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Serie A Enilive 2025/2026 - Anticipi e Posticipi e Programmazione TV (1ª-3ª Giornata)

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&lt;p&gt;Il Napoli è &lt;strong&gt;Campione d’Italia&lt;/strong&gt;. Dopo la vittoria casalinga con il Cagliari la squadra di Antonio Conte conquista matematicamente lo Scudetto all’ultima curva, centrando il trionfo tricolore all’ultima occasione utile. È il quarto titolo nella storia del club partenopeo, il secondo in tre stagioni. Un traguardo che riporta la mente e il cuore all’epopea Maradoniana, ma che ha anche i contorni netti di una nuova era.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Reduce da una stagione difficile, chiusa con il peggior rendimento di sempre per una squadra campione in carica, il Napoli cambia pelle in estate e affida il comando ad &lt;strong&gt;Antonio Conte&lt;/strong&gt;. Con lui, arrivano idee, disciplina e ambizione. Dal mercato approdano in azzurro &lt;strong&gt;Buongiorno&lt;/strong&gt;, &lt;strong&gt;Spinazzola &lt;/strong&gt;e &lt;strong&gt;Marín &lt;/strong&gt;a rinforzare il reparto arretrato, mentre &lt;strong&gt;Gilmour &lt;/strong&gt;prende il posto di Zielinski in mediana. In attacco, con l’addio di Osimhen, tocca a l’ex Benfica &lt;strong&gt;David Neres&lt;/strong&gt; portare estro e imprevedibilità. Per il resto, il grosso del gruppo resta quello capace di vincere uno Scudetto sensazionale alla guida di Luciano Spalletti solamente due annate fa.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;La prima partita del campionato si rivela un momento catartico per i destini degli azzurri, che a &lt;strong&gt;Verona &lt;/strong&gt;rimediano un pesante ko: finisce 3-0 per gli scaligeri. È un campanello d’allarme, che sveglia squadra e ambiente. La reazione è immediata: nella giornata successiva il Napoli travolge il Bologna al Maradona e, nelle ultime ore di mercato, mette a segno due colpi pesanti dalla Premier League – Romelu &lt;strong&gt;Lukaku &lt;/strong&gt;e Scott &lt;strong&gt;McTominay&lt;/strong&gt;. L’attaccante belga, pretoriano di fiducia di Conte, segna già all’esordio e firma il successo contro il Parma, interamente maturato in rimonta nei minuti di recupero.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Da quel momento, la marcia azzurra si trasforma in un crescendo. Alla quarta giornata arriva un sonoro 4-0 a &lt;strong&gt;Cagliari&lt;/strong&gt;, poi un prezioso pari senza reti in casa della &lt;strong&gt;Juventus&lt;/strong&gt;. Conte, nel frattempo, opera una rivoluzione tattica con l’obiettivo di valorizzare al meglio le caratteristiche dei nuovi acquisti: linea difensiva a quattro, centrocampo a tre con McTominay in posizione di incursore, Kvara e Politano ali a piede invertito. Il nuovo assetto funziona: il Napoli si issa in vetta alla classifica già alla sesta giornata e inanella cinque vittorie di fila con &lt;strong&gt;Monza&lt;/strong&gt;, &lt;strong&gt;Como&lt;/strong&gt;, &lt;strong&gt;Empoli&lt;/strong&gt;, &lt;strong&gt;Lecce &lt;/strong&gt;e &lt;strong&gt;Milan&lt;/strong&gt;.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;A inizio novembre, il Napoli inciampa in casa contro l’&lt;strong&gt;Atalanta&lt;/strong&gt;, ma non si smarrisce. Anzi, la giornata successiva blocca l’&lt;strong&gt;Inter &lt;/strong&gt;sull’1-1 a San Siro. Dopo altri due successi di misura con &lt;strong&gt;Roma &lt;/strong&gt;e &lt;strong&gt;Torino &lt;/strong&gt;e una sconfitta interna contro la &lt;strong&gt;Lazio&lt;/strong&gt;, gli azzurri cedono momentaneamente il primato a Fiorentina e Atalanta. Ma è solo un passaggio a vuoto. Da dicembre, la squadra di Conte riprende a marciare spedita e infila &lt;strong&gt;sette vittorie consecutive&lt;/strong&gt; che la riportano in vetta e valgono il titolo di &lt;strong&gt;Campione d’Inverno&lt;/strong&gt;.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Nel mercato di gennaio, Kvaratskhelia saluta e va al PSG, sostituito da Noah Okafor. Neres trova maggiore continuità, mentre dal Bournemouth arriva il danese Billing, destinato a diventare uomo chiave. &lt;strong&gt;Febbraio&lt;/strong&gt;, però, è il mese più insidioso: tre pareggi consecutivi e la sconfitta di Como costano la vetta, che passa all’Inter. Ma ancora una volta, nel momento più difficile, il Napoli si ritrova. Nel big match del Maradona contro i nerazzurri, un gol di Billing nel finale fissa il punteggio sull’1-1 e frena la fuga interista.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;L’ambiente ritrova entusiasmo e il Napoli riparte, più forte che mai. Ai successi interni con &lt;strong&gt;Fiorentina &lt;/strong&gt;e &lt;strong&gt;Milan&lt;/strong&gt;, vengono alternati i pareggi esterni a &lt;strong&gt;Venezia &lt;/strong&gt;e &lt;strong&gt;Bologna&lt;/strong&gt;, così i campani restano in scia dell’Inter in un’appassionante testa a testa. Le&lt;strong&gt; quattro vittorie consecutive&lt;/strong&gt; che ne seguono – decisive nel rush finale – coincidono con il momento di flessione dell’Inter, che inciampa contro Bologna e Roma. Il Napoli passa al comando mentre il duello a distanza diventa una sfida al cardiopalma. Due &lt;strong&gt;pareggi&lt;/strong&gt; consecutivi — il primo al Maradona contro il &lt;strong&gt;Genoa&lt;/strong&gt;, dopo una doppia rimonta ospite, il secondo in trasferta a &lt;strong&gt;Parma &lt;/strong&gt;— fanno tremare i tifosi azzurri, ma l’Inter non riesce ad approfittarne. A San Siro, contro la Lazio, i nerazzurri si fermano in un finale da batticuore, lasciando i rivali campani in condizione di essere padroni del proprio destino.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Il verdetto arriva così all’ultima giornata. In un Maradona vestito a festa e gremito in ogni ordine di posto, il Napoli non sbaglia e supera il &lt;strong&gt;Cagliari &lt;/strong&gt;già salvo, laureandosi Campione d’Italia. È festa grande. Una città intera esplode di gioia, un popolo torna a sventolare con fierezza il tricolore.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Il Napoli si prende lo &lt;strong&gt;Scudetto&lt;/strong&gt;, il secondo dell’era moderna, e riscrive la storia. Antonio &lt;strong&gt;Conte &lt;/strong&gt;diventa il primo allenatore a conquistare il titolo con tre club diversi - Juventus, Inter e ora Napoli!&lt;/p&gt;&lt;p&gt;(Foto Getty Images)&lt;/p&gt;

La squadra di Antonio Conte conquista il quarto Scudetto della sua storia grazie al successo sul Cagliari all’ultima giornata di campionato. Ripercorriamo le tappe della straordinaria cavalcata azzurra!

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Il Napoli è Campione d’Italia. Dopo la vittoria casalinga con il Cagliari la squadra di Antonio Conte conquista matematicamente lo Scudetto all’ultima curva, centrando il trionfo tricolore all’ultima occasione utile. È il quarto titolo nella storia del club partenopeo, il secondo in tre stagioni. Un traguardo che riporta la mente e il cuore all’epopea Maradoniana, ma che ha anche i contorni netti di una nuova era.Reduce da una stagione difficile, chiusa con il peggior rendimento di sempre per una squadra campione in carica, il Napoli cambia pelle in estate e affida il comando ad Antonio Conte. Con lui, arrivano idee, disciplina e ambizione. Dal mercato approdano in azzurro Buongiorno, Spinazzola e Marín a rinforzare il reparto arretrato, mentre Gilmour prende il posto di Zielinski in mediana. In attacco, con l’addio di Osimhen, tocca a l’ex Benfica David Neres portare estro e imprevedibilità. Per il resto, il grosso del gruppo resta quello capace di vincere uno Scudetto sensazionale alla guida di Luciano Spalletti solamente due annate fa.La prima partita del campionato si rivela un momento catartico per i destini degli azzurri, che a Verona rimediano un pesante ko: finisce 3-0 per gli scaligeri. È un campanello d’allarme, che sveglia squadra e ambiente. La reazione è immediata: nella giornata successiva il Napoli travolge il Bologna al Maradona e, nelle ultime ore di mercato, mette a segno due colpi pesanti dalla Premier League – Romelu Lukaku e Scott McTominay. L’attaccante belga, pretoriano di fiducia di Conte, segna già all’esordio e firma il successo contro il Parma, interamente maturato in rimonta nei minuti di recupero.Da quel momento, la marcia azzurra si trasforma in un crescendo. Alla quarta giornata arriva un sonoro 4-0 a Cagliari, poi un prezioso pari senza reti in casa della Juventus. Conte, nel frattempo, opera una rivoluzione tattica con l’obiettivo di valorizzare al meglio le caratteristiche dei nuovi acquisti: linea difensiva a quattro, centrocampo a tre con McTominay in posizione di incursore, Kvara e Politano ali a piede invertito. Il nuovo assetto funziona: il Napoli si issa in vetta alla classifica già alla sesta giornata e inanella cinque vittorie di fila con Monza, Como, Empoli, Lecce e Milan.A inizio novembre, il Napoli inciampa in casa contro l’Atalanta, ma non si smarrisce. Anzi, la giornata successiva blocca l’Inter sull’1-1 a San Siro. Dopo altri due successi di misura con Roma e Torino e una sconfitta interna contro la Lazio, gli azzurri cedono momentaneamente il primato a Fiorentina e Atalanta. Ma è solo un passaggio a vuoto. Da dicembre, la squadra di Conte riprende a marciare spedita e infila sette vittorie consecutive che la riportano in vetta e valgono il titolo di Campione d’Inverno.Nel mercato di gennaio, Kvaratskhelia saluta e va al PSG, sostituito da Noah Okafor. Neres trova maggiore continuità, mentre dal Bournemouth arriva il danese Billing, destinato a diventare uomo chiave. Febbraio, però, è il mese più insidioso: tre pareggi consecutivi e la sconfitta di Como costano la vetta, che passa all’Inter. Ma ancora una volta, nel momento più difficile, il Napoli si ritrova. Nel big match del Maradona contro i nerazzurri, un gol di Billing nel finale fissa il punteggio sull’1-1 e frena la fuga interista.L’ambiente ritrova entusiasmo e il Napoli riparte, più forte che mai. Ai successi interni con Fiorentina e Milan, vengono alternati i pareggi esterni a Venezia e Bologna, così i campani restano in scia dell’Inter in un’appassionante testa a testa. Le quattro vittorie consecutive che ne seguono – decisive nel rush finale – coincidono con il momento di flessione dell’Inter, che inciampa contro Bologna e Roma. Il Napoli passa al comando mentre il duello a distanza diventa una sfida al cardiopalma. Due pareggi consecutivi — il primo al Maradona contro il Genoa, dopo una doppia rimonta ospite, il secondo in trasferta a Parma — fanno tremare i tifosi azzurri, ma l’Inter non riesce ad approfittarne. A San Siro, contro la Lazio, i nerazzurri si fermano in un finale da batticuore, lasciando i rivali campani in condizione di essere padroni del proprio destino.Il verdetto arriva così all’ultima giornata. In un Maradona vestito a festa e gremito in ogni ordine di posto, il Napoli non sbaglia e supera il Cagliari già salvo, laureandosi Campione d’Italia. È festa grande. Una città intera esplode di gioia, un popolo torna a sventolare con fierezza il tricolore.Il Napoli si prende lo Scudetto, il secondo dell’era moderna, e riscrive la storia. Antonio Conte diventa il primo allenatore a conquistare il titolo con tre club diversi - Juventus, Inter e ora Napoli!(Foto Getty Images)

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