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PARMA-JUVENTUS: UNA STORIA DI CONDIVISIONE

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&lt;p&gt;Parma e Juventus si affrontano al Tardini in un match delicato per la classifica di entrambe le formazioni. Ogni volta che questi due club si incrociano, torna alla mente l’eco degli anni ’90 e 2000, quando le loro sfide accendevano la lotta ai vertici del calcio italiano ed europeo, in un clima di competizione intensa ma anche di scambi reciproci.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Il punto di partenza di questa storia è il &lt;strong&gt;1990&lt;/strong&gt;, anno della prima storica promozione in&lt;strong&gt; Serie A&lt;/strong&gt; del Parma targato Nevio Scala. Il cambio di proprietà e l’arrivo della famiglia Tanzi ai vertici del club ducale inaugura l’epoca d’oro del calcio nell’antica città bizantina di “Crisopoli” (per l’appunto, “città d’oro” in greco antico). In 17 anni consecutivi di permanenza nella massima serie italiana, il &lt;strong&gt;Parma&lt;/strong&gt; conquista 3&amp;nbsp;Coppe Italia, una&amp;nbsp;Supercoppa italiana&amp;nbsp;e 4 titoli internazionali, diventando un vero e proprio&lt;strong&gt; cult club, &lt;/strong&gt;anche oltre i confini nazionali. A catturare l’immaginario collettivo dei tifosi di mezzo mondo, oltre agli iconici design delle maglie da gioco crociate, sono soprattutto i numerosi talenti che vestono i colori gialloblù: da Taffarel a Zola, da Verón a Crespo. Il Parma diventa un simbolo sportivo di eleganza e visione internazionale.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;DAL DUCATO ALLA VECCHIA CAPITALE&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;La società che più di tutte saprà approfittare del potenziale di questa fucina di talenti sarà la Juventus che, con l’arrivo del nuovo millennio, intensifica gli investimenti sui calciatori gialloblù.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Il capostipite di questa generazione di stelle arrivate a Torino da Parma è &lt;strong&gt;Lilian Thuram&lt;/strong&gt;, difensore francese ex Monaco che proprio in Emilia diventerà grande. Durante i suoi anni in gialloblù, Thuram è un punto fisso della &lt;strong&gt;nazionale transalpina &lt;/strong&gt;e nel 1998 vince da assoluto protagonista – decisiva la sua doppietta con la Croazia in semifinale - il &lt;strong&gt;Mondiale&lt;/strong&gt; di Francia, il primo storico dei galletti. Nel 2000 Lilian ripete l’impresa con “Les Blues”, questa volta alzando al cielo il titolo Europeo di fronte all’Italia e al compagno di squadra Cannavaro. Al termine di cinque stagioni da leader del Parma - condite da una Coppa UEFA, una Supercoppa Italiana e un secondo posto in campionato - nell’estate del &lt;strong&gt;2001&lt;/strong&gt; si trasferisce alla Juventus.&lt;/p&gt;&lt;figure data-asset-id=&#34;879e91c2-d489-4b58-8fee-f560b9134c31&#34; data-image-id=&#34;879e91c2-d489-4b58-8fee-f560b9134c31&#34;&gt;&lt;img src=&#34;https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/2d96b5bb-33be-4618-8c13-37b5e5bd9b8d/Sito_HERO_juve.jpg&#34; data-asset-id=&#34;879e91c2-d489-4b58-8fee-f560b9134c31&#34; data-image-id=&#34;879e91c2-d489-4b58-8fee-f560b9134c31&#34; alt=&#34;&#34;&gt;&lt;/figure&gt;&lt;p&gt;Nella stessa finestra di mercato, un altro campione compie il viaggio nella medesima direzione: è &lt;strong&gt;Gianluigi Buffon&lt;/strong&gt;. Il portiere prodigio originario di Carrara &lt;strong&gt;esordisce&lt;/strong&gt; in Serie A coi ducali all’età di 17 anni nella stagione 95/96, annata in cui subirà anche il primo gol in carriera, proprio dalla Juventus. Gigi resta il portiere titolare del Parma per altre &lt;strong&gt;cinque stagioni&lt;/strong&gt;, guadagnandosi nel frattempo il posto in nazionale, e a soli 21 anni viene acquistato dalla Juve per una &lt;strong&gt;cifra record&lt;/strong&gt;. In bianconero Buffon diventa una leggenda del calcio e un simbolo universale dei numeri uno del pallone, scolpendo il proprio nome negli annali della Serie A con nuovi record (su tutti, il primato assoluto di presenze e di Scudetti vinti). Buffon non dimenticherà mai i primi anni di carriera al Tardini, tanto da voler chiudere la sua parabola professionale proprio a Parma, la squadra che lo lanciò nel calcio che conta.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Con Thuram e Buffon, i bianconeri di Lippi alzano ulteriormente il livello di una rosa già competitiva e nei due anni seguenti arriveranno altrettanti Scudetti consecutivi e una finale di Champions League.&lt;/p&gt;&lt;figure data-asset-id=&#34;880b29db-1d75-4803-b5ba-cfa2bc76fa05&#34; data-image-id=&#34;880b29db-1d75-4803-b5ba-cfa2bc76fa05&#34;&gt;&lt;img src=&#34;https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/c0772508-e9d6-4e21-8c74-884e5129e19b/Sito_HERO_par.png&#34; data-asset-id=&#34;880b29db-1d75-4803-b5ba-cfa2bc76fa05&#34; data-image-id=&#34;880b29db-1d75-4803-b5ba-cfa2bc76fa05&#34; alt=&#34;&#34;&gt;&lt;/figure&gt;&lt;p&gt;La Juventus non fu, però, l’unica squadra a pescare dalla miniera d’oro dei Tanzi e nel 2002 &lt;strong&gt;Fabio Cannavaro&lt;/strong&gt;, colonna difensiva dei crociati, approda all’&lt;strong&gt;Inter.&lt;/strong&gt; Dopo due stagioni in chiaroscuro sotto la Madonnina, il talento napoletano passa alla &lt;strong&gt;Juventus&lt;/strong&gt; e in bianconero scrive le pagine più luminose della sua carriera, compreso il Mondiale di Germania nel 2006, che lo consacra nel Gotha mondiale dei difensori con tanto di vittoria del Pallone d’Oro.&lt;/p&gt;&lt;figure data-asset-id=&#34;83a9b73c-0911-4b4f-b620-a606412222ac&#34; data-image-id=&#34;83a9b73c-0911-4b4f-b620-a606412222ac&#34;&gt;&lt;img src=&#34;https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/cc76ad95-89b1-4aa2-a7ad-e2a8679cfa8b/Sito_HERO_ex.jpg&#34; data-asset-id=&#34;83a9b73c-0911-4b4f-b620-a606412222ac&#34; data-image-id=&#34;83a9b73c-0911-4b4f-b620-a606412222ac&#34; alt=&#34;&#34;&gt;&lt;/figure&gt;&lt;p&gt;Non solo portieri e difensori suscitano l’interesse degli Agnelli di Villar Perosa. Nell’estate del 2002, la Juventus vince la Supercoppa Italiana a Tripoli contro il Parma, con doppietta di Del Piero e gol di &lt;strong&gt;Marco Di Vaio&lt;/strong&gt; per gli emiliani. Alla ricerca di un centravanti per rinforzare il reparto offensivo, la società piemontese decide di puntare proprio sull’attaccante crociato, autore di due stagioni da trascinatore del Parma. In bianconero, Di Vaio non avrà lo stesso impatto ma lascerà nella memoria degli appassionati dei gol memorabili, su tutti quello bellissimo realizzato a San Siro contro il Milan.&lt;/p&gt;&lt;figure data-asset-id=&#34;c70e9d6f-55d0-4751-b2fe-3d272aeca3df&#34; data-image-id=&#34;c70e9d6f-55d0-4751-b2fe-3d272aeca3df&#34;&gt;&lt;img src=&#34;https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/b9584d31-17ee-4c48-ae1b-8bf0c9768bb4/Sito_HERO_di%20vaio.jpg&#34; data-asset-id=&#34;c70e9d6f-55d0-4751-b2fe-3d272aeca3df&#34; data-image-id=&#34;c70e9d6f-55d0-4751-b2fe-3d272aeca3df&#34; alt=&#34;&#34;&gt;&lt;/figure&gt;&lt;p&gt;L’anno successivo tocca all’esterno offensivo &lt;strong&gt;Marco Marchionni&lt;/strong&gt; fare il viaggio da Parma a Torino, mentre &lt;strong&gt;Adrian Mutu&lt;/strong&gt; dovrà passare da un anno di transizione al Chelsea prima di approdare alla Juventus.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;L’epoca di gloria del Parma termina con la prima retrocessione in Serie B, a cui fa seguito un generale ridimensionamento delle ambizioni del club, che smette di lottare regolarmente per le posizioni di vertice per condurre campionati di media classifica. Con il fallimento del 2015 e la ripartenza in Serie D, la storia dei rapporti con la Juventus si raffredda.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;In anni recenti, l’ultimo grande colpo sull’asse Parma-Juventus è quello di &lt;strong&gt;Dejan Kulusevski&lt;/strong&gt;. Lo svedese, pur essendo di proprietà dell’Atalanta, mette in mostra le proprie qualità coi ducali di D’Aversa, inducendo la dirigenza piemontese a sborsare una cifra importante per assicurarsi le prestazioni del calciatore. A Parma, Kulusevski porta a termine una stagione da protagonista, con 10 gol all’attivo e un contributo fondamentale per l’11° posto finale, ultimo miglior piazzamento in A dei gialloblù.&lt;/p&gt;&lt;figure data-asset-id=&#34;317b7d8b-5b90-4ab8-ae9a-cf2fbe3f595d&#34; data-image-id=&#34;317b7d8b-5b90-4ab8-ae9a-cf2fbe3f595d&#34;&gt;&lt;img src=&#34;https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/45524486-8256-40ba-9c28-778e2130e281/Sito_HERO_kulu.jpg&#34; data-asset-id=&#34;317b7d8b-5b90-4ab8-ae9a-cf2fbe3f595d&#34; data-image-id=&#34;317b7d8b-5b90-4ab8-ae9a-cf2fbe3f595d&#34; alt=&#34;&#34;&gt;&lt;/figure&gt;&lt;p&gt;&lt;br&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;DIREZIONE CONTRARIA: DA TORINO A PARMA&lt;/strong&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Non solo andata, però. La relazione tra Parma e Juventus nel corso dei decenni, infatti, non è stata unidirezionale. Ci sono anche giocatori che hanno compiuto il percorso inverso, spesso alla ricerca della tranquillità di Parma per trovare l’ambiente giusto per esprimersi al meglio.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Il primo nome illustre a lasciare la Vecchia Signora per l’Emilia fu &lt;strong&gt;Dino Baggio&lt;/strong&gt;, giovane e promettente centrocampista già nel giro della nazionale maggiore. “Baggio 2”, così chiamato dalla stampa nostrana per distinguerlo con il più noto dei Baggio dell’epoca, vive a Parma anni di successi e gloria personale, vincendo 2 Coppe UEFA da autentico mattatore, con gol decisivi nelle finali: proprio contro la Juventus nel 95, andando a segno sia all’andata che al ritorno con la sua ex squadra, e col Marsiglia nel 99.&lt;/p&gt;&lt;figure data-asset-id=&#34;17033ac9-4b1f-4f15-86fb-87af8bada718&#34; data-image-id=&#34;17033ac9-4b1f-4f15-86fb-87af8bada718&#34;&gt;&lt;img src=&#34;https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/5ae5f9eb-bae7-4349-a5ac-b20eac739547/Sito_HERO_dino_baggio.jpg&#34; data-asset-id=&#34;17033ac9-4b1f-4f15-86fb-87af8bada718&#34; data-image-id=&#34;17033ac9-4b1f-4f15-86fb-87af8bada718&#34; alt=&#34;&#34;&gt;&lt;/figure&gt;&lt;p&gt;Infine, in un contesto storico diverso, quello del Parma di Ghirardi, altri esuli della Juventus troveranno fortuna a Parma.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;strong&gt;Sebastian Giovinco&lt;/strong&gt;, grande promessa dell’Academy bianconera, qui trova terreno fertile per la propria maturazione calcistica e presto diventa l’idolo del Tardini. In gialloblù si mette in mostra nella stagione 2010-11 con 7 gol, poi l’esplosione nell’annata successiva con uno score personale di 15 gol e 12 assist. Per ironia del destino, la Formica Atomica segna con la maglia ducale proprio il&amp;nbsp;primo gol incassato dalla Juve all’Allianz Stadium.&lt;/p&gt;&lt;figure data-asset-id=&#34;e91fbf00-abbe-4ea6-b393-661996929b1c&#34; data-image-id=&#34;e91fbf00-abbe-4ea6-b393-661996929b1c&#34;&gt;&lt;img src=&#34;https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/f7939a2a-43ea-472e-93b5-2e42a60dc1e9/Sito_HERO_giovinco.jpg&#34; data-asset-id=&#34;e91fbf00-abbe-4ea6-b393-661996929b1c&#34; data-image-id=&#34;e91fbf00-abbe-4ea6-b393-661996929b1c&#34; alt=&#34;&#34;&gt;&lt;/figure&gt;&lt;p&gt;Nella sua prima stagione in Emilia, Giovinco incrocia nel girone di ritorno altri due ex juventini, &lt;strong&gt;Raffaele Palladino&lt;/strong&gt; e &lt;strong&gt;Amauri Carvalho de Oliveira&lt;/strong&gt;, formidabile attaccante italo-brasiliano che a Parma conosce una vera e propria rinascita: durante la prima parentesi emiliana realizza 7 reti in 11 partite, lasciando una buona traccia di sé. Anni più tardi, ormai definitivamente fuori dal progetto Juventus, memore di quella precedente esperienza, sceglie Parma per rilanciarsi e la scelta si rivelerà azzeccata: Amauri diventa il terminale offensivo dei gialloblù di Donadoni, che in quegli anni raggiungeranno un 8° e un 6° posto, il miglior risultato del club degli ultimi 20 anni.&lt;/p&gt;&lt;figure data-asset-id=&#34;d470277f-ab0b-45aa-b9b1-7729816ef891&#34; data-image-id=&#34;d470277f-ab0b-45aa-b9b1-7729816ef891&#34;&gt;&lt;img src=&#34;https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/4eec69f8-d358-4eae-b18c-1214f3d1ca33/Sito_HERO_parma.jpg&#34; data-asset-id=&#34;d470277f-ab0b-45aa-b9b1-7729816ef891&#34; data-image-id=&#34;d470277f-ab0b-45aa-b9b1-7729816ef891&#34; alt=&#34;&#34;&gt;&lt;/figure&gt;&lt;p&gt;Parma e Juventus hanno vissuto stagioni di rivalità accesa ma anche momenti di profonda interconnessione. Le carriere di tanti campioni si sono sviluppate lungo quest’asse e, alla vigilia del match del Tardini, questo legame racconta molto più di una semplice partita: è il racconto di pagine indelebili della storia della Serie A.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;(Foto Getty Images)&lt;/p&gt;

Riviviamo la storia dei grandi calciatori passati tra Parma e Juventus che hanno segnato epoche diverse della Serie A. Tanti gli ex ducali che hanno scelto i bianconeri per il salto di qualità, ma non mancano i campioni che hanno fatto il percorso inverso

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Parma e Juventus si affrontano al Tardini in un match delicato per la classifica di entrambe le formazioni. Ogni volta che questi due club si incrociano, torna alla mente l’eco degli anni ’90 e 2000, quando le loro sfide accendevano la lotta ai vertici del calcio italiano ed europeo, in un clima di competizione intensa ma anche di scambi reciproci.Il punto di partenza di questa storia è il 1990, anno della prima storica promozione in Serie A del Parma targato Nevio Scala. Il cambio di proprietà e l’arrivo della famiglia Tanzi ai vertici del club ducale inaugura l’epoca d’oro del calcio nell’antica città bizantina di “Crisopoli” (per l’appunto, “città d’oro” in greco antico). In 17 anni consecutivi di permanenza nella massima serie italiana, il Parma conquista 3&nbsp;Coppe Italia, una&nbsp;Supercoppa italiana&nbsp;e 4 titoli internazionali, diventando un vero e proprio cult club, anche oltre i confini nazionali. A catturare l’immaginario collettivo dei tifosi di mezzo mondo, oltre agli iconici design delle maglie da gioco crociate, sono soprattutto i numerosi talenti che vestono i colori gialloblù: da Taffarel a Zola, da Verón a Crespo. Il Parma diventa un simbolo sportivo di eleganza e visione internazionale. DAL DUCATO ALLA VECCHIA CAPITALELa società che più di tutte saprà approfittare del potenziale di questa fucina di talenti sarà la Juventus che, con l’arrivo del nuovo millennio, intensifica gli investimenti sui calciatori gialloblù.Il capostipite di questa generazione di stelle arrivate a Torino da Parma è Lilian Thuram, difensore francese ex Monaco che proprio in Emilia diventerà grande. Durante i suoi anni in gialloblù, Thuram è un punto fisso della nazionale transalpina e nel 1998 vince da assoluto protagonista – decisiva la sua doppietta con la Croazia in semifinale - il Mondiale di Francia, il primo storico dei galletti. Nel 2000 Lilian ripete l’impresa con “Les Blues”, questa volta alzando al cielo il titolo Europeo di fronte all’Italia e al compagno di squadra Cannavaro. Al termine di cinque stagioni da leader del Parma - condite da una Coppa UEFA, una Supercoppa Italiana e un secondo posto in campionato - nell’estate del 2001 si trasferisce alla Juventus.<figure data-asset-id="879e91c2-d489-4b58-8fee-f560b9134c31" data-image-id="879e91c2-d489-4b58-8fee-f560b9134c31"><img src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/2d96b5bb-33be-4618-8c13-37b5e5bd9b8d/Sito_HERO_juve.jpg" data-asset-id="879e91c2-d489-4b58-8fee-f560b9134c31" data-image-id="879e91c2-d489-4b58-8fee-f560b9134c31" alt=""></figure>Nella stessa finestra di mercato, un altro campione compie il viaggio nella medesima direzione: è Gianluigi Buffon. Il portiere prodigio originario di Carrara esordisce in Serie A coi ducali all’età di 17 anni nella stagione 95/96, annata in cui subirà anche il primo gol in carriera, proprio dalla Juventus. Gigi resta il portiere titolare del Parma per altre cinque stagioni, guadagnandosi nel frattempo il posto in nazionale, e a soli 21 anni viene acquistato dalla Juve per una cifra record. In bianconero Buffon diventa una leggenda del calcio e un simbolo universale dei numeri uno del pallone, scolpendo il proprio nome negli annali della Serie A con nuovi record (su tutti, il primato assoluto di presenze e di Scudetti vinti). Buffon non dimenticherà mai i primi anni di carriera al Tardini, tanto da voler chiudere la sua parabola professionale proprio a Parma, la squadra che lo lanciò nel calcio che conta.Con Thuram e Buffon, i bianconeri di Lippi alzano ulteriormente il livello di una rosa già competitiva e nei due anni seguenti arriveranno altrettanti Scudetti consecutivi e una finale di Champions League.<figure data-asset-id="880b29db-1d75-4803-b5ba-cfa2bc76fa05" data-image-id="880b29db-1d75-4803-b5ba-cfa2bc76fa05"><img src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/c0772508-e9d6-4e21-8c74-884e5129e19b/Sito_HERO_par.png" data-asset-id="880b29db-1d75-4803-b5ba-cfa2bc76fa05" data-image-id="880b29db-1d75-4803-b5ba-cfa2bc76fa05" alt=""></figure>La Juventus non fu, però, l’unica squadra a pescare dalla miniera d’oro dei Tanzi e nel 2002 Fabio Cannavaro, colonna difensiva dei crociati, approda all’Inter. Dopo due stagioni in chiaroscuro sotto la Madonnina, il talento napoletano passa alla Juventus e in bianconero scrive le pagine più luminose della sua carriera, compreso il Mondiale di Germania nel 2006, che lo consacra nel Gotha mondiale dei difensori con tanto di vittoria del Pallone d’Oro.<figure data-asset-id="83a9b73c-0911-4b4f-b620-a606412222ac" data-image-id="83a9b73c-0911-4b4f-b620-a606412222ac"><img src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/cc76ad95-89b1-4aa2-a7ad-e2a8679cfa8b/Sito_HERO_ex.jpg" data-asset-id="83a9b73c-0911-4b4f-b620-a606412222ac" data-image-id="83a9b73c-0911-4b4f-b620-a606412222ac" alt=""></figure>Non solo portieri e difensori suscitano l’interesse degli Agnelli di Villar Perosa. Nell’estate del 2002, la Juventus vince la Supercoppa Italiana a Tripoli contro il Parma, con doppietta di Del Piero e gol di Marco Di Vaio per gli emiliani. Alla ricerca di un centravanti per rinforzare il reparto offensivo, la società piemontese decide di puntare proprio sull’attaccante crociato, autore di due stagioni da trascinatore del Parma. In bianconero, Di Vaio non avrà lo stesso impatto ma lascerà nella memoria degli appassionati dei gol memorabili, su tutti quello bellissimo realizzato a San Siro contro il Milan.<figure data-asset-id="c70e9d6f-55d0-4751-b2fe-3d272aeca3df" data-image-id="c70e9d6f-55d0-4751-b2fe-3d272aeca3df"><img src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/b9584d31-17ee-4c48-ae1b-8bf0c9768bb4/Sito_HERO_di%20vaio.jpg" data-asset-id="c70e9d6f-55d0-4751-b2fe-3d272aeca3df" data-image-id="c70e9d6f-55d0-4751-b2fe-3d272aeca3df" alt=""></figure>L’anno successivo tocca all’esterno offensivo Marco Marchionni fare il viaggio da Parma a Torino, mentre Adrian Mutu dovrà passare da un anno di transizione al Chelsea prima di approdare alla Juventus.L’epoca di gloria del Parma termina con la prima retrocessione in Serie B, a cui fa seguito un generale ridimensionamento delle ambizioni del club, che smette di lottare regolarmente per le posizioni di vertice per condurre campionati di media classifica. Con il fallimento del 2015 e la ripartenza in Serie D, la storia dei rapporti con la Juventus si raffredda.In anni recenti, l’ultimo grande colpo sull’asse Parma-Juventus è quello di Dejan Kulusevski. Lo svedese, pur essendo di proprietà dell’Atalanta, mette in mostra le proprie qualità coi ducali di D’Aversa, inducendo la dirigenza piemontese a sborsare una cifra importante per assicurarsi le prestazioni del calciatore. A Parma, Kulusevski porta a termine una stagione da protagonista, con 10 gol all’attivo e un contributo fondamentale per l’11° posto finale, ultimo miglior piazzamento in A dei gialloblù.<figure data-asset-id="317b7d8b-5b90-4ab8-ae9a-cf2fbe3f595d" data-image-id="317b7d8b-5b90-4ab8-ae9a-cf2fbe3f595d"><img src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/45524486-8256-40ba-9c28-778e2130e281/Sito_HERO_kulu.jpg" data-asset-id="317b7d8b-5b90-4ab8-ae9a-cf2fbe3f595d" data-image-id="317b7d8b-5b90-4ab8-ae9a-cf2fbe3f595d" alt=""></figure> DIREZIONE CONTRARIA: DA TORINO A PARMANon solo andata, però. La relazione tra Parma e Juventus nel corso dei decenni, infatti, non è stata unidirezionale. Ci sono anche giocatori che hanno compiuto il percorso inverso, spesso alla ricerca della tranquillità di Parma per trovare l’ambiente giusto per esprimersi al meglio.Il primo nome illustre a lasciare la Vecchia Signora per l’Emilia fu Dino Baggio, giovane e promettente centrocampista già nel giro della nazionale maggiore. “Baggio 2”, così chiamato dalla stampa nostrana per distinguerlo con il più noto dei Baggio dell’epoca, vive a Parma anni di successi e gloria personale, vincendo 2 Coppe UEFA da autentico mattatore, con gol decisivi nelle finali: proprio contro la Juventus nel 95, andando a segno sia all’andata che al ritorno con la sua ex squadra, e col Marsiglia nel 99.<figure data-asset-id="17033ac9-4b1f-4f15-86fb-87af8bada718" data-image-id="17033ac9-4b1f-4f15-86fb-87af8bada718"><img src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/5ae5f9eb-bae7-4349-a5ac-b20eac739547/Sito_HERO_dino_baggio.jpg" data-asset-id="17033ac9-4b1f-4f15-86fb-87af8bada718" data-image-id="17033ac9-4b1f-4f15-86fb-87af8bada718" alt=""></figure>Infine, in un contesto storico diverso, quello del Parma di Ghirardi, altri esuli della Juventus troveranno fortuna a Parma.Sebastian Giovinco, grande promessa dell’Academy bianconera, qui trova terreno fertile per la propria maturazione calcistica e presto diventa l’idolo del Tardini. In gialloblù si mette in mostra nella stagione 2010-11 con 7 gol, poi l’esplosione nell’annata successiva con uno score personale di 15 gol e 12 assist. Per ironia del destino, la Formica Atomica segna con la maglia ducale proprio il&nbsp;primo gol incassato dalla Juve all’Allianz Stadium.<figure data-asset-id="e91fbf00-abbe-4ea6-b393-661996929b1c" data-image-id="e91fbf00-abbe-4ea6-b393-661996929b1c"><img src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/f7939a2a-43ea-472e-93b5-2e42a60dc1e9/Sito_HERO_giovinco.jpg" data-asset-id="e91fbf00-abbe-4ea6-b393-661996929b1c" data-image-id="e91fbf00-abbe-4ea6-b393-661996929b1c" alt=""></figure>Nella sua prima stagione in Emilia, Giovinco incrocia nel girone di ritorno altri due ex juventini, Raffaele Palladino e Amauri Carvalho de Oliveira, formidabile attaccante italo-brasiliano che a Parma conosce una vera e propria rinascita: durante la prima parentesi emiliana realizza 7 reti in 11 partite, lasciando una buona traccia di sé. Anni più tardi, ormai definitivamente fuori dal progetto Juventus, memore di quella precedente esperienza, sceglie Parma per rilanciarsi e la scelta si rivelerà azzeccata: Amauri diventa il terminale offensivo dei gialloblù di Donadoni, che in quegli anni raggiungeranno un 8° e un 6° posto, il miglior risultato del club degli ultimi 20 anni.<figure data-asset-id="d470277f-ab0b-45aa-b9b1-7729816ef891" data-image-id="d470277f-ab0b-45aa-b9b1-7729816ef891"><img src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com:443/6be6dbcf-fd70-012d-ec80-2d3245f5ce6a/4eec69f8-d358-4eae-b18c-1214f3d1ca33/Sito_HERO_parma.jpg" data-asset-id="d470277f-ab0b-45aa-b9b1-7729816ef891" data-image-id="d470277f-ab0b-45aa-b9b1-7729816ef891" alt=""></figure>Parma e Juventus hanno vissuto stagioni di rivalità accesa ma anche momenti di profonda interconnessione. Le carriere di tanti campioni si sono sviluppate lungo quest’asse e, alla vigilia del match del Tardini, questo legame racconta molto più di una semplice partita: è il racconto di pagine indelebili della storia della Serie A.(Foto Getty Images)

PARMA-JUVENTUS: UNA STORIA DI CONDIVISIONE | News

PARMA-JUVENTUS: UNA STORIA DI CONDIVISIONE

Riviviamo la storia dei grandi calciatori passati tra Parma e Juventus che hanno segnato epoche diverse della Serie A. Tanti gli ex ducali che hanno scelto i bianconeri per il salto di qualità, ma non mancano i campioni che hanno fatto il percorso inverso

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