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&lt;p&gt;Lo stadio Diego Armando Maradona sorge nel quartiere di Fuorigrotta a Napoli ed è il principale impianto polisportivo della città. Conosciuto soprattutto per il calcio, essendo la sede delle partite interne del Napoli, è dotato però al suo interno anche di palestre e di un campo da basket.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Inaugurato come stadio del Sole, la sua prima partita risale al 6 dicembre 1959, con la gara di campionato Napoli-Juventus: 2 a 1 per gli azzurri il risultato finale, con gol di Alessandro Vitali, Luís Vinício e del bianconero Sergio Cervato. All’esordio, l’impianto si presenta con una capienza di ben 90.000 spettatori, strutturato su due anelli, con spalti in travertino e la pista di atletica a sei corsie attorno al terreno di gioco.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Quattro anni dopo, nel 1963, lo stadio cambia nome e diventa San Paolo. Una scelta senza dubbio più legata al territorio, con l’intenzione di celebrare la tradizione secondo cui Paolo di Tarso avrebbe raggiunto l&#39;Italia attraccando proprio nella zona di Fuorigrotta.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Per il Campionato d&#39;Europa 1980, la struttura viene ammodernata, grazie al potenziamento dell&#39;impianto di illuminazione, all&#39;edificazione di un fabbricato a due piani dove si trova la tribuna numerata e all&#39;installazione di un tabellone luminoso dotato di orologio tra il settore Distinti e la Curva A.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Nel 1985, complice l&#39;aumento della domanda di biglietti dovuta all’acquisto di Maradona, si cerca di ottenere, senza però risultati, l&#39;autorizzazione amministrativa per realizzare un anello sopraelevato, allo scopo di portare la capienza dello stadio addirittura a 100.000 spettatori.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Tre anni più tardi, con l’avvicinamento dei mondiali di Italia ’90, il San Paolo subisce nuovi interventi di riqualificazione dei locali interni. Nonostante questo, nel giro di pochi anni iniziano a sorgere diversi problemi strutturali, con la Commissione di Vigilanza che revoca temporaneamente l&#39;agibilità prima nel 1995 e poi nel 2001, a seguito di un forte nubifragio.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;La squadra è così costretta a giocare gli incontri casalinghi prima allo stadio Simonetta Lamberti di Cava de&#39; Tirreni e poi al Santa Colomba di Benevento, tornando al San Paolo solamente nel gennaio 2002, dopo ingenti lavori di riqualificazione. In questo periodo, il terzo anello resta chiuso e la capienza ridotta a 60.240 posti.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Dopo diversi anni e numerosi interventi di restyling, sia del campo sia di alcuni settori, soprattutto per rispettare le norme richieste dalla UEFA per la partecipazione alle coppe europee, nel 2019 la città di Napoli viene scelta come luogo per l’organizzazione della XXX Universiade: per l’occasione vengono migliorati i posti a sedere (la maggiore distanza tra le sedute e la grandezza dei seggiolini riducono la capienza a 54.726), rifatta la pista di atletica, installati due maxischermi all&#39;altezza della tribuna laterale e dei Distinti, ammodernati gli spogliatoi, l’impianto audio e quello di illuminazione.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Il 26 novembre 2020, all&#39;indomani della scomparsa di Maradona, Luigi De Magistris (sindaco di Napoli) annuncia l’intenzione di intitolare l&#39;impianto all&#39;ex capitano azzurro. Dopo otto giorni, il 4 dicembre, la Giunta comunale delibera il cambio di denominazione e il 5 il prefetto della città autorizza il nome definitivo.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;L’impianto, nel corso della sua storia, non ospita solo il Napoli, ma anche alcune partite internazionali, come il Torneo olimpico di Roma 1960, il Campionato d&#39;Europa 1968, il Campionato d&#39;Europa 1980 e il Campionato del mondo 1990. Oltre al calcio, negli anni si tengono meeting e competizioni ufficiali di atletica leggera, l&#39;incontro di pugilato tra Nino Benvenuti e Fraser Scott nel 1969, la Champions Motor Race nel 2006, per non parlare dei numerosissimi concerti di artisti musicali come Rolling Stones, U2, Jovanotti, Pino Daniele, Claudio Baglioni, Vasco Rossi e Gigi D&#39;Alessio.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;Gli uomini di Spalletti in queste settimane si stanno preparando per l’inizio del campionato: l’esordio in casa è previsto nella seconda giornata, domenica 21 agosto alle 18.30, contro il Monza di Stroppa. La Serie A TIM riparte così anche a Napoli e tutti i tifosi partenopei fremono per tornare a colorare di nuovo d’azzurro il Diego Armando Maradona.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;(Foto LaPresse)&amp;nbsp;&lt;/p&gt;

La storia del grande impianto della città di Napoli 

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IL NAPOLI ALLUNGA

Il Napoli, galvanizzato dalla vittoria sull`Inter, fa visita al Lecce a caccia di punti salvezza.

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Lo stadio Diego Armando Maradona sorge nel quartiere di Fuorigrotta a Napoli ed è il principale impianto polisportivo della città. Conosciuto soprattutto per il calcio, essendo la sede delle partite interne del Napoli, è dotato però al suo interno anche di palestre e di un campo da basket.
Inaugurato come stadio del Sole, la sua prima partita risale al 6 dicembre 1959, con la gara di campionato Napoli-Juventus: 2 a 1 per gli azzurri il risultato finale, con gol di Alessandro Vitali, Luís Vinício e del bianconero Sergio Cervato. All’esordio, l’impianto si presenta con una capienza di ben 90.000 spettatori, strutturato su due anelli, con spalti in travertino e la pista di atletica a sei corsie attorno al terreno di gioco.
Quattro anni dopo, nel 1963, lo stadio cambia nome e diventa San Paolo. Una scelta senza dubbio più legata al territorio, con l’intenzione di celebrare la tradizione secondo cui Paolo di Tarso avrebbe raggiunto l'Italia attraccando proprio nella zona di Fuorigrotta.
Per il Campionato d'Europa 1980, la struttura viene ammodernata, grazie al potenziamento dell'impianto di illuminazione, all'edificazione di un fabbricato a due piani dove si trova la tribuna numerata e all'installazione di un tabellone luminoso dotato di orologio tra il settore Distinti e la Curva A.
Nel 1985, complice l'aumento della domanda di biglietti dovuta all’acquisto di Maradona, si cerca di ottenere, senza però risultati, l'autorizzazione amministrativa per realizzare un anello sopraelevato, allo scopo di portare la capienza dello stadio addirittura a 100.000 spettatori.
Tre anni più tardi, con l’avvicinamento dei mondiali di Italia ’90, il San Paolo subisce nuovi interventi di riqualificazione dei locali interni. Nonostante questo, nel giro di pochi anni iniziano a sorgere diversi problemi strutturali, con la Commissione di Vigilanza che revoca temporaneamente l'agibilità prima nel 1995 e poi nel 2001, a seguito di un forte nubifragio.
La squadra è così costretta a giocare gli incontri casalinghi prima allo stadio Simonetta Lamberti di Cava de' Tirreni e poi al Santa Colomba di Benevento, tornando al San Paolo solamente nel gennaio 2002, dopo ingenti lavori di riqualificazione. In questo periodo, il terzo anello resta chiuso e la capienza ridotta a 60.240 posti.
Dopo diversi anni e numerosi interventi di restyling, sia del campo sia di alcuni settori, soprattutto per rispettare le norme richieste dalla UEFA per la partecipazione alle coppe europee, nel 2019 la città di Napoli viene scelta come luogo per l’organizzazione della XXX Universiade: per l’occasione vengono migliorati i posti a sedere (la maggiore distanza tra le sedute e la grandezza dei seggiolini riducono la capienza a 54.726), rifatta la pista di atletica, installati due maxischermi all'altezza della tribuna laterale e dei Distinti, ammodernati gli spogliatoi, l’impianto audio e quello di illuminazione.
Il 26 novembre 2020, all'indomani della scomparsa di Maradona, Luigi De Magistris (sindaco di Napoli) annuncia l’intenzione di intitolare l'impianto all'ex capitano azzurro. Dopo otto giorni, il 4 dicembre, la Giunta comunale delibera il cambio di denominazione e il 5 il prefetto della città autorizza il nome definitivo.
L’impianto, nel corso della sua storia, non ospita solo il Napoli, ma anche alcune partite internazionali, come il Torneo olimpico di Roma 1960, il Campionato d'Europa 1968, il Campionato d'Europa 1980 e il Campionato del mondo 1990. Oltre al calcio, negli anni si tengono meeting e competizioni ufficiali di atletica leggera, l'incontro di pugilato tra Nino Benvenuti e Fraser Scott nel 1969, la Champions Motor Race nel 2006, per non parlare dei numerosissimi concerti di artisti musicali come Rolling Stones, U2, Jovanotti, Pino Daniele, Claudio Baglioni, Vasco Rossi e Gigi D'Alessio.
Gli uomini di Spalletti in queste settimane si stanno preparando per l’inizio del campionato: l’esordio in casa è previsto nella seconda giornata, domenica 21 agosto alle 18.30, contro il Monza di Stroppa. La Serie A TIM riparte così anche a Napoli e tutti i tifosi partenopei fremono per tornare a colorare di nuovo d’azzurro il Diego Armando Maradona.
(Foto LaPresse)&nbsp;

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