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LE PERLE DEL DERBY: I GOL PIÙ BELLI IN CASA DELLA LAZIO

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Da fine anni 90’ ai giorni nostri: lo Stadio Olimpico è stato l’anfiteatro di gol indimenticabili nei Derby della Capitale. Ecco i capolavori più iconici firmati in casa biancoceleste nella storia della Serie A

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Il Derby della Capitale <a href="https://www.legaseriea.it/it/media/serie-a/lazio-roma-quella-volta-che-73fa6n3">è molto più di una semplice partita per la realtà di Roma</a>: è un rito collettivo che infiamma e ipnotizza la città non solo alla vigilia e durante la gara, e che i protagonisti vivono con passione, orgoglio e spirito gladiatorio. Ma accanto alla tensione e all’immancabile agonismo, Lazio-Roma ha spesso offerto momenti di autentica bellezza calcistica, impreziositi da giocate spettacolari, gol memorabili e gesti tecnici entrati nell’immaginario collettivo.La lotta per la supremazia cittadina tra giallorossi e biancocelesti è eterna, come la “Urbe” per eccellenza e così segnare in un Derby non significa soltanto decidere una partita, ma scolpire il proprio nome in una tradizione imperitura. E quando il gesto tecnico è degno delle più grandi opere d’arte, allora la cornice capitolina trasforma il gol in una icona, in un simbolo identitario patrimonio di una tifoseria intera.I gol e le magie di Mancini e Totti nei Derby, su tutti veri e propri totem per le due piazze, immagini magnifiche da raffigurare, dipingere e commemorare per celebrare l’identità di aquilotti o lupacchiotti.GLI ANNI D’ORO DELLA CAPITALEA cavallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio dei 2000, Roma vive uno dei periodi calcistici più esaltanti della sua storia. Entrambe le squadre sono protagoniste ai vertici della Serie A, capaci di attrarre nella capitale i migliori giocatori al mondo. Per la prima volta nella storia del campionato, tra il 2000 e il 2001, arrivano due Scudetti consecutivi: prima la Lazio di Eriksson, poi la Roma di Capello.Tra i simboli di quella fase d’oro, il Derby del 28 novembre 1998, che si conclude con uno spettacolare 3-3. Le firme sono tutte d’autore - Delvecchio, Di Francesco e Totti per la Roma vs Mancini (doppietta) e Salas per la Lazio – ma ad illuminare la serata con un gol destinato a diventare una figurina è Roberto Mancini. Il “Mancio” si avventa su una punizione tesa di Siniša Mihajlović e con una pura invenzione d’avanguardia devia la sfera col tacco esterno, quel che basta per infilarla dolcemente nell’angolino basso.Nella stagione dello Scudetto biancoceleste, la Lazio si affida anche ai piedi raffinati di Juan Sebastián Verón, la “Brujita”. Il centrocampista argentino mette la sua firma su uno dei Derby più combattuti, grazie a una punizione leggendaria, un’esecuzione perfetta dalla lunga distanza che non lascia scampo a Lupatelli. È il gol che completa una rimonta furiosa sulla Roma (2-1) e proietta la Lazio all’inseguimento della Juventus capolista, fino al trionfo finale.Un Derby rimasto negli annali è poi quello del 10 marzo 2002, un incontro che ancora oggi è fonte di soddisfazione massima per la memoria dei tifosi romanisti. I giallorossi di Capello, campioni in carica e in piena lotta con Inter e Juventus per il titolo, infliggono alla Lazio una delle sconfitte più pesanti della sua storia recente, trascinati da un inedito e assolutamente mai replicato poker di Vincenzo Montella. L’”Aereoplanino” suggella l’impresa con <a href="https://youtu.be/6fhvJRbivcg?t=60" data-new-window="true" target="_blank" rel="noopener noreferrer">una meravigliosa conclusione mancina da fuori area</a>, che scheggia la traversa e s’infila in rete.<a href="https://youtu.be/6fhvJRbivcg?t=60"><img xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" src="https://img.legaseriea.it/vimages/67f8cc9b/montella.jpg" alt="montella.jpg" style="display: block; margin-right: auto; margin-left: auto; margin-bottom: 16px; max-width: 100%; width: auto; pointer-events: none;"></a><figure data-asset-id="945cfe02-e096-4c31-9cf5-4b16f9097414" data-image-id="945cfe02-e096-4c31-9cf5-4b16f9097414">Nulla in quel momento potrebbe aumentare il livello di entusiasmo ed esaltazione del popolo romanista, giusto? Invece no, perché l’ottavo re di Roma, Francesco Totti, trova l’ispirazione per scolpire quel pomeriggio nella leggenda giallorossa: il “Capitano” sorprende Peruzzi fuori dai pali e con <a href="https://youtu.be/6fhvJRbivcg?t=121" data-new-window="true" target="_blank" rel="noopener noreferrer">un delizioso cucchiaio da fuori</a> firma la manita. L’esultanza è altrettanto iconica: maglia sollevata e messaggio d’amore – “6 unica” – destinato a diventare uno slogan immortale per il tifo giallorosso.</figure><a href="https://youtu.be/6fhvJRbivcg?t=121"></a><figure xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" data-asset-id="945cfe02-e096-4c31-9cf5-4b16f9097414" data-image-id="945cfe02-e096-4c31-9cf5-4b16f9097414"></figure><figure xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" data-asset-id="b573a9e2-cb28-43fe-9bb3-421e6f253ae7" data-image-id="b573a9e2-cb28-43fe-9bb3-421e6f253ae7"><a href="https://youtu.be/6fhvJRbivcg?t=121"><img src="https://img.legaseriea.it/vimages/67f8cc9d/totti.jpg" alt="totti.jpg" style="display: block; margin-right: auto; margin-left: auto; margin-bottom: 16px; max-width: 100%; width: auto; pointer-events: none;"></a></figure><figure xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" data-asset-id="b573a9e2-cb28-43fe-9bb3-421e6f253ae7" data-image-id="b573a9e2-cb28-43fe-9bb3-421e6f253ae7"></figure><figure data-asset-id="b573a9e2-cb28-43fe-9bb3-421e6f253ae7" data-image-id="b573a9e2-cb28-43fe-9bb3-421e6f253ae7">DI CANIO E LEDESMA: L’ANIMA DELLA LAZIO</figure>Ma anche i giorni di gloria, nella Capitale, non sono eterni. In particolare, con la fine dell’era Cragnotti, la Lazio entra in una fase di ridimensionamento. A tenere in piedi l’identità e l’orgoglio biancoceleste saranno allora le vecchie bandiere e i nuovi simboli pronti a raccoglierne l’eredità.Uno di questi totem è Paolo Di Canio, che di rientro in Italia dalla sua esperienza inglese decide di accettare la proposta del neo presidente Lotito e di tornare a vestire la casacca della sua squadra del cuore. Nel Derby della 17a giornata 2004/05, l’ex West Ham riceve un lancio illuminante di Liverani a scavalcare la difesa romanista, anticipa sul tempo gli avversari diretti e con una <a href="https://youtu.be/6fhvJRbivcg" data-new-window="true" target="_blank" rel="noopener noreferrer">splendida sforbiciato al volo</a> trafigge Pelizzoli. Un’esplosione di gioia e di identità tutta biancoceleste: Di Canio torna a segnare in un Derby dopo oltre 15 anni e lo fa con uno dei gesti tecnici più spettacolari mai visti nella stracittadina.<a href="https://youtu.be/6fhvJRbivcg"></a><a href="https://youtu.be/6fhvJRbivcg"><img src="https://img.legaseriea.it/vimages/67f8cc97/dicanio.jpg" alt="dicanio.jpg" style="display: block; margin-right: auto; margin-left: auto; margin-bottom: 16px; max-width: 100%; width: auto; pointer-events: none;"></a><figure xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" data-asset-id="77e28faa-e24b-4aa3-b4fd-c6f3f39a6637" data-image-id="77e28faa-e24b-4aa3-b4fd-c6f3f39a6637"></figure><figure data-asset-id="77e28faa-e24b-4aa3-b4fd-c6f3f39a6637" data-image-id="77e28faa-e24b-4aa3-b4fd-c6f3f39a6637">Arrivato alla Lazio con le stigmate del leader, Cristian Ledesma decide di lasciare il proprio segno indelebile nella città di Roma al primo Derby della sua carriera: il playmaker argentino, nella stracittadina del 10 dicembre 2006, porta avanti gli uomini di Delio Rossi con un’inconcepibile bordata da fermo, <a href="https://youtu.be/6fhvJRbivcg?t=87" data-new-window="true" target="_blank" rel="noopener noreferrer">un missile di esterno mancino che finisce sotto il sette</a> e lascia esterrefatto un immobile Doni. Per Ledesma è il primo gol con il nuovo club e l’inizio di un percorso che lo porterà a diventarne il capitano; per i tifosi della Lazio è l’immagine viva di una delle vittorie più belle e insperate (3-0 al triplice fischio).</figure><figure data-asset-id="77e28faa-e24b-4aa3-b4fd-c6f3f39a6637" data-image-id="77e28faa-e24b-4aa3-b4fd-c6f3f39a6637"></figure><a href="https://youtu.be/6fhvJRbivcg?t=87"></a><figure xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" data-asset-id="77e28faa-e24b-4aa3-b4fd-c6f3f39a6637" data-image-id="77e28faa-e24b-4aa3-b4fd-c6f3f39a6637"><a href="https://youtu.be/6fhvJRbivcg?t=87"><img src="https://img.legaseriea.it/vimages/67f8cc99/ledesma.jpg" alt="ledesma.jpg" style="display: block; margin-right: auto; margin-left: auto; margin-bottom: 16px; max-width: 100%; width: auto; pointer-events: none;"></a></figure><figure xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" data-asset-id="5c10fa19-cae9-4890-8852-e85bc1caeb63" data-image-id="5c10fa19-cae9-4890-8852-e85bc1caeb63"></figure><figure data-asset-id="5c10fa19-cae9-4890-8852-e85bc1caeb63" data-image-id="5c10fa19-cae9-4890-8852-e85bc1caeb63">BOMBE DA FUORI E PUNIZIONI MAGISTRALI</figure>Pochi giocatori hanno acceso l’entusiasmo e la fantasia dei tifosi biancocelesti come Maurito Zárate, l’attaccante argentino arrivato in Italia via Al-Sadd, autore di una stagione d’esordio da favola con una super partenza da 7 gol nelle prime cinque partite di campionato. Talento purissimo dotato di un dribbling fulminante, Zárate non riuscirà mai a imporsi con continuità in Serie A, ma i suoi lampi di classe cristallina conquisteranno per sempre i cuori dei tifosi laziali. Così in quella prima stagione capitolina – annata 2008/09-, Maurito firma alla sua maniera la sua unica rete nel Derby: parte largo, si accentra con una delle sue classiche serpentine e lascia partire un destro a giro d’antologia su cui Doni non può nulla.<figure data-asset-id="3054ab1f-4917-46cb-9cfc-2a4f8f7317c5" data-image-id="3054ab1f-4917-46cb-9cfc-2a4f8f7317c5"><img src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/3379adb2-ccd6-4f92-9af2-abd41285694d/Sito_HERO_zarate.jpg" data-asset-id="3054ab1f-4917-46cb-9cfc-2a4f8f7317c5" data-image-id="3054ab1f-4917-46cb-9cfc-2a4f8f7317c5" alt=""></figure>Il Derby di ritorno della stagione 2009/10 si gioca in un clima surreale: a 5 giornate dal termine, la Roma di Ranieri è in testa alla classifica con un punto di vantaggio sull’Inter, mentre la Lazio naviga in acque pericolose, in piena bagarre salvezza. Il man of the match è Mirko Vučinić: il centravanti montenegrino prima annulla il vantaggio biancazzurro firmato da Rocchi, poi nella ripresa fa esplodere la Sud con una terrificante botta da calcio piazzato, <a href="https://youtu.be/bBWX5cYrhGc?t=330" data-new-window="true" target="_blank" rel="noopener noreferrer">un bolide terra-aria che gela Muslera</a> e zittisce l’intero stadio. Era da anni che la Roma non segnava un gol così bello in casa dei cugini, ma al termine della stagione l’incubo dei tifosi biancocelesti non si concretizza: la Lazio si salva. La Roma, per un soffio, invece non riesce a conservare la vetta fino alla fine.<a href="https://youtu.be/bBWX5cYrhGc?t=330"></a><a href="https://youtu.be/bBWX5cYrhGc?t=330"><img src="https://img.legaseriea.it/vimages/67f8cc9d/vucinic.jpg" alt="vucinic.jpg" style="display: block; margin-right: auto; margin-left: auto; margin-bottom: 16px; max-width: 100%; width: auto; pointer-events: none;"></a><figure xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" data-asset-id="4606735a-88fe-4ba1-bd89-48d9341ca396" data-image-id="4606735a-88fe-4ba1-bd89-48d9341ca396"></figure><figure data-asset-id="4606735a-88fe-4ba1-bd89-48d9341ca396" data-image-id="4606735a-88fe-4ba1-bd89-48d9341ca396">Non poteva mancare all’appello uno specialista dei calci da fermo come Miralem Pjanić, il centrocampista bosniaco che nel Derby del 11 novembre 2012 lasciò completamente di stucco il pubblico dell’Olimpico di fede biancazzurra. I padroni di casa sono avanti 3-1 a pochi minuti dalla fine, quando al minuto 86 Pjanić s’incarica di battere una punizione apparentemente innocua, da posizione siderale (a quasi 40 metri dalla porta difesa da Marchetti). Tutti si aspettano un traversone in area di rigore, ma l’asso giallorosso estrae la bacchetta magica e con un <a href="https://youtu.be/4jJg0qB4RH4?t=180" data-new-window="true" target="_blank" rel="noopener noreferrer">esterno destro incantato recapita il pallone direttamente nella rete laziale</a>. Non basta ad agguantare il pareggio, ma il video del gol fa il giro del mondo e certifica il talento di Pjanić, destinato a diventare uno dei maestri del calcio piazzato. In Serie A, chiuderà con 17 perle su punizione, 11 delle quali con la Roma.</figure><figure data-asset-id="4606735a-88fe-4ba1-bd89-48d9341ca396" data-image-id="4606735a-88fe-4ba1-bd89-48d9341ca396"></figure><a href="https://youtu.be/4jJg0qB4RH4?t=180"></a><figure xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" data-asset-id="4606735a-88fe-4ba1-bd89-48d9341ca396" data-image-id="4606735a-88fe-4ba1-bd89-48d9341ca396"><a href="https://youtu.be/4jJg0qB4RH4?t=180"><img src="https://img.legaseriea.it/vimages/67f8cc9b/Pjanic.jpg" alt="Pjanic.jpg" style="display: block; margin-right: auto; margin-left: auto; margin-bottom: 16px; max-width: 100%; width: auto; pointer-events: none;"></a></figure><figure xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" data-asset-id="ebe27671-5ea6-4893-a0e4-c6c766821d03" data-image-id="ebe27671-5ea6-4893-a0e4-c6c766821d03"></figure><figure data-asset-id="ebe27671-5ea6-4893-a0e4-c6c766821d03" data-image-id="ebe27671-5ea6-4893-a0e4-c6c766821d03">KLOSE, FLORENZI, ZACCAGNI: TRA STORIA RECENTE E PRESENTE</figure>In mezzo, il Derby di Miroslav Klose, il letale bomber tedesco che nel 2011 riporta la Lazio a vincere una stracittadina dopo ben due anni e mezzo. Osvaldo dopo 5’ manda sotto i padroni di casa, che nella ripresa rispondono con un rigore di Hernanes. La gara è destinata a terminare in pareggio, ma al 93’ Matuzalém alza in cielo un campanile morbido, Klose piomba da vero rapace sulla sfera e la addomestica. Il resto è storia: <a href="https://youtu.be/wZpCEfxuDjk?t=192" data-new-window="true" target="_blank" rel="noopener noreferrer">rasoterra chirurgico che brucia Stekelenburg</a> e fa esplodere la Nord<a href="https://youtu.be/wZpCEfxuDjk?t=192"></a><a href="https://youtu.be/wZpCEfxuDjk?t=192"><img src="https://img.legaseriea.it/vimages/67f8cc99/Klose.jpg" alt="Klose.jpg" style="display: block; margin-right: auto; margin-left: auto; margin-bottom: 16px; max-width: 100%; width: auto; pointer-events: none;"></a><figure xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" data-asset-id="65417f8a-c7a9-488e-a68e-85567f5ae0b2" data-image-id="65417f8a-c7a9-488e-a68e-85567f5ae0b2"></figure><figure data-asset-id="65417f8a-c7a9-488e-a68e-85567f5ae0b2" data-image-id="65417f8a-c7a9-488e-a68e-85567f5ae0b2">Tra i gol più memorabili degli ultimi 10 anni di Derby giocati in casa della Lazio, impossibile non ripensare a quello di Alessandro Florenzi nel 2016. Con la Roma in comodo controllo sul match, il prodotto del vivaio locale mette la ciliegina sulla torta giallorossa con <a href="https://www.youtube.com/watch?v=42sDxb9SK7g" data-new-window="true" target="_blank" rel="noopener noreferrer">una volée magistrale da fuori area</a>: tecnica, potenza e senso del tempo, tutto in un’unica soluzione. È il gol del definitivo 4-1 e l’apice della sua storia d’amore con il club giallorosso.</figure><a href="https://www.youtube.com/watch?v=42sDxb9SK7g"></a><figure xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" data-asset-id="65417f8a-c7a9-488e-a68e-85567f5ae0b2" data-image-id="65417f8a-c7a9-488e-a68e-85567f5ae0b2"></figure><figure xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" data-asset-id="65417f8a-c7a9-488e-a68e-85567f5ae0b2" data-image-id="65417f8a-c7a9-488e-a68e-85567f5ae0b2"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=42sDxb9SK7g"><img src="https://img.legaseriea.it/vimages/67f8cc97/Florenzi.jpg" alt="Florenzi.jpg" style="display: block; margin-right: auto; margin-left: auto; margin-bottom: 16px; max-width: 100%; width: auto; pointer-events: none;"></a></figure><figure xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" data-asset-id="2bf07bb3-67af-45e2-8389-1b9d3eb13f3a" data-image-id="2bf07bb3-67af-45e2-8389-1b9d3eb13f3a"></figure><figure data-asset-id="2bf07bb3-67af-45e2-8389-1b9d3eb13f3a" data-image-id="2bf07bb3-67af-45e2-8389-1b9d3eb13f3a">Con un balzo avanti arriviamo ai giorni nostri, in particolare al Derby del 2023, deciso una <a href="https://www.youtube.com/watch?v=Ec83S2k8YS0">giocata di Mattia Zaccagni</a>: l’esterno offensivo della Lazio riceve defilato, si sistema la palla con l’esterno e poi colpisce con il piattone preciso sul secondo palo. È il gol decisivo, l’ultimo della stracittadina segnato davanti al pubblico laziale.</figure><a href="https://www.youtube.com/watch?v=Ec83S2k8YS0"></a><figure xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" data-asset-id="2bf07bb3-67af-45e2-8389-1b9d3eb13f3a" data-image-id="2bf07bb3-67af-45e2-8389-1b9d3eb13f3a"></figure><figure xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" data-asset-id="2bf07bb3-67af-45e2-8389-1b9d3eb13f3a" data-image-id="2bf07bb3-67af-45e2-8389-1b9d3eb13f3a"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=Ec83S2k8YS0"><img src="https://img.legaseriea.it/vimages/67f8cc9e/zaccagni.jpg" alt="zaccagni.jpg" style="display: block; margin-right: auto; margin-left: auto; margin-bottom: 16px; max-width: 100%; width: auto; pointer-events: none;"></a></figure><figure data-asset-id="1e277048-7f53-4cf9-ac23-07da2c55b82a" data-image-id="1e277048-7f53-4cf9-ac23-07da2c55b82a">Ogni Derby aggiunge un tassello a un racconto senza fine, capace di intrecciare le passioni e i destini delle due anime della Capitale.</figure>Chi sarà il prossimo a firmare un gol capolavoro e a iscrivere il proprio nome nella leggenda del Derby? Intanto <a href="https://www.legaseriea.it/it/media/serie-a/derby-di-roma-l-analisi-tattica-di-brocchi-73feibl">scopriamo di più con Brocchi</a>: con la sua analisi tattica ci dà qualche dritta su come potrebbe svilupparsi il match.(Foto LaPresse)

LE PERLE DEL DERBY: I GOL PIÙ BELLI IN CASA DELLA LAZIO | News

LE PERLE DEL DERBY: I GOL PIÙ BELLI IN CASA DELLA LAZIO

Da fine anni 90’ ai giorni nostri: lo Stadio Olimpico è stato l’anfiteatro di gol indimenticabili nei Derby della Capitale. Ecco i capolavori più iconici firmati in casa biancoceleste nella storia della Serie A

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