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Il giorno in cui Totti illuminò San Siro

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Giudice Sportivo, Primavera 1 - 16ª Giornata di Ritorno

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&lt;p&gt;&lt;em&gt;&#34;Ho visto Julio Cesar fuori dai pali e in quel momento in un giocatore scatta un po` tutto nella testa: destrezza, fortuna e anche quello che istintivamente un calciatore pensa in un attimo. Ho fatto la cosa più difficile, un pallonetto dal limite dell`area mettendo la palla dove volevo io. È stato uno dei due o tre gol più belli della mia carriera. Lo stesso Julio Cesar mi ha scritto su Instagram&#34;.&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;em&gt;&lt;strong&gt;&amp;lt;Francesco Totti&amp;gt;&lt;/strong&gt;&lt;/em&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;26 ottobre 2005. A San siro è in programma Inter-Roma: i neroazzurri, dopo aver perso 2-0 a Torino con la Juventus, hanno strapazzato il Livorno, vincendo 5-0 e nella settimana precedente sono andati a vincere a Udine. La Roma se la passa decisamente peggio, è reduce dal pareggio nel derby contro la Lazio ma anche dalle sconfitte contro Siena ed Empoli. L`ultima vittoria risale a più di un mese prima con il Parma, e i punti in classifica sono solo 9. I giallorossi hanno esattamente la metà dei punti dell`Inter e sono addirittura a -15 dalla Juventus, dell`ex Fabio Capello, capolista solitaria.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Per la Roma è un anno zero: la stagione precedente è stata parecchio travagliata perchè Cesare Prandelli, chiamato a sostituire proprio Fabio Capello ha dovuto lasciare a causa della malattia della moglie e sulla panchina giallorossa si sono alternati Rudi Völler, Ezio Sella, Luigi Del Neri e infine Bruno Conti che ha traghettato la squadra all`ottavo posto finale. In estate la società punta su Luciano Spalletti e prende Shabani Nonda dal Monaco, Samuel Kuffour dal Bayern Monaco e Rodrigo Taddei dal Siena. Serve una vittoria a Milano, che manca da 11 anni per non rischiare di complicare subito la stagione.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Spalletti schiera i suoi col 4-2-3-1 c`è Montella terminale offensivo della squadra, con Nonda in panchina. La gara entra subito nel vivo, del resto le idee sono chiare: l`Inter vuole vincere per non perdere altro terreno, la Roma non può più permettersi passi falsi.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Il match è vibrante fin dalle prime battute, con un`Inter vivace anche se poco concreta in avanti e una Roma abile nel chiudere gli spazi e innescare contropiedi insidiosi. Alla prima occasione i giallorossi passano: al 12` Taddei mette in mezzo un rasoterra, Montella non se lo fa ripetere due volte. E` lo 0-1. L`Inter si getta in avanti, ma fatica a rendersi pericolosa. La Roma colpisce un palo con Mancini mentre sul rovesciamento di fronte Cruz timbra la traversa con un colpo di testa. Poi alla mezzora succede qualcosa che rimarrà a lungo negli occhi e nel cuore dei tifosi.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;L`Inter imposta, ma Ze Maria perde palla nella metà campo avversaria. Sul pallone vagante si avventa Francesco Totti che fa praticamente tutto da solo, partendo dalla metà campo: prima supera Cambiasso, poi resiste al ritorno di Ze Maria e, arrivato al limite dell`area, sfrutta il movimento di Amantino Mancini che taglia davanti a Materazzi che sta temporeggiando e non interviene. Il capitano giallorosso finta un paio di volte il tiro potente ma poi ha una illuminazione, un pensiero stupendo. Julio Cesar sta arretrando ma è ancora fuori dai pali. Di cucchiai il numero 10 della Roma è già esperto, ma un conto è tentare dagli 11 metri, con il pallone fermo (Van Der Sar cinque anni prima ha già assaggiato) un conto è farlo con il pallone in corsa e mezza squadra avversaria che ti insegue. Perchè no? Lazio ed Empoli qualche anno prima hanno già provato sulla loro pelle...&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Francesco Totti irrigidisce la caviglia e al posto di scaricare tutta la potenza del suo destro accarezza il pallone che parte lento ma preciso e scavalca il portiere avversario. Julio Cesar prova a saltare all`indietro ma non ci arriva.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;San Siro, che nel prepartita non era stato proprio gentile nei confronti del numero 10, si alza in piedi ad applaudire, compreso l`allenatore dei neroazzurri Roberto Mancini. I tifosi giallorossi impazziscono di gioia: il “Capitano” illumina in campo con il suo marchio di fabbrica.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;La Roma alla fine vince 3-2, nonostante l`espulsione dello stesso Totti nel finale (insieme a Juan Sebastian Veron) e comincia ad acquisire consapevolezza nei propri mezzi. Quella stagione verrà ricordata per le 11 vittorie consecutive della squadra di Spalletti, tra la diciassettesima e la ventisettesima giornata, con il capitano giallorosso che nella penultima partita del filotto contro l`Empoli, si frattura il perone sinistro e rischia seriamente di perdere i Mondiali tedeschi. Per fortuna degli azzurri recupererà in tempo, ma questa è un`altra storia...&lt;/p&gt;&lt;p&gt;(Foto LaPresse)&amp;nbsp;&lt;/p&gt;

Serie A Classic, Inter-Roma stagione 2005/06

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"Ho visto Julio Cesar fuori dai pali e in quel momento in un giocatore scatta un po` tutto nella testa: destrezza, fortuna e anche quello che istintivamente un calciatore pensa in un attimo. Ho fatto la cosa più difficile, un pallonetto dal limite dell`area mettendo la palla dove volevo io. È stato uno dei due o tre gol più belli della mia carriera. Lo stesso Julio Cesar mi ha scritto su Instagram".&lt;Francesco Totti&gt;26 ottobre 2005. A San siro è in programma Inter-Roma: i neroazzurri, dopo aver perso 2-0 a Torino con la Juventus, hanno strapazzato il Livorno, vincendo 5-0 e nella settimana precedente sono andati a vincere a Udine. La Roma se la passa decisamente peggio, è reduce dal pareggio nel derby contro la Lazio ma anche dalle sconfitte contro Siena ed Empoli. L`ultima vittoria risale a più di un mese prima con il Parma, e i punti in classifica sono solo 9. I giallorossi hanno esattamente la metà dei punti dell`Inter e sono addirittura a -15 dalla Juventus, dell`ex Fabio Capello, capolista solitaria.Per la Roma è un anno zero: la stagione precedente è stata parecchio travagliata perchè Cesare Prandelli, chiamato a sostituire proprio Fabio Capello ha dovuto lasciare a causa della malattia della moglie e sulla panchina giallorossa si sono alternati Rudi Völler, Ezio Sella, Luigi Del Neri e infine Bruno Conti che ha traghettato la squadra all`ottavo posto finale. In estate la società punta su Luciano Spalletti e prende Shabani Nonda dal Monaco, Samuel Kuffour dal Bayern Monaco e Rodrigo Taddei dal Siena. Serve una vittoria a Milano, che manca da 11 anni per non rischiare di complicare subito la stagione.Spalletti schiera i suoi col 4-2-3-1 c`è Montella terminale offensivo della squadra, con Nonda in panchina. La gara entra subito nel vivo, del resto le idee sono chiare: l`Inter vuole vincere per non perdere altro terreno, la Roma non può più permettersi passi falsi.Il match è vibrante fin dalle prime battute, con un`Inter vivace anche se poco concreta in avanti e una Roma abile nel chiudere gli spazi e innescare contropiedi insidiosi. Alla prima occasione i giallorossi passano: al 12` Taddei mette in mezzo un rasoterra, Montella non se lo fa ripetere due volte. E` lo 0-1. L`Inter si getta in avanti, ma fatica a rendersi pericolosa. La Roma colpisce un palo con Mancini mentre sul rovesciamento di fronte Cruz timbra la traversa con un colpo di testa. Poi alla mezzora succede qualcosa che rimarrà a lungo negli occhi e nel cuore dei tifosi.L`Inter imposta, ma Ze Maria perde palla nella metà campo avversaria. Sul pallone vagante si avventa Francesco Totti che fa praticamente tutto da solo, partendo dalla metà campo: prima supera Cambiasso, poi resiste al ritorno di Ze Maria e, arrivato al limite dell`area, sfrutta il movimento di Amantino Mancini che taglia davanti a Materazzi che sta temporeggiando e non interviene. Il capitano giallorosso finta un paio di volte il tiro potente ma poi ha una illuminazione, un pensiero stupendo. Julio Cesar sta arretrando ma è ancora fuori dai pali. Di cucchiai il numero 10 della Roma è già esperto, ma un conto è tentare dagli 11 metri, con il pallone fermo (Van Der Sar cinque anni prima ha già assaggiato) un conto è farlo con il pallone in corsa e mezza squadra avversaria che ti insegue. Perchè no? Lazio ed Empoli qualche anno prima hanno già provato sulla loro pelle...Francesco Totti irrigidisce la caviglia e al posto di scaricare tutta la potenza del suo destro accarezza il pallone che parte lento ma preciso e scavalca il portiere avversario. Julio Cesar prova a saltare all`indietro ma non ci arriva.San Siro, che nel prepartita non era stato proprio gentile nei confronti del numero 10, si alza in piedi ad applaudire, compreso l`allenatore dei neroazzurri Roberto Mancini. I tifosi giallorossi impazziscono di gioia: il “Capitano” illumina in campo con il suo marchio di fabbrica.La Roma alla fine vince 3-2, nonostante l`espulsione dello stesso Totti nel finale (insieme a Juan Sebastian Veron) e comincia ad acquisire consapevolezza nei propri mezzi. Quella stagione verrà ricordata per le 11 vittorie consecutive della squadra di Spalletti, tra la diciassettesima e la ventisettesima giornata, con il capitano giallorosso che nella penultima partita del filotto contro l`Empoli, si frattura il perone sinistro e rischia seriamente di perdere i Mondiali tedeschi. Per fortuna degli azzurri recupererà in tempo, ma questa è un`altra storia...(Foto LaPresse)&nbsp;

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