto positive. La cosa importante è che so esattamente perchè sta succedendo, stanno arrivando gli anni più importanti per me.Come hai trascorso la sosta tra vacanze e allenamenti?Io mi sono fatto male contro il Napoli nell`ultima partita, quindi è stata un po` dura, ma fortunatamente menisco e crociato erano a posto. Ho usato la pausa per recupereare dalla distorsione e sto continuando a lavorare per non perdere nemmeno una partita.Gli anni dei mondiali sono sempre pieni di sorprese e questa volta col campionato interrotto a metà proprio dalla Coppa del Mondo nessuno sa quali saranno le conseguenze alla ripresa. Vi candidate a essere voi una delle sorprese di questa Serie A TIM?Diciamo di si, ma dipende da noi, sappiamo cosa abbiamo fatto nelle prime giornate e cosa possiamo dare in campo. L`ultimo periodo non è andato bene come all`inizio, ma abbiamo grande fiducia, siamo una squadra forte tosta e di qualità.L’Argentina è campione del Mondo, ha vinto Messi. Avete condiviso lo spogliatoio a Barcellona… tifavi per lui dopo l’uscita della Spagna?Si mi ha fatto molto piacere perchè quando ero a Barcellona mi è stato vicino, abbiamo avuto un bellissimo rapporto. Di Leo non posso che parlare bene e mi fa piacere vederlo esultare con la Coppa, gli mancava praticamente solo questo e credo che sia stato un bene anche per il calcio.A proposito di Spagna… conosci De la Fuente? Ti piacerebbe tornare in nazionale?Ho capito che non ci si può aspettare niente da nessuno, io ero pronto per rispondere alla convocazione per i Mondiali, al netto dell`infortunio, e sono pronto anche adesso, ma capisco e accetto il fatto che l`allenatore abbia fatto le sue scelte, con il suo gruppo e i suoi giocatori. Il messaggio che vorrei mandare ora è che sono pronto e a completa disposizione!Chi era il tuo idolo? A chi ti ispiravi da bambino?Da piccolo stravedevo per Ronaldinho. Io ero nella Cantera del Barcellona e lo vedevo fare cose incredibili, in campo e fuori. Lui era di un altro livello, sempre sorridente, disponibile e poi un vero fenomeno.A inizio stagione avevi colto dei segnali che ti avevano fatto pensare che questa Udinese avrebbe fatto un campionato di alta classifica?Non mi aspettavo una partenza simile e sono felice di dirlo, non bisogna mai aspettarsi nulla, bisogna giocare e vincere! Tutti conosciamo la società e come funziona: siamo una squadra umile, ogni anno arrivano tanti giocatori e quelli più esperti, come me, devono dare ai nuovi una mentalità giusta. Ci stiamo riuscendo e vogliamo portare l`Udinese più in alto possibile.Quindi qual è il vostro segreto?Già quando è arrivato Cioffi, lo scorso anno, abbiamo cambiato mentalità, abbiamo cominciato a fare una corsa in più per aiutare il compagno: credo sia questo. Il calcio di oggi è molto fisico e ci sono squadre con tanta qualità e con possibilità economiche maggiori delle nostre, quindi noi dobbiamo correre di più per arrivare prima di loro. Nel 2022 lo abbiamo fatto e abbiamo fatto soffrire parecchio i nostri avversari.Raccontaci come Mister Sottil è entrato nelle vostre teste col suo approccio aggressivo e motivazionale. Come ha fatto a darvi un’intensità e una fluidità di gioco così importanti?E` un leone. Basta vederlo durante le partite. Vive la competizione con tanta grinta. Quando è arrivato è stato molto intelligente perchè non ha rivoluzionato la squadra e lo spogliatoio. Ha sfruttato le cose che già andavano bene e ha aggiunto tante cose buone che ci hanno permesso di esprimerci al massimo.Anche i tifosi stanno vivendo un’annata speciale, lo stadio dell’Udinese è sempre pieno e caldissimo. Spiegaci che clima si respira attorno a voi.Il rapporto con i tifosi è fantastico, ci sono sempre molto vicini, ti fanno stare bene. E poi anche la società ci fa sentire calore e affetto. Credo sia una caratteristica particolare dei friulani, quella di farti sentire a casa. Abbiamo creato tanta gioia e tante aspettative in questa prima parte di stagione, lo stadio è praticamente sempre pieno. Stiamo facendo bene, soprattutto per i tifosi, e siamo felici.Le tue statistihe personali dicono che segni meno della scorsa stagione ma sei il secondo miglior assist-man del campionato e di gran lunga il re dei passaggi chiave in Serie A, ben 47. Cosa significano questi numeri, che sei l’architetto della squadra?Per me è molto importante essere il giocatore che crea calcio, che vuole la palla e che gioca in verticale. Giochiamo un po` diversamente rispetto all`anno scorso, quindi sono più lontano dalla porta, segno meno ma questo modo di giocare ci permette di creare più occasioni, quindi sono contento. Un leader deve fare vincere la squadra, non fare gol per te stesso. Anche in questo sono cresciuto molto, e poi ho trovato continuità e regolarità nelle prestazioni, prima ero troppo discontinuo.E` questo è il momento più bello della tua carriera?Credo di si, sono più consapevole, organizzato e sto lavorando benissimo. E poi ricordo con affetto anche il periodo al Milan per come giocavamo, per i compagni. Anche a Milano sono stato molto bene.Sulla trequarti vicino a te sta cominciando a brillare pienamente il talento di Lazar Samarzdic. Raccontaci cosa vedi nell’evoluzione di questo ragazzo tedesco che sta diventando sempre più importante per l’Udinese.Abbiamo un bel rapporto, lui è un ragazzo speciale ha un sinistro fuori categoria. E` molto giovane e ha bisogno di migliorare tanto, glielo stiamo facendo capire, ma contemporaneamente gli stiamo già dando tantissima fiducia perche lui è molto importante per questa squadra.Alla ripresa vi aspetta l’Empoli, quanta voglia avete di vincere?Dovremo cominciare con la giusta mentalità. Sappiamo cosa abbiamo già fatto e starà a noi mantenerlo e migliorarci. Dovremo attaccare, creare calcio per provare a vincereTre punti tutti insieme mancano dal 3 ottobre, che cosa è successo secondo te? Calo fisiologico?Si abbiamo affrontato squadre che stanno davanti a noi come Lazio Atalanta e Napoli, e anche che stanno più in basso come Cremonese, Lecce e Spezia. Tutto in cinque settimane, giocando senza due giocatori importanti come Beto e Udogie. La Serie A TIM è difficilissima, ci sono periodi nel calcio in cui si deve soffrire, ci è servito anche questo. Ora siamo pronti, abbiamo l`energia giusta per tornare a fare bene!Avevamo cominciato con il tuo bilancio per il 2022, quali sono invece buoni propositi, sogni e speranze per il 2023?Non so, non voglio pensare troppo al futuro. Penso solo al presente e sto lottando per rientrare il 4 gennaio contro l`Empoli. Posso determinare il presente e preparare il miglior futuro possibile, ma ora sono concentrato solo su quello che succede oggi!(Foto LaPresse)&nbsp;

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