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Acerbi: «Ora viene il bello!»

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Fase Finale Campionato Primavera 1 - Biglietti, Accrediti media e Informazioni organizzative

Aggiornamento Numerazioni Maglie Primavera 1 2024/2025

Campionato Primavera 1 2024/2025 - Classifica finale, calendario fase finale e play out

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&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Francesco, vi preparate a vivere un finale di stagione parecchio impegnativo, come stai?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Direi che sto bene, sia mentalmente che fisicamente. Sono in forma e fortunatamente non ho mai avuto molti infortuni durante la mia carriera, quindi ancora per un po’ dovrete sopportarmi! (Ride).&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;E pensare che qualche anno fa hai rischiato di dover smettere improvvisamente...&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Si è vero, ma non penso più alla malattia, non penso a cosa sarebbe potuto succedere o a cosa succederebbe se dovesse tornare. Prima della malattia ero un ragazzo &amp;nbsp;e poi improvvisamente sono diventato un uomo, in un certo senso un`altra persona. Ho rischiato di perdere tutto, ma ho avuto una seconda opportunità, questa è un po` come una seconda vita. Ricordo che mi chiamò anche George Weah, che era il mio idolo da bambino, per dirmi di non mollare e andare a avanti.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;E la seconda opportunità l`hai colta al volo, hai anche vinto gli Europei con la Nazionale azzurra...&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Si è stata un`esperienza incredibile, ho avuto la fortuna di parlare molto con Gianluca Vialli, sapevo benissimo cosa aveva ma non ho mai voluto entrare nel dettaglio. Mi piaceva molto starlo ad ascoltare, speravo che quei momenti non finissero mai, mi interessava capire quali fossero le sue sensazioni e come facesse ad essere così forte. Ogni volta era una lezione di vita.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Tu hai detto che ti piacerebbe allenare a fine carriera, ti piacerebbe essere una guida per i giovani come lo è stato lui per voi?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Si mi piacerebbe tantissimo, mi piacerebbe rimanere in questo mondo anche quando smetterò di giocare. Onestamente non saprei cosa fare se non l’allenatore. La mia carriera ormai dura da più di 15 anni, &amp;nbsp;in cui sono successe cose belle e brutte che mi hanno formato. Penso di essere un buon osservatore, capisco i giocatori. Vorrei fare l`allenatore anche per poter continuare a vivere lo spogliatoio anche quando appenderò le scarpe al chiodo.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;div class=&#34;hm-image-wys&#34;&gt;&lt;img src=&#34;https://img.legaseriea.it/vimages/642ef4ae/20782473_large.jpg&#34; alt=&#34;20782473_large.jpg&#34; style=&#34;display: block; margin-right: auto; margin-left: auto; margin-bottom: 16px; max-width: 100%; width: auto; pointer-events: none;&#34;&gt;&lt;/div&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;A proposito di allenatori, con mister Inzaghi lavorate insieme da parecchio tempo!&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Si, diciamo che Inzaghi è stata la persona che mi ha convinto ad andare alla Lazio. Con il Sassuolo arrivavo da stagioni record, perchè dopo la malattia avevo tanta voglia di giocare, anche troppa. Ero un animale chiuso in gabbia. E` un po` il mio carattere, non riesco a stare fermo, mi alleno sempre, anche quando sono in vacanza. Pensa non poter giocare... E quindi con il Sassuolo ne ho giocate 149 di fila, 126 in Serie A TIM. Non volevo andare via anche se avevo tante offerte. Ricordo che mi aveva chiamato anche Ranieri per andare al Leicester, ma avevo rifiutato per un senso di riconoscenza per la famiglia Squinzi che mi aveva aiutato quando non stavo bene.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Che rapporto hai con Inzaghi?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Con lui naturalmente ho un ottimo rapporto, c’è sempre un grande rispetto dei ruoli e della persona: credo che tra allenatore e giocatore ci voglia sempre una certa distanza per far funzionare le cose ed accettare tutte le scelte e le decisioni che vengono prese. Mi ha sempre dato fiducia e ho sempre cercato di ripagarla facendo del mio meglio dentro e fuori dal campo.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Effettivamente sei all`Inter da pochi mesi, ma già vieni considerato un leader...&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Cerco sempre di dare l`esempio in campo, parlo poco, solo quando c’è bisogno, per trasmettere quello che ho da dire. Credo che i giovani debbano essere un po` più energici, e lo dico in senso buono: hanno una grandissima opportunità qui all`Inter in questo momento e devono cercare di dare tutto per non avere rimpianti. E invece nelle difficoltà ogni tanto noto che si abbattono un po’, ma bisogna passarci sopra, superarli e non cercare mai alibi. Devi pensare a te stesso, a come poter migliorare e crescere, deve emergere il carattere.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Avete ancora due obiettivi su tre, lo scudetto è praticamente sfumato. Avete rimpianti?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Si, anche perchè eravamo partiti benissimo battendo proprio il Napoli a inizio 2023. Sapevamo di dover recuperare tanti punti, ma in quel momento la distanza non era insormontabile. Poi invece abbiamo perso troppi punti per strada. Il Napoli sta facendo un campionato a parte, ne sono consapevole e faccio loro i complimenti, hanno perso solo due volte, ma noi credo che dovremmo avere 8/10 punti in più per quello che valiamo.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;E invece?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Invece spesso abbiamo fatto ottime partite con le dirette concorrenti e poi abbiamo perso tanti, troppi punti con le squadre che invece ci stanno dietro in classifica. Se vinci col Napoli e perdi con Spezia ed Empoli è inutile. Alla fine il campionato è fatto per un buon 70/75% di partite &#34;normali&#34;, i big match sono pochi. Siamo indietro per colpa nostra e da ora in poi dovremo provare a vincerle tutte.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;A partire dalla sfida di Salerno?&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Non sarà una partita facile, loro sono molto fastidiosi, hanno buoni giocatori e Salerno sarà una bolgia.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Poi il Benfica in Champions...&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Anche quella sarà difficile, ma è normale, ci giochiamo un quarto di finale di Champions League: il Benfica è alla nostra portata, secondo me è più forte del Porto, e già quella sfida è stata molto difficile. Attaccano molto alti e vanno a 200 all`ora, ma giocare la prima in Portogallo può essere positivo per noi. Dovremo fare qualcosa di diverso rispetto a quanto fatto col Porto. Al momento ti direi una sfida equilibratissima con un 50% di possibilità di passare il turno. &amp;nbsp;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;(Foto LaPresse)&amp;nbsp;&lt;/p&gt;

Secondo posto, Champions League e Coppa Italia Frecciarossa: l`Inter è ancora in corsa su più fronti. Francesco Acerbi non vuole mollare nulla e si prepara a un finale di stagione intenso ed entusiasmante

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Serie A Enilive

L`Inter ospita la Lazio per vincere e provare a superare il Napoli, biancocelesti a caccia di punti Champions

Inter con la Lazio per sperare nel sorpasso

Domenica 18 maggio alle 20.45 l’Inter affronta la Lazio nella penultima giornata di Serie A Enilive, una gara che, in passato, è risultata ben due volte fondamentale ai fini di Scudetto e qualificazione europea.

Inter-Lazio, sfida da brividi

Il Napoli pareggia, l`Inter vince, si infiamma la volata per il titolo

L`INTER SI AVVICINA AL NAPOLI

Continua la sfida Scudetto a distanza, l`Inter fa visita al Toro per provare ad agganciare almeno momentaneamente il Napoli

Inter a Torino per agganciare il Napoli

Il Napoli chiama, l`Inter risponde: restano 3 punti di distanza a 3 giornate dal termine

VITTORIE DI MISURA PER NAPOLI E INTER

Sfida Scudetto atto secondo. L`Inter ospita il Verona: entrambe hanno bisogno dei tre punti

Inter col Verona per ripartire

Ammucchiata in zona Champions, dove si inseriscono Roma e Fiorentina con i successi odierni

MCTOMINAY TRASCINA IL NAPOLI

Sia Inter che Roma cercano punti per alimentare i propri obiettivi: Scudetto e Champions

Inter-Roma, big match della 34ª giornata

Battuta d`arresto per Inter e Milan nella giornata di Pasqua, mentre Empoli e Venezia si avvicinano al Lecce

PUNTI D`ORO PER BOLOGNA E ATALANTA

Bologna-Inter accende la giornata di Pasqua tra lotta Scudetto e corsa al quarto posto

Bologna-Inter, in palio Scudetto e Champions

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Francesco, vi preparate a vivere un finale di stagione parecchio impegnativo, come stai?Direi che sto bene, sia mentalmente che fisicamente. Sono in forma e fortunatamente non ho mai avuto molti infortuni durante la mia carriera, quindi ancora per un po’ dovrete sopportarmi! (Ride).E pensare che qualche anno fa hai rischiato di dover smettere improvvisamente...Si è vero, ma non penso più alla malattia, non penso a cosa sarebbe potuto succedere o a cosa succederebbe se dovesse tornare. Prima della malattia ero un ragazzo &nbsp;e poi improvvisamente sono diventato un uomo, in un certo senso un`altra persona. Ho rischiato di perdere tutto, ma ho avuto una seconda opportunità, questa è un po` come una seconda vita. Ricordo che mi chiamò anche George Weah, che era il mio idolo da bambino, per dirmi di non mollare e andare a avanti.E la seconda opportunità l`hai colta al volo, hai anche vinto gli Europei con la Nazionale azzurra...Si è stata un`esperienza incredibile, ho avuto la fortuna di parlare molto con Gianluca Vialli, sapevo benissimo cosa aveva ma non ho mai voluto entrare nel dettaglio. Mi piaceva molto starlo ad ascoltare, speravo che quei momenti non finissero mai, mi interessava capire quali fossero le sue sensazioni e come facesse ad essere così forte. Ogni volta era una lezione di vita.Tu hai detto che ti piacerebbe allenare a fine carriera, ti piacerebbe essere una guida per i giovani come lo è stato lui per voi?Si mi piacerebbe tantissimo, mi piacerebbe rimanere in questo mondo anche quando smetterò di giocare. Onestamente non saprei cosa fare se non l’allenatore. La mia carriera ormai dura da più di 15 anni, &nbsp;in cui sono successe cose belle e brutte che mi hanno formato. Penso di essere un buon osservatore, capisco i giocatori. Vorrei fare l`allenatore anche per poter continuare a vivere lo spogliatoio anche quando appenderò le scarpe al chiodo.<div class="hm-image-wys"><img src="https://img.legaseriea.it/vimages/642ef4ae/20782473_large.jpg" alt="20782473_large.jpg" style="display: block; margin-right: auto; margin-left: auto; margin-bottom: 16px; max-width: 100%; width: auto; pointer-events: none;"></div>A proposito di allenatori, con mister Inzaghi lavorate insieme da parecchio tempo!Si, diciamo che Inzaghi è stata la persona che mi ha convinto ad andare alla Lazio. Con il Sassuolo arrivavo da stagioni record, perchè dopo la malattia avevo tanta voglia di giocare, anche troppa. Ero un animale chiuso in gabbia. E` un po` il mio carattere, non riesco a stare fermo, mi alleno sempre, anche quando sono in vacanza. Pensa non poter giocare... E quindi con il Sassuolo ne ho giocate 149 di fila, 126 in Serie A TIM. Non volevo andare via anche se avevo tante offerte. Ricordo che mi aveva chiamato anche Ranieri per andare al Leicester, ma avevo rifiutato per un senso di riconoscenza per la famiglia Squinzi che mi aveva aiutato quando non stavo bene.Che rapporto hai con Inzaghi?Con lui naturalmente ho un ottimo rapporto, c’è sempre un grande rispetto dei ruoli e della persona: credo che tra allenatore e giocatore ci voglia sempre una certa distanza per far funzionare le cose ed accettare tutte le scelte e le decisioni che vengono prese. Mi ha sempre dato fiducia e ho sempre cercato di ripagarla facendo del mio meglio dentro e fuori dal campo.Effettivamente sei all`Inter da pochi mesi, ma già vieni considerato un leader...Cerco sempre di dare l`esempio in campo, parlo poco, solo quando c’è bisogno, per trasmettere quello che ho da dire. Credo che i giovani debbano essere un po` più energici, e lo dico in senso buono: hanno una grandissima opportunità qui all`Inter in questo momento e devono cercare di dare tutto per non avere rimpianti. E invece nelle difficoltà ogni tanto noto che si abbattono un po’, ma bisogna passarci sopra, superarli e non cercare mai alibi. Devi pensare a te stesso, a come poter migliorare e crescere, deve emergere il carattere.Avete ancora due obiettivi su tre, lo scudetto è praticamente sfumato. Avete rimpianti?Si, anche perchè eravamo partiti benissimo battendo proprio il Napoli a inizio 2023. Sapevamo di dover recuperare tanti punti, ma in quel momento la distanza non era insormontabile. Poi invece abbiamo perso troppi punti per strada. Il Napoli sta facendo un campionato a parte, ne sono consapevole e faccio loro i complimenti, hanno perso solo due volte, ma noi credo che dovremmo avere 8/10 punti in più per quello che valiamo.E invece?Invece spesso abbiamo fatto ottime partite con le dirette concorrenti e poi abbiamo perso tanti, troppi punti con le squadre che invece ci stanno dietro in classifica. Se vinci col Napoli e perdi con Spezia ed Empoli è inutile. Alla fine il campionato è fatto per un buon 70/75% di partite "normali", i big match sono pochi. Siamo indietro per colpa nostra e da ora in poi dovremo provare a vincerle tutte.A partire dalla sfida di Salerno?Non sarà una partita facile, loro sono molto fastidiosi, hanno buoni giocatori e Salerno sarà una bolgia.Poi il Benfica in Champions...Anche quella sarà difficile, ma è normale, ci giochiamo un quarto di finale di Champions League: il Benfica è alla nostra portata, secondo me è più forte del Porto, e già quella sfida è stata molto difficile. Attaccano molto alti e vanno a 200 all`ora, ma giocare la prima in Portogallo può essere positivo per noi. Dovremo fare qualcosa di diverso rispetto a quanto fatto col Porto. Al momento ti direi una sfida equilibratissima con un 50% di possibilità di passare il turno. &nbsp;(Foto LaPresse)&nbsp;

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