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LAUTARO VS OSIMHEN: DUELLO TRA BOMBER

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&lt;p&gt;Il capocannoniere della passata stagione sfida il re dei bomber della Serie A TIM in corso, in un incontro che, per come sta andando il campionato, segna il passaggio di consegne dal Napoli campione in carica all’Inter capolista.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Lautaro Martinez&lt;/strong&gt; guida incontrastato la classifica cannonieri con uno score di &lt;strong&gt;23 reti&lt;/strong&gt;, un bottino che rappresenta già il massimo storico dell’argentino nel nostro campionato, arrivato a 21 centri delle ultime due annate. Nella scorsa stagione, i goal di &lt;strong&gt;Osimhen&lt;/strong&gt; giunti alla 28a giornata erano &lt;strong&gt;21&lt;/strong&gt;, due in meno rispetto al Toro di oggi. A fine maggio, le &lt;strong&gt;26&lt;/strong&gt; reti del nigeriano lo hanno consacrato come &lt;strong&gt;capocannoniere&lt;/strong&gt; del torneo e come &lt;strong&gt;miglior marcatore africano&lt;/strong&gt; in una singola stagione di Serie A TIM, sopra alle 21 realizzazioni di Samuel Eto’o del 2010/11.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Lautaro Martinez, che veste la maglia dell’Inter dalla stagione 2018/19, ha collezionato 198 presenze in A con un registro di &lt;strong&gt;102 goal &lt;/strong&gt;e&lt;strong&gt; 31 assist&lt;/strong&gt;. Osimhen, che in Italia è arrivato due anni dopo, conta 100 gettoni con i colori del Napoli nel nostro campionato, conditi da &lt;strong&gt;61 goal e 16 assist&lt;/strong&gt;. Dati alla mano, entrambi i centravanti viaggiano a una &lt;strong&gt;media&lt;/strong&gt; superiore di un goal ogni due partite, con il nigeriano leggermente più prolifico del collega nerazzurro. Considerando anche gli assist, e quindi la propensione a contribuire in maniera completa alla fase realizzativa della propria squadra, Lautaro e Osimhen condividono una media molto simile di un assist ogni circa 6 partite.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;I numeri ci possono aiutare ulteriormente a capire come i due bomber prediligano trovare la via del goal. Lautaro Martinez ha realizzato &lt;strong&gt;60 reti&lt;/strong&gt; con il suo piede preferito (il &lt;strong&gt;destro&lt;/strong&gt;), &lt;strong&gt;24&lt;/strong&gt; con il &lt;strong&gt;mancino&lt;/strong&gt; e &lt;strong&gt;18&lt;/strong&gt; di &lt;strong&gt;testa&lt;/strong&gt;. Nel dettaglio, delle marcature non aeree, ne sono arrivate &lt;strong&gt;11 con conclusioni da fuori&lt;/strong&gt; area, &lt;strong&gt;11 su penalty&lt;/strong&gt; e le restanti &lt;strong&gt;62&lt;/strong&gt; da trasformazioni in area di rigore.&amp;nbsp;&lt;/p&gt;&lt;figure data-asset-id=&#34;e428c996-30f0-44cf-bd85-22d3c8df21fe&#34; data-image-id=&#34;e428c996-30f0-44cf-bd85-22d3c8df21fe&#34;&gt;&lt;img src=&#34;https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/3511137b-6262-4186-9457-6bce17fc8078/Sito_HERO_Lau_a.png&#34; data-asset-id=&#34;e428c996-30f0-44cf-bd85-22d3c8df21fe&#34; data-image-id=&#34;e428c996-30f0-44cf-bd85-22d3c8df21fe&#34; alt=&#34;&#34;&gt;&lt;/figure&gt;&lt;p&gt;Osimhen, invece, ha gonfiato la rete &lt;strong&gt;18 volte di testa&lt;/strong&gt;, 39 col piede destro e 3 col sinistro. In particolare, Victor ha siglato &lt;strong&gt;un solo goal da fuori area&lt;/strong&gt; – il primo della sua avventura partenopea in A – e ha trasformato 4 penalty (sui 7 calciati).&lt;/p&gt;&lt;figure data-asset-id=&#34;e9ddc56b-f04f-480a-a17d-2b0fb34d3a14&#34; data-image-id=&#34;e9ddc56b-f04f-480a-a17d-2b0fb34d3a14&#34;&gt;&lt;img src=&#34;https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/f5d754fe-c763-4432-988f-ed2409340f72/Sito_HERO_Osi_A.png&#34; data-asset-id=&#34;e9ddc56b-f04f-480a-a17d-2b0fb34d3a14&#34; data-image-id=&#34;e9ddc56b-f04f-480a-a17d-2b0fb34d3a14&#34; alt=&#34;&#34;&gt;&lt;/figure&gt;&lt;p&gt;&amp;nbsp;Il Toro nerazzurro dimostra di essere un attaccante eclettico, in grado di segnare con una grande varietà di soluzioni e modalità. Lautaro è capace di superare infatti il portiere avversario in tutti i modi, col destro e col sinistro, dall’interno dell’area di rigore e con conclusioni dalla distanza. Osimhem, a differenza, conferma di essere un vero e proprio rapace d’area di rigore, un interprete del ruolo “in the box”, forte nel colpo di testa (la cui media nella specialità è il doppio di quella dell’argentino) e nei goal da distanza ravvicinata.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Un dato che ci può indicare la tendenza del centravanti di farsi carico dei bisogni dei compagni e di decidere le partite con prepotenza è inoltre quello sulle &lt;strong&gt;marcature multiple&lt;/strong&gt;. Il Toro ne ha realizzate 17 in campionato: &lt;strong&gt;14 doppiette&lt;/strong&gt;, &lt;strong&gt;2&lt;/strong&gt; &lt;strong&gt;triplette&lt;/strong&gt; e un &lt;strong&gt;poker&lt;/strong&gt; – quest’ultimo realizzato alla Salernitana da subentrato, un’impresa con cui Lautaro è diventato il primo giocatore della storia della Serie A a mettere a segno 4 goal partendo dalla panchina. Il bomber azzurro, invece, ha messo a referto &lt;strong&gt;9 doppiette e 2 triplette, &lt;/strong&gt;dimostrando in media una maggiore attitudine verso la goleada.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Osimhen e Lautaro sono pertanto molto più simili - nei numeri - di quello che si potrebbe pensare. Entrambi hanno giocato ruoli cruciali nei trionfi delle rispettive squadre, grazie alla loro capacità innata di segnare e alle impressionanti medie realizzative. Le differenze maggiori sono senza dubbio collegabili alle caratteristiche fisiche dei due: Lautaro mostra maggiore abilità nel gestire il piede debole (il sinistro per entrambi) e nel tentare soluzioni dalla distanza, mentre Osimhen si distingue per i colpi di testa e per i movimenti precisi in area di rigore.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Il confronto tra questi straordinari goleador del nostro campionato è uno dei temi forti della &lt;a href=&#34;https://www.legaseriea.it/it/media/serie-a/la-capolista-ospita-i-campioni-in-carica-703mifi&#34; data-new-window=&#34;true&#34; target=&#34;_blank&#34; rel=&#34;noopener noreferrer&#34;&gt;sfida tra la capolista e i campioni in carica&lt;/a&gt;.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Segui le ultime su Inter-Napoli su Radio TV Serie A con RDS. Collegati dall`APP della Serie A TIM o dal nostro sito, clicca&amp;nbsp;&lt;a href=&#34;https://www.legaseriea.it/it/radiotv&#34;&gt;qui&lt;/a&gt;.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;(Foto LaPresse)&lt;/p&gt;

Il match di San Siro mette di fronte i due cannonieri simbolo di Inter e Napoli: Lautaro e Osimhen. Passiamo ai raggi X il loro percorso in Serie A TIM per apprezzarne affinità e divergenze

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Il capocannoniere della passata stagione sfida il re dei bomber della Serie A TIM in corso, in un incontro che, per come sta andando il campionato, segna il passaggio di consegne dal Napoli campione in carica all’Inter capolista.Lautaro Martinez guida incontrastato la classifica cannonieri con uno score di 23 reti, un bottino che rappresenta già il massimo storico dell’argentino nel nostro campionato, arrivato a 21 centri delle ultime due annate. Nella scorsa stagione, i goal di Osimhen giunti alla 28a giornata erano 21, due in meno rispetto al Toro di oggi. A fine maggio, le 26 reti del nigeriano lo hanno consacrato come capocannoniere del torneo e come miglior marcatore africano in una singola stagione di Serie A TIM, sopra alle 21 realizzazioni di Samuel Eto’o del 2010/11.Lautaro Martinez, che veste la maglia dell’Inter dalla stagione 2018/19, ha collezionato 198 presenze in A con un registro di 102 goal e 31 assist. Osimhen, che in Italia è arrivato due anni dopo, conta 100 gettoni con i colori del Napoli nel nostro campionato, conditi da 61 goal e 16 assist. Dati alla mano, entrambi i centravanti viaggiano a una media superiore di un goal ogni due partite, con il nigeriano leggermente più prolifico del collega nerazzurro. Considerando anche gli assist, e quindi la propensione a contribuire in maniera completa alla fase realizzativa della propria squadra, Lautaro e Osimhen condividono una media molto simile di un assist ogni circa 6 partite.I numeri ci possono aiutare ulteriormente a capire come i due bomber prediligano trovare la via del goal. Lautaro Martinez ha realizzato 60 reti con il suo piede preferito (il destro), 24 con il mancino e 18 di testa. Nel dettaglio, delle marcature non aeree, ne sono arrivate 11 con conclusioni da fuori area, 11 su penalty e le restanti 62 da trasformazioni in area di rigore.&nbsp;<figure data-asset-id="e428c996-30f0-44cf-bd85-22d3c8df21fe" data-image-id="e428c996-30f0-44cf-bd85-22d3c8df21fe"><img src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/3511137b-6262-4186-9457-6bce17fc8078/Sito_HERO_Lau_a.png" data-asset-id="e428c996-30f0-44cf-bd85-22d3c8df21fe" data-image-id="e428c996-30f0-44cf-bd85-22d3c8df21fe" alt=""></figure>Osimhen, invece, ha gonfiato la rete 18 volte di testa, 39 col piede destro e 3 col sinistro. In particolare, Victor ha siglato un solo goal da fuori area – il primo della sua avventura partenopea in A – e ha trasformato 4 penalty (sui 7 calciati).<figure data-asset-id="e9ddc56b-f04f-480a-a17d-2b0fb34d3a14" data-image-id="e9ddc56b-f04f-480a-a17d-2b0fb34d3a14"><img src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/f5d754fe-c763-4432-988f-ed2409340f72/Sito_HERO_Osi_A.png" data-asset-id="e9ddc56b-f04f-480a-a17d-2b0fb34d3a14" data-image-id="e9ddc56b-f04f-480a-a17d-2b0fb34d3a14" alt=""></figure>&nbsp;Il Toro nerazzurro dimostra di essere un attaccante eclettico, in grado di segnare con una grande varietà di soluzioni e modalità. Lautaro è capace di superare infatti il portiere avversario in tutti i modi, col destro e col sinistro, dall’interno dell’area di rigore e con conclusioni dalla distanza. Osimhem, a differenza, conferma di essere un vero e proprio rapace d’area di rigore, un interprete del ruolo “in the box”, forte nel colpo di testa (la cui media nella specialità è il doppio di quella dell’argentino) e nei goal da distanza ravvicinata.Un dato che ci può indicare la tendenza del centravanti di farsi carico dei bisogni dei compagni e di decidere le partite con prepotenza è inoltre quello sulle marcature multiple. Il Toro ne ha realizzate 17 in campionato: 14 doppiette, 2 triplette e un poker – quest’ultimo realizzato alla Salernitana da subentrato, un’impresa con cui Lautaro è diventato il primo giocatore della storia della Serie A a mettere a segno 4 goal partendo dalla panchina. Il bomber azzurro, invece, ha messo a referto 9 doppiette e 2 triplette, dimostrando in media una maggiore attitudine verso la goleada.Osimhen e Lautaro sono pertanto molto più simili - nei numeri - di quello che si potrebbe pensare. Entrambi hanno giocato ruoli cruciali nei trionfi delle rispettive squadre, grazie alla loro capacità innata di segnare e alle impressionanti medie realizzative. Le differenze maggiori sono senza dubbio collegabili alle caratteristiche fisiche dei due: Lautaro mostra maggiore abilità nel gestire il piede debole (il sinistro per entrambi) e nel tentare soluzioni dalla distanza, mentre Osimhen si distingue per i colpi di testa e per i movimenti precisi in area di rigore.Il confronto tra questi straordinari goleador del nostro campionato è uno dei temi forti della <a href="https://www.legaseriea.it/it/media/serie-a/la-capolista-ospita-i-campioni-in-carica-703mifi" data-new-window="true" target="_blank" rel="noopener noreferrer">sfida tra la capolista e i campioni in carica</a>.Segui le ultime su Inter-Napoli su Radio TV Serie A con RDS. Collegati dall`APP della Serie A TIM o dal nostro sito, clicca&nbsp;<a href="https://www.legaseriea.it/it/radiotv">qui</a>.(Foto LaPresse)

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