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MIHAJLOVIC: &#34;UN GRANDE ONORE ESSERE AL TORINO&#34;

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&lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;Il nuovo tecnico del Torino, &lt;strong&gt;Sinisa Mihajlovic&lt;/strong&gt;, è stato presentato ai media presso il Grand Hotel Sitea. Durante la conferenza, sono stati molti i temi affrontati dall&amp;#39;allenatore serbo, primo tra tutti quello dell&amp;#39;orgoglio legato al colore granata: &#34;Per me è un grande onore essere qui oggi. Mi avevano detto che Torino è un’altra dimensione, pensavo non fosse così ma devo ricredermi. Qui si respira la storia. Penso che questo club sia fatto di anima, cuore, orgoglio e sudore. Avevo voglia di tornare ad allenare un club che mi assomigliasse. Il Toro è abituato a stare nell’arena. Ha un compito che è lottare e combattere e non ha paura. Lotteremo e combatteremo, ma vogliamo anche giocare un buon calcio&#34;.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&#34;Ho scelto questa società perché è epica. Ho chiesto al presidente di accompagnarmi a Superga per omaggiare la squadra degli eroi che ci guarda da lassù. Noi dobbiamo essere sempre all’altezza in ogni minuto che indosseremo la maglia granata, sia nelle partite di campionato sia in allenamento. La cosa importante è dare tutto il possibile: bisogna recuperare valori di appartenenza e morali. Quelli che mi conoscono bene sanno che non faccio appelli: ma chiedo di far capire, a chi si avvicina al Toro, che cos’è il Torino. Non vedo l’ora di cominciare&#34;.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&#34;Il modulo? Non ho un modulo preciso. Troverò quello adatto alle caratteristiche dei giocatori che avrò. Durante la mia carriera ho giocato con tutti i moduli, tranne che con la difesa a tre. Avremo sicuramente un modulo di base e poi moduli alternativi. Voglio giocare per vincere, non per non perdere. Quindi la mia squadra deve essere offensiva ma allo stesso tempo anche sapere difendere. L’equilibrio è la cosa importante. Cosa manca a questo Torino? Noi partiamo un po’ svantaggiati rispetto a quelle più forti. Ma sono convinto che se saremo tutti uniti, la squadra la società e i tifosi, potremo raggiungere l’Europa. Gianluca e il Presidente sono ambiziosi come me, quindi faremo di tutto per andare in Europa&#34;.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&#34;Calciomercato? Qualche giocatore andrà via, qualcuno arriverà, ma una cosa è sicura: tutti dovranno essere ambiziosi, essere motivati e avere voglia di migliorarsi e sacrificarsi. Tutti quelli che vorranno venire al Toro dovranno esserne contenti. Io non guardo i nomi, perché spesso sul campo rimane soltanto quello e non si esprimono le qualità dichiarate in precedenza. Ogni reparto probabilmente subirà qualche ritocco, a partire dalla difesa. Immobile? Tutti quelli che verranno al Torino dovranno essere ambiziosi e aver voglia di migliorarsi. Quelli che non hanno queste caratteristiche non ci servono. Speriamo di completare la rosa il prima possibile per poter lavorare già con tutti i giocatori. Dobbiamo prendere giocatori adatti alla nostra dimensione. Noi non siamo come le squadre con maggiori possibilità economiche, ma so che il Presidente farà le scelte giuste. Maksimovic? La sua situazione non dipende da me. E’ un giocatore di grande qualità che io conosco. Sono stato io a portarlo in Nazionale&#34;.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&#34;Giampiero Ventura? Ho sempre stimato molto Ventura. Sono contento che sia andato in Nazionale. E’ un coronamento della sua carriera. Gli faccio un grande in bocca al lupo e lo chiamerò per alcuni consigli. Il Derby? Preparo il derby come tutte le altre partite, vale sempre tre punti. Loro sono forti ma possiamo giocarcela alla pari. Sicuramente queste partite sono anche più facili da preparare perché è molto più facile raggiungere la giusta motivazione. I giovani? Io non guardo l’età: io metto in campo un giocatore anche molto giovane, se mi dimostra di avere qualità importanti. Ci saranno tante possibilità per i giovani. Sicuramente giocherà chi se lo merita: se ritengo che un giocatore è pronto lo faccio giocare, anche se ha meno anni di un altro&#34;.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&#34;Il capitano? Non scelgo io il capitano di solito. Dovrebbe dipendere dai giocatori. Dove ho allenato non ho mai scelto il capitano: ho fatto prendere questa decisione alla Società o ai giocatori. Il Filadelfia? Non vedo l’ora sia pronto. E’ un onore essere l’allenatore del ritiorno al Filadelfia. Sicuramente alcuni allenamenti saranno a porte chiuse, altri a porte aperte, nel bene e nel male, anche in caso di contestazioni. Non ho nulla da nascondere&#34;.&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;em&gt;(Foto LaPresse)&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;    &lt;p style=&#34;text-align: justify;&#34;&gt;&lt;a href=&#34;http://www.torinofc.it&#34;&gt;www.torinofc.it&lt;/a&gt;&lt;/p&gt;

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Il nuovo tecnico del Torino, Sinisa Mihajlovic, è stato presentato ai media presso il Grand Hotel Sitea. Durante la conferenza, sono stati molti i temi affrontati dall&#39;allenatore serbo, primo tra tutti quello dell&#39;orgoglio legato al colore granata: "Per me è un grande onore essere qui oggi. Mi avevano detto che Torino è un’altra dimensione, pensavo non fosse così ma devo ricredermi. Qui si respira la storia. Penso che questo club sia fatto di anima, cuore, orgoglio e sudore. Avevo voglia di tornare ad allenare un club che mi assomigliasse. Il Toro è abituato a stare nell’arena. Ha un compito che è lottare e combattere e non ha paura. Lotteremo e combatteremo, ma vogliamo anche giocare un buon calcio".

"Ho scelto questa società perché è epica. Ho chiesto al presidente di accompagnarmi a Superga per omaggiare la squadra degli eroi che ci guarda da lassù. Noi dobbiamo essere sempre all’altezza in ogni minuto che indosseremo la maglia granata, sia nelle partite di campionato sia in allenamento. La cosa importante è dare tutto il possibile: bisogna recuperare valori di appartenenza e morali. Quelli che mi conoscono bene sanno che non faccio appelli: ma chiedo di far capire, a chi si avvicina al Toro, che cos’è il Torino. Non vedo l’ora di cominciare".

"Il modulo? Non ho un modulo preciso. Troverò quello adatto alle caratteristiche dei giocatori che avrò. Durante la mia carriera ho giocato con tutti i moduli, tranne che con la difesa a tre. Avremo sicuramente un modulo di base e poi moduli alternativi. Voglio giocare per vincere, non per non perdere. Quindi la mia squadra deve essere offensiva ma allo stesso tempo anche sapere difendere. L’equilibrio è la cosa importante. Cosa manca a questo Torino? Noi partiamo un po’ svantaggiati rispetto a quelle più forti. Ma sono convinto che se saremo tutti uniti, la squadra la società e i tifosi, potremo raggiungere l’Europa. Gianluca e il Presidente sono ambiziosi come me, quindi faremo di tutto per andare in Europa".

"Calciomercato? Qualche giocatore andrà via, qualcuno arriverà, ma una cosa è sicura: tutti dovranno essere ambiziosi, essere motivati e avere voglia di migliorarsi e sacrificarsi. Tutti quelli che vorranno venire al Toro dovranno esserne contenti. Io non guardo i nomi, perché spesso sul campo rimane soltanto quello e non si esprimono le qualità dichiarate in precedenza. Ogni reparto probabilmente subirà qualche ritocco, a partire dalla difesa. Immobile? Tutti quelli che verranno al Torino dovranno essere ambiziosi e aver voglia di migliorarsi. Quelli che non hanno queste caratteristiche non ci servono. Speriamo di completare la rosa il prima possibile per poter lavorare già con tutti i giocatori. Dobbiamo prendere giocatori adatti alla nostra dimensione. Noi non siamo come le squadre con maggiori possibilità economiche, ma so che il Presidente farà le scelte giuste. Maksimovic? La sua situazione non dipende da me. E’ un giocatore di grande qualità che io conosco. Sono stato io a portarlo in Nazionale".

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"Il capitano? Non scelgo io il capitano di solito. Dovrebbe dipendere dai giocatori. Dove ho allenato non ho mai scelto il capitano: ho fatto prendere questa decisione alla Società o ai giocatori. Il Filadelfia? Non vedo l’ora sia pronto. E’ un onore essere l’allenatore del ritiorno al Filadelfia. Sicuramente alcuni allenamenti saranno a porte chiuse, altri a porte aperte, nel bene e nel male, anche in caso di contestazioni. Non ho nulla da nascondere".

(Foto LaPresse)

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