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Maurizio Ganz: `Felice di tornare a Parma`

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&lt;p&gt;Ganz è uno dei campioni convocati partita di Operazione Nostalgia atto conclusivo del Festival della Sere A in programma 6, 7 e 8 giugno a Parma. Una tre giorni che riunirà il meglio della Serie A del presente e del passato con tante iniziative imperdibili per tifosi e appassionati.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Maurizio, sei convocato per il Festival della Serie A, scenderai in campo nella partita del raduno di Operazione Nostalgia!&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Sono molto contento di tornare a Parma per il Festival della Serie A perché lì ho giocato probabilmente nell`anno più importante della storia del club, nel 1989/90 quando siamo riusciti a conquistare la promozione dalla Serie B alla Serie A, e da lì è iniziato il Parma che ha fatto la differenza. Per me tornare in quella città è sempre particolare. Il Parma è una società sana, con principi e valori e questo è importante. Quell`anno è stato storico e pieno di emozioni: è stata la mia prima promozione, poi ne ho conquistate altre quattro e ho giocato sette anni in B.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;E invece come era affrontare il Parma da avversario?&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Ricordo dei gol importanti contro il Parma, per esempio quello con il Milan nella stagione 1998/99. Non a Parma, ma a San Siro. Quel gol è valso poi lo scudetto del Milan. Quella maglia è sempre stata una maglia importante e lo è tuttora. Poi ricordo anche belle partita contro il Parma Women quando allenavo le ragazze del Milan.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Che esperienza è stata?&lt;/p&gt;&lt;p&gt;E’ stato un bel percorso. Abbiamo conquistato due secondi posti, due terzi posti, la qualificazione in Champions. Mi è rimasta lì la finale di Coppa Italia persa ai rigori contro la Roma e anche la Supercoppa persa con la Juve. Non abbiamo mai avuto, purtroppo, la possibilità di poter essere più forti della Juventus prima e più forti della Roma successivamente nei due campionati. Però sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto con queste giocatrici.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;L`obiettivo è di tornare ad allenare?&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Ho allenato squadre maschili per 13/14 anni. Ho fatto tutte le categorie, dai giovanissimi agli allievi. Ho allenato alla Berretti, primavera del Varese quando era in Serie B. Ho fatto quattro anni stupendi in Svizzera in Serie D, sono stato alla Bustese anche se quell`anno non è andato molto bene. Però credo che i progetti siano importanti e basilari, almeno per me. Avrò delle possibilità sicuramente, ci sono tuttora sia nel maschile che nel femminile, magari in categorie minori che valuterò perché dopo un anno ho voglia di tornare. Anche perché poi quando smetti così, con un esonero, non è mai buono. Dopo 21 anni da professionista e 16 anni da allenatore, un anno ci stava anche per la mia famiglia. C’è un aneddoto divertente che riguarda quel momento: quando sono entrato in casa dicendo a mia moglie che mi avevano esonerato io ero arrabbiatissimo, mentre lei era felice come una Pasqua, quindi credo che sia stato anche bello e giusto così.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Che calciatore eri?&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Io ho sempre pensato di avere dentro di me la cosa di non mollare mai, che vuol dire essere concentrati dal primo minuto fino alla fine del recupero. Anche in allenamento non perdevo mai il momento per poter essere decisivo, e credo che uno ce lo debba avere dentro. Per me è molto semplice dire chi è stato il giocatore più decisivo della storia perché ho giocato con il giocatore più forte al mondo che è Ronaldo.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Questo campionato invece chi lo vince?&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Credo che questo campionato si riduca a Napoli e Inter e sarà una bella sfida fino alla fine. Sono due squadre che non mollano, che hanno fatto vedere qualcosa in più delle altre. L’Inter sta facendo per il momento un`annata strepitosa, grazie anche al suo allenatore, ma spero che il Milan possa batterli e arrivare in finale. Credo inoltre, che se il Napoli è lì a ridosso per vincere il campionato è merito di Antonio Conte. Io l’ho sempre avuto da avversario, ma riesce a farti tirare fuori tutto quello che hai.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Il Milan vincendo la Coppa Italia Frecciarossa potrebbe salvare la stagione?&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Non so, vincere i trofei è sempre importante e uno di questi passerebbe dal derby quindi credo che anche questo farebbe la differenza come lo è stato vincere la Supercoppa battendo l`Inter. Il tifoso milanista è un tifoso che vede il campionato e soprattutto la Champions negli obiettivi stagionali.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;E invece l`Atalanta?&lt;/p&gt;&lt;p&gt;L`Atalanta è crollata in queste ultime settimane. Io pensavo che potesse lottare fino alla fine però nulla toglie al percorso che ha fatto. Quando giocavo io, era un`Atalanta provinciale sotto l`aspetto del gioco mentre credo che adesso sia un`Atalanta delle grandi quindi credo che stia meritando tutto quello che sta succedendo. Per quanto riguarda la Champions sarà una bella lotta fino alla fine.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Grazie Maurizio! Ci vediamo al Festival della Serie A!&lt;/p&gt;

L`ex calciatore sarà uno dei protagonisti della partita di Operazione Nostalgia al Festival della Sere A 

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Ganz è uno dei campioni convocati partita di Operazione Nostalgia atto conclusivo del Festival della Sere A in programma 6, 7 e 8 giugno a Parma. Una tre giorni che riunirà il meglio della Serie A del presente e del passato con tante iniziative imperdibili per tifosi e appassionati. Maurizio, sei convocato per il Festival della Serie A, scenderai in campo nella partita del raduno di Operazione Nostalgia!Sono molto contento di tornare a Parma per il Festival della Serie A perché lì ho giocato probabilmente nell`anno più importante della storia del club, nel 1989/90 quando siamo riusciti a conquistare la promozione dalla Serie B alla Serie A, e da lì è iniziato il Parma che ha fatto la differenza. Per me tornare in quella città è sempre particolare. Il Parma è una società sana, con principi e valori e questo è importante. Quell`anno è stato storico e pieno di emozioni: è stata la mia prima promozione, poi ne ho conquistate altre quattro e ho giocato sette anni in B. E invece come era affrontare il Parma da avversario?Ricordo dei gol importanti contro il Parma, per esempio quello con il Milan nella stagione 1998/99. Non a Parma, ma a San Siro. Quel gol è valso poi lo scudetto del Milan. Quella maglia è sempre stata una maglia importante e lo è tuttora. Poi ricordo anche belle partita contro il Parma Women quando allenavo le ragazze del Milan. Che esperienza è stata?E’ stato un bel percorso. Abbiamo conquistato due secondi posti, due terzi posti, la qualificazione in Champions. Mi è rimasta lì la finale di Coppa Italia persa ai rigori contro la Roma e anche la Supercoppa persa con la Juve. Non abbiamo mai avuto, purtroppo, la possibilità di poter essere più forti della Juventus prima e più forti della Roma successivamente nei due campionati. Però sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto con queste giocatrici. L`obiettivo è di tornare ad allenare?Ho allenato squadre maschili per 13/14 anni. Ho fatto tutte le categorie, dai giovanissimi agli allievi. Ho allenato alla Berretti, primavera del Varese quando era in Serie B. Ho fatto quattro anni stupendi in Svizzera in Serie D, sono stato alla Bustese anche se quell`anno non è andato molto bene. Però credo che i progetti siano importanti e basilari, almeno per me. Avrò delle possibilità sicuramente, ci sono tuttora sia nel maschile che nel femminile, magari in categorie minori che valuterò perché dopo un anno ho voglia di tornare. Anche perché poi quando smetti così, con un esonero, non è mai buono. Dopo 21 anni da professionista e 16 anni da allenatore, un anno ci stava anche per la mia famiglia. C’è un aneddoto divertente che riguarda quel momento: quando sono entrato in casa dicendo a mia moglie che mi avevano esonerato io ero arrabbiatissimo, mentre lei era felice come una Pasqua, quindi credo che sia stato anche bello e giusto così. Che calciatore eri?Io ho sempre pensato di avere dentro di me la cosa di non mollare mai, che vuol dire essere concentrati dal primo minuto fino alla fine del recupero. Anche in allenamento non perdevo mai il momento per poter essere decisivo, e credo che uno ce lo debba avere dentro. Per me è molto semplice dire chi è stato il giocatore più decisivo della storia perché ho giocato con il giocatore più forte al mondo che è Ronaldo. Questo campionato invece chi lo vince?Credo che questo campionato si riduca a Napoli e Inter e sarà una bella sfida fino alla fine. Sono due squadre che non mollano, che hanno fatto vedere qualcosa in più delle altre. L’Inter sta facendo per il momento un`annata strepitosa, grazie anche al suo allenatore, ma spero che il Milan possa batterli e arrivare in finale. Credo inoltre, che se il Napoli è lì a ridosso per vincere il campionato è merito di Antonio Conte. Io l’ho sempre avuto da avversario, ma riesce a farti tirare fuori tutto quello che hai. Il Milan vincendo la Coppa Italia Frecciarossa potrebbe salvare la stagione?Non so, vincere i trofei è sempre importante e uno di questi passerebbe dal derby quindi credo che anche questo farebbe la differenza come lo è stato vincere la Supercoppa battendo l`Inter. Il tifoso milanista è un tifoso che vede il campionato e soprattutto la Champions negli obiettivi stagionali. E invece l`Atalanta?L`Atalanta è crollata in queste ultime settimane. Io pensavo che potesse lottare fino alla fine però nulla toglie al percorso che ha fatto. Quando giocavo io, era un`Atalanta provinciale sotto l`aspetto del gioco mentre credo che adesso sia un`Atalanta delle grandi quindi credo che stia meritando tutto quello che sta succedendo. Per quanto riguarda la Champions sarà una bella lotta fino alla fine. Grazie Maurizio! Ci vediamo al Festival della Serie A!

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